A tre mesi dell’insediamento, avvenuto a luglio, il nuovo Prefetto di Monza e Brianza Enrico Roccatagliata ha fatto tappa a Lissone nell’ambito di quella che è una versione itinerante del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica. Mercoledì ha incontrato il primo cittadino Laura Borella. L’occasione per fare il punto sulla sicurezza in città e per iniziare a definire insieme quanto mettere in campo nel prossimo futuro.
Il problema “malamovida”
Sindaco, il Prefetto Roccatagliata in una recente intervista, stilando un elenco delle criticità attenzionate in queste prime settimane di lavoro in Brianza, ha messo in cima alla lista la «malamovida». E’ il primo problema in tema di sicurezza anche a Lissone?
«E’ un problema anche a Lissone, si. Nei mesi estivi in particolare. Per questo abbiamo aderito al Protocollo d’intesa proposto dalla Prefettura e sottoscritto da altre Amministrazioni comunali e associazioni di categoria, volto a mettere in campo una serie di azioni coordinate per affrontare in modo strutturato e condiviso il fenomeno. Si è aggiunta poi l’ordinanza con la quale ho vietato dal primo luglio al primo settembre la vendita da asporto ed il consumo di alcool dopo le 21 su suolo pubblico in determinate aree del territorio».
Ha funzionato?
«Posso dire che i risultati sono stati positivi, sono state elevate anche delle sanzioni. Va riconosciuto il merito alla Polizia locale che ha garantito un costante monitoraggio».
Promesse mantenute?
A un anno e mezzo dalla fine del mandato, a che punto siete con gli obiettivi annunciati in campagna elettorale in tema di sicurezza? Vostro programma alla mano, partiamo dal primo: potenziamento della videosorveglianza
«Abbiamo aumentato il numero delle telecamere attive sul territorio lissonese in modo significativo e continueremo a farlo anche nei prossimi mesi. Ad oggi se ne contano duecentoquattro, alcune installate sui varchi di entrata ed uscita dalla città per il controllo di assicurazioni e revisioni dei mezzi in transito. I dispositivi coprono i punti più sensibili del territorio, dal centro alle frazioni, con immagini condivise con le Forze dell’ordine».
Passiamo all’ampliamento dell’organico della Polizia locale
«Sono stati dodici i nuovi ingressi tra sostituzioni e nuove assunzioni, arrivando a un organico di 39 agenti. Forze in più che hanno permesso l’ampliamento dell’orario di servizio (in passato dalle 7,30 del mattino alle 19,30, oggi dalle 6,30 alle 20,30) con un centinaio di pattugliamenti serali sino alle 24».
Il programma elettorale proseguiva con l’organizzazione di incontri aperti a ragazzi e anziani
«Anche queste iniziative sono state portate avanti in collaborazione con Carabinieri e Polizia locale. Gli incontri anti-truffa itineranti pensati per gli anziani sono stati molto partecipati, stesso discorso per i momenti formativi nelle scuole secondarie di primo e secondo grado».
La sicurezza passa anche dalla manutenzione delle strade. L’opposizione a più riprese ha denunciato una mancata attenzione in questo senso. Cosa avete fatto e cosa avete ancora in animo di fare?
«Sono stati investiti 2 milioni di euro nella manutenzione di strade e marciapiedi. Quest’anno si aggiunge un ulteriore milione. Bisogna però dire che le vie della città non hanno subito un “tracollo” improvviso dal nostro insediamento: abbiamo ereditato una situazione complessa, frutto anche di quanto non fatto in passato, a cui stiamo rispondendo stanziando risorse di tutto rispetto».
Lissone città sicura?
Sindaco, ritiene Lissone una città sicura?
«Siamo il secondo comune più grande della Provincia con oltre 47 mila abitanti per 9 chilometri quadrati. Il concetto di sicurezza va quindi parametrato a questi numeri. Detto ciò, a confortarmi sono i dati condivisi dal Prefetto Enrico Roccatagliata mercoledì: parlano di un decremento importante dei reati registrati nella nostra città, e questo è frutto certamente delle diverse azioni messe in campo da tutti i soggetti che si occupano di sicurezza, a partire dai Carabinieri e dalla Polizia Locale e senza dimenticare i militari che hanno portato avanti l’operazione Strade Sicure. Sono consapevole del fatto che in alcune zone i cittadini si sentano meno sicuri e, proprio per questo, stiamo valutando ulteriori tipologie di intervento nell’ottica proprio di garantire una maggiore sicurezza a tutti i cittadini».