Il tour "pendolare" di Giorgio Gori in Brianza
Il candidato del Partito democratico accolto a Monza e Ceriano Laghetto
Ha fatto tappa anche a Monza e, in treno, si è spostato poi a Ceriano Laghetto. Una giornata da "pendolare" per Giorgio Gori, il candidato alla presidenza di Regione Lombardia del Partito democratico.
Giorgio Gori: in treno da Monza a Ceriano
Dopo la tappa a Brugherio e ad Agrate Brianza di questa mattina, il candidato "dem" è partito da Monza alla volta di Ceriano, a bordo di un treno della linea suburbana S9.
Giorgio Gori è tornato dunque a parlare del tema della sicurezza.
Sicurezza: vogliamo fare tanto, vogliamo fare qualcosa di diverso. L'Amministrazione Maroni ha parlato tanto e fatto non tantissimo, se non forse sulla videosorveglianza; vogliamo recuperare la formazione della Polizia locale, l'Accademia in questi anni è stata abbandonata. Daremo fondi ai Comuni per l'assunzione di nuovi agenti.
Il candidato del Pd ha incontrato, nel capoluogo brianzolo, alcuni militanti.
Trasporti, sanità e immigrazione
Non solo il tema della sicurezza, il sindaco di Bergamo ha anche avuto modo di spiegare alcuni punti chiave del suo programma elettorale in primis quello dell'immigrazione.
Sanità, nessuno deve temere che gli immigrati toglieranno risorse in questo settore. Non ci sarà alcun conflitto, ogni malato avrà diritto al miglior tipo di cure.
Il candidato democratico, in attesa di trovare la quadra con gli altri movimenti del Centrosinistra, ha puntato infine i riflettori sulla sua concezione di "integrazione".
La frase di Fontana? Non credo sia stato un lapsus... l'immigrazione? Sogno un modello tedesco, di integrazione, formazione culturale e linguistica e di occupazione. Chi arriva, diventa parte integrante.
Sui trasporti, nel caso andrà al Governo lombardo il candidato Pd ci dovrà essere sicuramente una rivoluzione.
Trasporti: sui treni ci vorrà una rivoluzione. Alcuni sono vecchi, obsoleti. Il nuovo appalto sarà fondamentale; Pedemontana? L'autostrada andrà completata ma rivedendo il progetto, soprattutto nel tratto conclusivo.
Sondaggi: Pd in rimonta
Ora, a meno di due mesi dal giorno delle elezioni, il Partito democratico è dunque alla rincorsa del candidato del Centrodestra, Attilio Fontana, che è subentrato dopo la rinuncia del governatore in carica Roberto Maroni.
Ai sondaggi ci credo, gli ultimi ci danno sotto di 5 punti che è la percentuale di Onorio Rosati (candidato di Liberi e Uguali). Credo che il 4 marzo saremo avanti noi; elettori di Sinistra? Sono convinto che avrò il loro consenso; in tanti mi scrivono e messaggiano ogni giorno.
Servizio a cura di Luigi Costanzo
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L'intervista integrale sul Giornale di Monza in edicola da martedì 23 gennaio