Usmate Velate, il centrosinistra replica alle accuse: "Indagini, convenzioni, ricorso... ecco come stanno le cose"
Il sindaco Lisa Mandelli fa il punto sulle vicende che in questi ultimi mesi hanno coinvolto la politica e il Comune: "Dalla destra solo falsità e calunnie"
"In questi mesi abbiamo sentito falsità e calunnie di ogni tipo: è arrivato il momento di dire basta". E’ con queste parole che il sindaco di Usmate Velate Lisa Mandelli e il suo vice Mario Sacchi aprono la conferenza stampa convocata questa mattina, sabato 6 luglio, per ripercorrere le vicende che hanno segnato la vita politica (e non solo) del Comune in quest’ultimo anno.
Il centrosinistra replica alle accuse
Un’occasione per rispondere anche alle accuse lanciate durante e dopo la campagna elettorale dall’opposizione di centrodestra. Impossibile, ovviamente, non partire dall’inchiesta giudiziaria in corso da parte della Procura che prende origine dalle indagini della Guardia di Finanza. Indagini che, ricordiamo, a oggi hanno portato all’arresto di nove persone, tra cui l’ex responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune e otto imprenditori indagati a vario titolo per reati di presunta corruzione.
"Ribadiamo il massimo riserbo per le indagini - hanno esordito gli esponenti della maggioranza - Ovviamente qualora ci dovesse essere un rinvio a giudizio ci costituiremo parte civile a tutela dell’ente. Gli sviluppi della vicenda confermano che la nostra posizione di mantenere riserbo nei confronti del lavoro degli inquirenti era quella corretta. Le indagini devono essere trattate con rispetto e non con la pretesa, dalla destra continuamente manifestata, di sostituirsi alla Magistratura. L’appello al riserbo non è stato però accolto dall’opposizione, che invece da oltre un anno prosegue in una campagna di vergognosa strumentalizzazione della vicenda tentando di accostarla alla persona del sindaco".
La convenzione di via Medaglie d'Oro
Il tema delle indagini è strettamente legato a quello della convenzione urbanistica di via Medaglie d’Oro, finita al centro delle cronache giudiziarie e delle polemiche politiche. Anche in questo caso la posizione del centrosinistra respinge in toto le accuse mosse dalla controparte, parlando di "incompetenza e impreparazione" nella lettura dei documenti.
"Anche in questo caso fango, falsità e manipolazioni - tuonano Mandelli e Sacchi, che poi ripercorrono l’iter amministrativo che porterà alla realizzazione di un centro commerciale in centro paese - Nel maggio 2023 la Giunta approvava uno schema di convenzione relativa a un permesso di costruire convenzionato, finalizzato alla realizzazione di una media struttura di vendita su un’area che era già a destinazione commerciale. Nel luglio dello stesso anno veniva protocollata da parte della proprietà, società immobiliare Marina (riconducibile alla famiglia Magni, ndr) una bozza di convenzione recante modifiche sostanziali rispetto allo schema approvato solo due mesi prima, poiché la proprietà aveva omesso di dichiarare l’esistenza di ipoteche catastali sull’area. Tali modifiche rendevano però non sottoscrivibile la bozza".
A quel punto la società chiede una proroga per rivedere la convenzione con l’obiettivo di rimuovere ogni peso ipotecario che gravava ancora sui terreni. Nel dicembre del 2023, però, viene comunicato al Comune che la proprietà delle aree era stata trasferita alla società «Maxi Di» e che erano state cancellate le iscrizioni pregiudizievoli.
"Con l’avvicinarsi della scadenza del termine della proroga (27 aprile 2024) per la stipula della convenzione, per evitare una responsabilità in capo al Comune con conseguenti risarcimenti, diventava necessario per la Giunta sottoscrivere la convenzione - prosegue il primo cittadino - Dato che nel frattempo, per le note vicende giudiziarie, non risultava coperta la figura di responsabile del settore urbanistico, veniva demandato al sindaco di sottoscrivere la convenzione nel testo conforme al maggio del 2023. A differenza di quanto dichiarato dalla consigliera Vanessa Amati, non c’è nessun parere contrario dell’allora segretario sulla stipula della convenzione. E non vi è nemmeno parere contrario per la nomina dell’avvocato che ha fornito supporto urbanistico-amministrativo".
Il ricorso al Tar per il riconteggio delle schede
Dall’inchiesta si passa alla politica. Due i temi affrontati durante la conferenza stampa: il ricorso presentato al Tar dal centrodestra chiedendo il riconteggio dei voti e la seduta infuocata del primo Consiglio comunale.
"La maggioranza dei cittadini ha scelto di continuare a darci fiducia e noi siamo fieri di aver ribaltato, come nel 2019, il risultato delle elezioni europee che ha visto vincere la destra - si legge nel comunicato stampa diffuso dalla lista - Pur di sminuire quella che è una durissima sconfitta politica l’opposizione attacca addirittura i cittadini che hanno prestato servizio ai seggi, accusandoli di brogli inesistenti. Oltretutto durante le fasi di spoglio, nei seggi erano presenti solamente i rappresentanti di lista della destra, che poi hanno anche controfirmato i verbali: i consiglieri che hanno presentato il ricorso non si fidano nemmeno dei propri compagni? Siamo al paradosso. Il Tar della Lombardia, se accoglierà il ricorso e procederà al riconteggio, metterà la parola fine a questa spiacevole vicenda".
Il Consiglio comunale della discordia
Poi una disamina sulla prima seduta di Assise durante il quale il centrodestra ha lasciato l’aula dichiarando di non riconoscere il sindaco Mandelli come rappresentante del Comune:
"Riteniamo che questo comportamento sia stato di una gravità mai registrata nel nostro Parlamento cittadino. Sono stati letti due interventi che confermano l’inesistenza di una proposta politica e la sola volontà di attaccare con falsità e offese la sindaca e l’Amministrazione. Abbandonando l’aula, l’opposizione ha mancato di rispetto a tutti i cittadini, anche quelli che hanno votato per loro. Cosa faranno ora? Non si presenteranno più a nessun Consiglio comunale fino a quando il Tar non si pronuncerà? Considerando che poi, in questi giorni, hanno suggerito loro la convocazione di una seduta straordinaria dell'Assise le domande sorgono spontanee...".
"Basta calunnie, adirò le vie legali"
Dal sindaco anche alcune considerazioni che fanno capire quanto la "guerra" politica sia tutt’altro che finita, con strascichi che potrebbero anche proseguire al di fuori dell’aula consiliare:
"In tutto quello che è stato detto e scritto dalla destra non c’è una parola di vero, a causa loro il Consiglio comunale ha toccato i punti più bassi della propria storia in questi anni - la chiosa del sindaco - Ho soprasseduto tanto in quest’ultimo anno e non ho di certo la querela facile, ma insieme con gli avvocati sto seriamente prendendo in considerazione di tutelare la mia persona e procedere per vie legali".
Sul "Caso De Sena"
Infine un commento anche sul "caso De Sena" che hanno visto l'ex vicesindaco Pasquale De Sena ricevere un avviso di garanzia:
"Politicamente le nostre strade si sono divise tempo fa dopo le sue dichiarazioni fatte a mezzo stampa, senza contare che in campagna elettorale ha anche cercato un accordo con la lista avversaria. Oggi non fa più parte di questa Amministrazione, quindi non compete a noi commentare una situazione che oltretutto lo vedrebbe coinvolto nella sfera professionale e non politica. Possiamo solo dire che l'avviso di garanzia serve a tutelare la persona indagata e che, come sempre, rimaniamo garantisti"