#Stavoltavoto per le elezioni europee 2019

Presentata a Palazzo Pirelli la campagna di sensibilizzazione per il voto del 26 maggio per il Parlamento di Strasburgo.

#Stavoltavoto per le elezioni europee 2019
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#Stavoltavoto per le elezioni europee 2019: è partita la campagna istituzionale per le elezioni del Parlamento europeo che si terranno il 26 maggio 2019. L'Ufficio di Milano del Parlamento europeo, il Consiglio regionale della Lombardia e Europe Direct Lombardia hanno organizzato un incontro di sensibilizzazione e informazione che si è svolto lunedì 5 novembre al Pirellone. L’evento ha coinvolto europarlamentari, consiglieri regionali, amministratori locali, cittadini. Molti gli studenti presenti, anche in collegamento da tutte le sedi territoriali di Regione Lombardia.

Serve una nuova cultura europea

«Un percorso di ricostruzione della fiducia nella democrazia e nelle istituzioni è ciò di cui l’Unione europea ha oggi maggiormente bisogno, ma se vogliamo cambiare questa Europa, che certamente perfetta non è, è necessario che partecipiamo e il modo migliore per iniziare a farlo è esprimere il nostro voto alle prossime elezioni europee di fine maggio». Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi introducendo i lavori. «Secondo l’ultima rilevazione di Eurobarometro, oggi il 32% degli italiani non saprebbe cosa rispondere alla domanda se restare o uscire dall'Unione europea, e di quelli che si pronunciano, solo il 44% si esprime per restare all'interno dell’Unione – ha evidenziato il presidente Fermi – Del resto questo clima di sfiducia crescente è testimoniato anche dalla progressiva diminuzione di votanti alle ultime consultazioni europee: nel 1979 in Italia alle elezioni europee votò il 62% dei cittadini, all'ultima tornata elettorale europea del 2014 solo il 43,1% nonostante la concomitanza con le elezioni amministrative in molti Comuni italiani. E' chiaro quindi che serve una nuova cultura europea e una rinnovata fiducia che parta innanzitutto dai territori e dalle nuove generazioni. Consapevoli anche –ha concluso Fermi – che se ci fosse stata l’Unione europea all'inizio del Novecento non ci sarebbero state le due guerre mondiali. E che oggi in un mondo globalizzato nessun Paese europeo può pensare di competere da solo con colossi come Usa, India e Cina».

La piattaforma stavoltavoto.eu

Il direttore dell’Ufficio del Parlamento europeo di Milano Bruno Marasà ha presentato la piattaforma appositamente dedicata all'adesione alla campagna elettorale europea (www.stavoltavoto.eu). L’obiettivo, come ha spiegato Marasà, non è solo di portare tutti, soprattutto i giovani, a votare, ma anche di creare una comunità di sostenitori che incoraggino una maggiore affluenza degli elettori alle elezioni europee. La questione non è raccomandare questo o quel candidato, ma sostenere il voto in sé, cioè l'impegno nel processo democratico con cognizione di causa e in modo informato.

La testimonianza degli europarlamentari

A portare una testimonianza diretta dal Parlamento europeo (l’unica istituzione europea eletta direttamente dai cittadini) sono stati gli onorevoli Brando Benifei (Pd) e Angelo Ciocca (Lega). «Se i giovani non votano – ha detto Benifei – le forze politiche non potranno esprimere con forza il loro bisogni. Per conoscere e cambiare l’Europa bisogna, dunque, votare». Ciocca ha a sua volta dichiarato che «serve meno Europa dove ce n’è troppa; più Europa dove non ce n’è. Il dovere del voto, poi, deve portare a comprendere il suo valore».

I consiglieri regionali invitano al voto

Erano presenti anche Francesca Brianza (Lega) e Carlo Borghetti (Pd), vice presidenti del Consiglio regionale, concordi nel rimarcare la grande importanza del prossimo appuntamento elettorale del 26 maggio. «In media poco si conosce dell’Unione Europea – ha detto la Brianza – quindi è bene preparare le nuove generazioni: anzitutto per arrivare consapevoli alle elezioni come cittadini responsabili e poi per formare una nuova classe dirigente». Borghetti invece ha ricordato come «non si può andare avanti senza l’Unione; l’Italia non va avanti e questo devono anzitutto capirlo giovani. Speriamo pertanto che tutti si appassionino di più al progetto europeo».

Tra i consiglieri regionali sono intervenuti anche Fabio Pizzul, capogruppo del Partito Democratico, che ha sottolineato come «i veri nativi europei sono i giovani e quindi sono loro prima di tutti a dover aumentare la sensibilità su questi temi», e Monica Forte (Movimento 5 Stelle), presidente della Commissione regionale Antimafia, che ha affermato: «La mia generazione ha fallito dando per scontato che il passato non sarebbe più ritornato e, in altre elezioni, non ha votato, “delegando” un voto che non si può invece demandare. Voi giovani siete la diga, il punto di svolta fra il “farò” e il “faremo tutti insieme”».

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