Zuffa tra politici alle giostre del luna park
L'ex assessore Alessandro Merlino e l'attuale delegato allo Sport Giovanni Camarda al centro di un accesissimo battibecco
Una vera e propria zuffa tra amministratori tra le attrazioni del luna park allestito a Lissone in occasione della sagra patronale.
Zuffa tra amministratori
Una cosa è certa: sono volate parole grosse e, pare, anche qualche spintone. Ma fortunatamente nulla di più.
Protagonisti di un accesissimo scontro verbale l’assessore allo Sport Giovanni Camarda (che è anche leader di Fratelli d’Italia) e l’ex assessore Alessandro Merlino. Teatro della vicenda? Il luna park allestito in piazzale Umiliati la scorsa settimana.
Erano circa le 18.30 di lunedì scorso e mi trovavo con mia moglie e mia figlia in coda per prendere il panino al banco all’angolo con via dei Mille. Ad un certo punto un amico si è avvicinato per salutarmi. Dopo il saluto, poi io sono rimasto in coda e lui si è allontanato di qualche metro più in là.
Ha raccontato Merlino l'ex assessore Alessandro Merlino.
Battibecco alle giostre
L’amico dell’ex assessore Merlino, allontanandosi, si era avvicinato per salutare anche l’attuale assessore allo Sport Camarda che si trovava lì vicino.
In attesa che preparassero il mio panino ho notato che dalla tasca posteriore del mio amico il cellulare stava per uscire, allora mi sono avvicinato e gli ho detto di stare attento che alle giostre girano anche dei ladri - ha spiegato - Era un semplice consiglio al mio amico, nessuna accusa nei confronti dei presenti.
Da li a pochi secondi sarebbe poi iniziato un acceso battibecco con l’esponente della Giunta.
Dopo poco Camarda si è avvicinato a me con fare aggressivo e, a pochi centimetri dal mio viso, ha cominciato a inveire dicendomi che lo avevo accusato di qualcosa - ha spiegato Merlino - Li per lì pensavo stesse scherzando, invece ha cominciato ad alzare la voce. Evidentemente quando ho detto a quella persona “di stare attento che girano anche brutte persone alle giostre” era convinto che ce l’avessi con lui. Ma non era affatto così.
E' avvenuto nell'orario di massima affluenza
Fatto sta che l’episodio si sia verificato in uno degli orari di massima affluenza del luna park nella giornata finale della Sagra di Lissone.
Mia moglie e mia figlia si sono allontanate, mentre tutto si è verificato davanti a un bel po’ di persone che hanno assistito alla scena - ha sottolineato Merlino - Fortunatamente ci siamo limitati a uno scontro verbale anche grazie all’intervento di qualcuno che ha cercato di calmare gli animi.
Un «fraintendimento» che, fortunatamente, si è limitato a qualche urla e a epiteti coloriti.
Io non ce l’avevo affatto con lui; volevo solo mettere in guardia un mio amico, che stava parlando con Camarda, di stare attento al telefono che stava cadendogli dalla tasca. Se Giovanni dovesse essersi offeso, anche se le mie parole non erano rivolte a lui, sono pronto a chiedergli ugualmente scusa pubblicamente.
Ha concluso l'ex assessore con delega al Commercio.
Il no comment dell'assessore Camarda
L’assessore Camarda, invece, ha preferito non sbottonarsi più di tanto e non ha voluto raccontare la sua versione dei fatti.
Merlino si è avvicinato a me e mi ha offeso, allora mi sono avvicinato e gli ho chiesto spiegazioni. Ha usato parole offensive davanti anche a dei testimoni. Valuterò se affidare tutto ai miei legali.
Questo l’unico commento che Camarda ha voluto rilasciare alla nostra redazione.
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