Strappo in maggioranza, Forza Italia abbandona
A comunicare la decisione, maturata dopo la revoca dell’incarico all’assessore Giordano Colombo, è stato il presidente del Consiglio comunale, Mauro Rossi
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«Forza Italia esce dalla maggioranza di centrodestra».
Una presa di posizione netta, maturata a seguito della revoca da parte del sindaco di Biassono Luciano Casiraghi dell’incarico all’assessore Giordano Colombo, in quota a Forza Italia, avvenuta a dicembre.
Strappo in maggioranza, Forza Italia abbandona
A comunicare la decisione definitiva, maturata sabato al termine di una riunione, è il presidente del Consiglio comunale, Mauro Lorenzo Rossi, esponente di Forza Italia:
«Tutto nasce dal fatto che è stata tolta la delega all’assessore Colombo solo per aver chiesto una riunione di maggioranza per discutere sul Bilancio - spiega Rossi - Così facendo è stata tolta la fiducia a una componente politica che ha contribuito notevolmente alla vittoria elettorale. Senza i voti di Forza Italia Casiraghi non avrebbe vinto una seconda volta. Per questo ci aspettavamo una maggiore attenzione e un maggior coinvolgimento, invece, purtroppo, la Lega è abituata a fare da sé».
«Abbiamo espresso le nostre perplessità su alcune spese esorbitanti, tra l’altro alcune nemmeno previste - prosegue Rossi - Anche per alcuni modi di procedere poco trasparenti come l’assegnazione direttamente ad Arexpo dell’incarico della progettazione e realizzazione del Cammino di Ansperto, invece di fare una gara pubblica. Esprimiamo perplessità anche sull’alienazione del diritto di superficie della casa di riposo e sulla recente delibera che stanzia 61mila euro per il Giro d’Italia. Ci siamo confrontati anche con il provinciale perché noi fin da subito volevamo votare contro il Bilancio di previsione».
«La Lega, subito dopo il Consiglio comunale sul Bilancio, ha cercato una riappacificazione dandoci la possibilità di proporre il nome di un assessore donna, per ristabilire l’equilibrio in Giunta, viste anche le dimissioni dell’assessore leghista Daniela Casiraghi. Ma il fatto di aver tolto la delega a Colombo è una questione di merito e di programmazione: per questo abbiamo mostrato disponibilità a ripristinare la coalizione ma ponendo la condizione che a tornare in Giunta fosse lo stesso Colombo. Ciò avrebbe comportato, per il rispetto delle quote rosa, la rinuncia all’incarico da parte di uno dei tre assessori uomini ovvero Donato Cesana, Angelo De Biasio e Nicola Viganò, quest’ultimo appena nominato. La nostra proposta è stata respinta e a questo punto Forza Italia ha deciso di uscire dalla maggioranza di centrodestra, perché non vogliamo essere individuati in un modo poco trasparente di gestire la cosa pubblica. Sia io che la consigliera Marilena Monguzzi, manterremo comune fede al nostro mandato».
Quote rosa «non rispettate» in Giunta: «Biassono nel cuore» mette in guardia
«In Giunta non si rispetta la quota rosa e ogni atto deliberato potrebbe essere impugnato».
A segnalare l’anomalia è la capogruppo di «Biassono nel cuore», Nadia Beretta, all’opposizione, che ha inviato una richiesta di chiarimenti al segretario comunale, Antonella Carrera.
«A più di un mese e mezzo dalle dimissioni dell’assessore ai Servizi sociali e al Commercio, Daniela Casiraghi, il sindaco Luciano Casiraghi non ha ancora provveduto alla nomina di un altro assessore donna» sottolinea «Biassono nel cuore».
Attualmente la Giunta è composta dal vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Ambiente, Mobilità, Ict, Turismo, Donato Cesana, dall’assessore a Bilancio, Tributi, Urbanistica, Edilizia privata, Angelo De Biasio, dall’assessore alla Pubblica istruzione, Cultura, Demanio e Patrimonio, Ilaria Rivolta, e dall’assessore a Sport e Giovani, Nicola Viganò.
«Biassono nel cuore ricorda al sindaco e alla sua squadra che sia il Tuel (Testo Unico degli Enti Locali) che la legge 56 del 2014 (articolo 1 comma 137) prevedono una percentuale precisa di presenza di donne nelle Giunte comunali, a garanzia della parità di genere - sottolineano gli esponenti di minoranza - Biassono nel cuore ricorda che ogni atto assunto dalla Giunta può essere impugnato presso gli organi competenti per mancanza di rispetto di tale normativa».
(in copertina Mauro Lorenzo Rossi)