"Un ordinanza": strafalcione sui cartelli del Comune di Arcore

La parola "un'ordinanza" è stata scritta senza l'apostrofo

"Un ordinanza": strafalcione sui cartelli del Comune di Arcore
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Strafalcione grammaticale strappa sorrisi sulla cartellonistica del Comune di Arcore affissa su tutte le bacheche comunali. Stiamo parlando dei manifesti che invitano la cittadinanza a limitare l'utilizzo dell'acqua potabile nel periodo estivo.

A finire sotto la lente di ingrandimento di molti arcoresi, che hanno contattato la redazione per far presente il grossolano errore, è la parola "un'ordinanza", inserita nel documento emanato dal Comune, che necessita dell'apostrofo.

Peccato, però, che chi ha redatto il manifesto se ne sia dimenticato e abbia scritto "un ordinanza" senza  l'apostrofo.

Non è chiaro, a dir la verità,  se possa trattarsi di un semplice errore di battituta sulla tastiera del pc o una grave dimenticanza. Quel che è certo è che l'ordinanza vale lo stesso, anche con l'errore grammaticale.

Cosa dice l'ordinanza?

Pertanto il Comune ordina a tutti i suoi cittadini di limitarsi nel consumo di acqua potabile dal 1° luglio fino al 15 settembre, al fine di tutelare gli utilizzi primari per il consumo umano ed igienico sanitario.

E' dunque vietato innaffiare orti e giardini, lavare veicoli in genere su spazi ed aree private dalle ore 6 alle ore 22.

I trasgressori verranno puniti con una sanzione amministrativa da 50 a 300 euro, mentre, per il Comune, una tirata d'orecchie per lo strafalcione.

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