Le parole di Gigi Ponti

Sicurezza sui luoghi di lavoro, il Pd chiede più risorse e controlli

Ponti: "I numeri forniti da osservatori indipendenti forniscono un quadro complessivamente molto preoccupante per i nostri territori".

Sicurezza sui luoghi di lavoro, il Pd chiede più risorse e controlli
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Prevenzione e formazione nei luoghi di lavoro devono diventare una strategia e una scelta politica, con più risorse per mettere in sicurezza i processi produttivi e con più ispettori, più controlli e un coordinamento degli interventi.

Sicurezza sui luoghi di lavoro, le proposte del Pd

Per questo il Gruppo regionale del Pd ha presentato una mozione urgente, votata all’unanimità dall’Aula, che impegna la Giunta su tre punti: convocare subito una riunione del ‘Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro’ per verificare, con le parti sociali, l’attuazione della legislazione sulla sicurezza sul lavoro; includere e sviluppare all’interno della proposta di modifica della legge 23 sulla sanità regionale una medicina del lavoro in grado di prevenire gli infortuni, formare le aziende e i lavoratori e di vigilare sui luoghi di lavoro; adoperarsi affinché vi sia collaborazione tra il mondo delle imprese, le rappresentanze dei lavoratori e le istituzioni.

"Quadro preoccupante"

“La fondamentale prevenzione della diffusione della pandemia non deve spostare l’attenzione dalla ripresa dei ritmi produttivi in corso a scapito della sicurezza sul luogo di lavoro – spiega Gigi Ponti, consigliere regionale del Pd –. Non solo i fatali episodi delle ultime settimane, ma anche i numeri forniti da osservatori indipendenti forniscono un quadro complessivamente molto preoccupante per i nostri territori in tema di sicurezza sul lavoro”.

I dati

Secondo i dati dell’Inail, in provincia di Monza e Brianza le denunce d’infortunio a marzo 2020 sono state 384, mentre a marzo 2021 sono state 522. Complessivamente, nel trimestre gennaio-marzo 2020 sono state 1.679, in quello 2021 1.702. Non si sono contati morti a marzo 2020, ma uno nel trimestre gennaio-marzo di un anno fa, mentre nel 2021 un morto a marzo e 2 nel trimestre gennaio-marzo.

“Le denunce di infortuni anche con esito mortale nel primo trimestre 2021 sono superiori rispetto al 2020, probabilmente perché a gennaio-marzo dello scorso anno ha avuto un ruolo il lockdown – conclude Ponti –. Ma questo ci spinge ancora di più a pensare che l’imminente avvio del percorso legislativo di revisione della legge sul sistema sociosanitario lombardo rappresenta un’opportunità per affrontare in modo radicale il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro”.

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