Sfida a distanza tra sindaco e Tarantula
Presidio istituzionale al Nei, occupazione temporanea di un magazzino della ferrovia in via Savonarola
Sfida a distanza tra sindaco e Tarantula
Tensioni e "dichiarazioni di guerra"
Si temevano tensioni tra i militanti del collettivo Tarantula (che sulla pagina Facebook si definisce un'organizzazione politica) e il sindaco Dario Allevi. Già, perché nei giorni scorsi si erano create le premesse per un incontro-scontro ai giardinetti del Nei (leggi qui la vicenda) . Ma ieri, sabato 16 settembre, tutto è filato liscio. Il giardinetto del Nei è stato presidiato da Carabinieri e Polizia di stato per tutto il pomeriggio, mentre i militanti di Tarantula hanno occupato un vecchio magazzino abbandonato (di proprietà delle Ferrovie) in via Savonarola. Una sfida a distanza, dunque, con i membri della Giunta da una parte e i militanti dall'altra, "armati" soltanto di uno striscione.
"I giornalisti non sono i benvenuti"
Ci abbiamo provato, noi del Giornale di Monza, a fare due chiacchiere con i militanti del collettivo Tarantula. Siamo arrivati in via Savonarola poco dopo l'annuncio ufficiale dell'occupazione dello stabile sulla pagina Facebook.
Ma l'accoglienza non è stata delle più affettuose: "Siete sbirri", hanno detto alcuni, nascosti dietro al telo nero esibito in strada. Ma quando gli è stato confidato che non eravamo della Forze dell'ordine, bensì giornalisti, la risposta è stata ancora meno incoraggiante: "Allora siete peggio degli sbirri". Ma che il collettivo non avesse un ottimo rapporto con la stampa lo si poteva comunque intuire da un recente post pubblicato sulla pagina Facebbok.
Quello che resta della "festa"
Il mattino successivo, passando da via Savonarola, si può notare il risultato della fests che è andata avanti fino alle tre del mattino. Spazzatura abbandonata in strada e posizionata (ordinatamente) su un posto auto. "Abbiamo deciso di occupare uno spazio abbandonato e di farlo rivivere per un'intera giornata in risposta ai recenti sgomberi, alle retate, alle misure repressive e ai proclami deliranti di una giunta che blatera di droni, esercito e rastrellamenti - hanno scritto i militanti di Tarantula - La soluzione non è una città con più militari, sbirri e telecamere; la soluzione non è allontanare e reprimere immigrati, mendicanti e vandali; la soluzione non è una città vetrina che impone un immaginario classista e razzista di decoro urbano. Con questa T.A.Z. vogliamo riproporre un modo diverso di vivere la città, lontano da logiche autoritarie e di profitto, tramite pratiche di solidarietà, autogestione e autorganizzazione. In questo senso non sentiamo il bisogno di chiedere alcun permesso alle istituzioni dal momento che non ne riconosciamo l'autorità. Il ricavato dell'intera giornata andrà a sostenere le spese legali per i compagni e le compagne inquisiti/e a Firenze. Paska e Vespe liberi! Liberi tutti e libere tutte!".