Regione Lombardia sta lavorando a una legge per prevenire gli incidenti sul lavoro. Ne parliamo con il consigliere Jacopo Dozio (Forza Italia), segretario della Commissione d’inchiesta “Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in Lombardia” del Consiglio regionale.
Consigliere Dozio, ci fa una panoramica sulla sicurezza sul lavoro?
“Diamo uno sguardo su quello che sono i numeri sugli incidenti che abbiamo a disposizione. Nel 2024 sono stati 61 gli infortuni mortali sul lavoro in Lombardia. In particolare nella provincia di Monza e Brianza, nello stesso periodo, ha registrato 7 incidenti mortali sul luogo di lavoro. Considerando i trend, ci accorgiamo che, dopo la diminuzione nel periodo 2020-2021 dovuto al Covid, non ci sono miglioramenti anzi le statistiche appaiono peggiorative rispetto al 2019”.
Di fronte a questa situazione quali sono le sue considerazioni?
“Da una parte è che non c’è salute e sicurezza sul lavoro senza un’adeguata formazione e preparazione delle aziende e dei dipendenti. Dall’altra, non posso rimanere indifferente di fronte a situazioni quali quella accaduta ad Usmate Velate dove un operaio 34enne è rimasto incastrato con un braccio in un macchinario, oppure a Lesmo dove un operaio 48enne ha perso la vita in una ditta monzese colpito violentemente da una barra di metallo, lasciando la moglie e quattro figli. Non si può andare avanti così perché la vita è un bene troppo prezioso”.
E quindi come state procedendo?
“Come Regione Lombardia, stiamo lavorando sul fronte normativo per introdurre delle novità a questo riguardo. Infatti, una proposta di legge regionale di iniziativa del presidente Attilio Fontana e su cui ha lavorato anche l’assessore Simona Tironi, è già in itinere per prevenire gli incidenti sul lavoro”.
Ci può dettagliare meglio i contenuti di questa proposta di legge?
“Nella proposta di legge sono inseriti diversi tipi di corsi: prevenzione incendi, abilitazione alla conduzione di generatori a vapore, rimozione e smaltimento dell’amianto, bonifica delle aree interessate dai lavori. Al contempo è prevista la costituzione di un elenco dei soggetti formatori e la relativa realizzazione di una piattaforma informatica per i percorsi formativi da parte dei soggetti formatori. Saranno, inoltre, previste possibili sanzioni a chi non rispetterà gli obblighi formativi. In più il monitoraggio sull’applicazione della legge è affidato al comitato regionale di coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro”.