Taglio ai fondi delle ciclabili, Monza dice no
Una mozione per chiedere al Governo un passo indietro, firmata dalla maggioranza
Una mozione congiunta di tutte le forze di maggioranza di Monza (dal gruppo del Partito Democratico, insieme a Lab Monza, Monza Attiva e Solidale, Azione) contro i tagli del Governo Meloni alla mobilità sostenibile e alla sicurezza stradale.
Fondi delle ciclabili tagliati
E’ stata presentata una richiesta al Governo e al Parlamento per l'immediato ripristino del Fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili nella Legge di Bilancio 2023. «Attualmente il Governo ha previsto l'azzeramento di questi fondi, che erano stati istituiti nel 2019 e stanziavano 94 milioni di euro per interventi per la mobilità ciclistica per gli anni 2023 e 2024 - si legge nel documento - Questi fondi rappresentano risorse molto importanti anche per il nostro Comune, per poter realizzare piste ciclabili e opere per la sicurezza e la qualità delle strade nei prossimi anni». Come a Monza anche in altri Comuni come Bologna, Milano, Torino, Genova, si è presa in considerazione questa mozione.
Spiega Marco Pietrobon del Partito democratico:
«Chiediamo al Sindaco e alla Giunta di farsi parte attiva presso il Governo, il Parlamento e l'Anci, affinché nell'iter parlamentare di discussione, emendamento e approvazione della Legge di Bilancio 2023 venga integralmente ripristinato e se possibile aumentato il finanziamento del "Fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane", o, in ogni caso, vengano stanziate apposite risorse, con sviluppo pluriennale a partire dal 2023, per sostenere interventi e progetti dei Comuni per ampliare e mettere in sicurezza le reti di ciclovie urbane previste dagli atti di programmazione comunali e da Biciplan».
Nella mozione si fa riferimento anche al fatto che gli ultimi eclatanti episodi di violenza stradale e uccisione di ciclisti (sono già 106 le persone in bicicletta investite e morte sulle strade italiane quest’anno) rendono se possibile ancora più evidente la grave situazione di insicurezza stradale per l'utenza ciclistica e che emerge un notevole gap di ciclabilità tra le città italiane e le leader in Europa, per colmare il quale sarebbe necessario quadruplicare i chilometri di percorsi ciclabili, per una spesa complessiva di 3,2 miliardi di euro da qui al 2030, attraverso un piano straordinario di promozione della ciclabilità urbana cui destinare 500 milioni l’anno.
Appello per il clima
Sempre in tema di ambiente e sostenibilità, Lab Monza ha presentato anche una mozione di Dichiarazione di Emergenza Climatica e Ambientale. «Riteniamo fondamentale iniziare il nostro percorso politico nelle istituzioni accendendo un riflettore su ciò che a nostro parere richiede l’immediata attenzione da parte della città: la tutela ambientale. Il cambiamento climatico è un problema di ordine ambientale e sociale che richiede risposte a livello
globale, ma anche a livello locale».
La mozione si articola in dieci richieste, prima fra le quali la Dichiarazione dello Stato di Emergenza Climatica e Ambientale.
«Abbiamo deciso di impegnare il sindaco e la Giunta a intraprendere un percorso di miglioramento della città in termini di ecosostenibilità attraverso l’implementazione di infrastrutture per la mobilità dolce, approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili per gli edifici pubblici, cura del verde urbano - ha spiegato Francesco Racioppi, consigliere comunale di Lab Monza - Chiediamo la valorizzazione del nostro patrimonio, a cominciare dal parco e di creare organi di confronto e condivisione per il coinvolgimento di associazioni e realtà territoriali attive in ambito ambientale».
Appello per il Pgtu
Intanto un sollecito sempre in tema di mobilità è arrivato dal consigliere comunale di Civicamente Monza Paolo Piffer ma in questo caso con una mozione rivolta alla Giunta.
«Il Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) è un documento di pianificazione di breve periodo, cioè con interventi realizzabili in 2-3 anni, che deve essere adottato dai Comuni con più di 30.000 abitanti. A Monza l’ultimo documento piano viabilistico approvato è datato 2009. Siamo in forte ritardo. Continuo a leggere d
3ichiarazioni da parte dell’assessora Giada Turato, partecipazione a convegni, incontri, tutte cose molto importanti ma non dimentichiamoci di accompagnare i fatti alle parole, altrimenti è solo propaganda. La nostra città necessità di un piano aggiornato perché Monza è cambiata, i cittadini se ne sono accorti, la politica ancora no».