"Sert ormai superati, serve un nuovo approccio". Arriva la proposta della Lega contro le dipendenze

Potenziare l'approccio multidisciplinare, azioni mirate sui giovani e reinserimento lavorativo per non tornare nel vortice della dipendenza.

"Sert ormai superati, serve un nuovo approccio". Arriva la proposta della Lega contro le dipendenze
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Il modello dei Sert “superato”, la Lega punta su nuove vie per combattere le dipendenze e il reinserimento lavorativo di chi abbandona la droga.

Sert superati, serve un cambiamento

“Il modello Sert è ormai superato, per la lotta alle dipendenze è necessario portare avanti un nuovo approccio multidisciplinare per la riabilitazione e il recupero delle persone”. Così Emanuele Monti, consigliere regionale della Lega e presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali annuncia la prossima presentazione di una proposta di legge regionale che punta a rivoluzionare la presa in carico dei soggetti caduti nel tunnel della dipendenza, che siano droghe, alcol o gioco d’azzardo.

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Visita sul campo

progetto di legge per superare il modello dei sert

La notizia della proposta di legge a cui Monti starebbe lavorando da alcuni mesi, arriva dopo la visita  istituzionale della Commissione  alla Comunità Maria Assunta di Cascina Granzetta di Siziano, in provincia di Pavia. Visita  iniziata al Centro terapeutico ed ai settori di produzione dell’Unità di Offerta “Promozione Umana” e proseguita con l’incontro con  Don Chino Pezzoli, Don Mario Sozzi, Simone Feder e le Comunità della Federazione Co.me., insieme ad alcuni ospiti della Comunità.

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I tre temi da affrontare

Combattere una dipendenza non è semplice. Come da anni ripetono le comunità attive sul territorio nazionale, come San Patrignano, non bastano metadone e visite periodiche ad aiutare chi è schiavo di una sostanza. “Il progetto di legge  – spiega Monti – mette al centro tre grandi temi: il primo è quello di rivedere l’erogazione dei servizi in Lombardia, dal momento che il modello Sert è ormai superato da un approccio multidisciplinare che occorre seguire e potenziare sempre di più”. Secondo punto, la necessità di marcare una differenza tra minori e adulti nel sistema di assistenza e recupero: “Fondamentale sarà la presa in carico dei casi cronici, riferiti soprattutto alle tossicodipendenze – prosegue Monti –  e un aggancio precoce dei giovani, per evitare che la loro dipendenza possa diventare duratura nel tempo”. Il terzo punto ha infine lo scopo di accendere un faro nell’oscurità in cui si ritrova spesso chi riesce a superare una dipendenza: il dopo. “Il reinserimento lavorativo diventa importante come strategia per evitare le ricadute”, sottolinea Monti.

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Il mondo delle dipendenze è cambiato

Serve un nuovo approccio soprattutto perchè sono cambiati la società e il mondo delle dipendenze. E non solo per l’insorgere di nuove, dalla ludopatia a quella da videogames e social network, soprattutto tra i giovani e giovanissimi. “Sia per quanto riguarda la tipologia dei pazienti coinvolti, sia per quanto riguarda le modalità di intervento negli ultimi anni ci sono stati profondi cambiamenti – evidenzia il Presidente Monti – Questo è dovuto soprattutto alla sempre più larga diffusione delle sostanze a basso costo, diventando una piaga sociale contro la quale dobbiamo porre argini e strategie più radicali. In questo, uno dei punti fondamentali è la diagnosi precoce e l’intervento che impedisca la cronicizzazione”.

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Le iniziative di Regione

La Regione non guarda il fenomeno dalla finestra. “Nel 2019 sono state messe in campo numerose iniziative – conclude il leghista – come l’aumento della ricettività delle Comunità Terapeutiche Residenziali e Semiresidenziali, l’aumento del 10% del budget degli SMI (Servizi Multidisciplinari Integrati) e, quindi, il finanziamento del Progetto Rogoredo come progetto pilota per il contrasto al fenomeno dei Parchi, nuova pericolosa forma di spaccio, per un totale di oltre 4,5 milioni di euro per il 2019, mentre per il 2020 sarà più del doppio“.

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