rete in fibra ottica

Decreto Semplificazioni, l’Italia accelera sulla banda ultralarga

In arrivo procedure più snelle e tempi rapidi per l’attivazione dei cantieri per la posa della rete in fibra ottica

Decreto Semplificazioni, l’Italia accelera sulla banda ultralarga
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Il Governo è al lavoro sul Decreto Semplificazioni. Fra le tante aree d’intervento di questo nuovo pacchetto misure c’è anche quella riferita ai lavori per l’attuazione del piano per la banda ultralarga. Si tratta di un intervento fondamentale e rappresenta un bel passo in avanti per colmare il digital divide che separa il nostro paese nei confronti degli altri stati europei. In parole povere significa che i cittadini potranno avere a disposizione un numero maggiore di servizi, sia in contesto pubblico che privato. Sfruttando appunto una rete internet finalmente veloce e affidabile.

Decreto Semplificazioni per il cambio di passo

L’obiettivo è far sì che i lavori per la fibra cambino passo, subendo un’importante accelerazione. Si va verso procedure più snelle per l’attivazione dei cantieri per la posa della rete in questione. Per fare ciò avverrà un taglio delle pratiche burocratiche, con conseguente diminuzione delle tempistiche di apertura, prosecuzione e conseguente chiusura dei cantieri previsti. I risultati da raggiungere sono noti. Il piano per la banda ultralarga prevedeva di raggiungere entro il 2020 il 95% della popolazione con una rete di almeno 100 Mbit/s. E non solo, perché al 5% restante andava garantito l’accesso con velocità uguale o superiore a 30 Mbit/s. È stato il lockdown a spalancare gli occhi sulla assoluta necessità di un intervento in questo senso. La banda ultralarga mai come oggi è indispensabile per la vita di tutti i giorni, sui fronti lavoro, studio, intrattenimento e comunicazione.

Nel concreto che cosa succederà?

Per esempio basterà un’istanza al Comune o all’Anas per avviare i lavori e aprire i cantieri, il tutto nel giro di pochi giorni. Si sta discutendo anche sulla possibilità di posare i cavi in fibra ottica in scavi di dimensioni ridotte rispetto a quelli attuali. Il risultato si potrebbe quantificare in un grosso risparmio di tempo, in termini di preparazione dei lavori e poi di ripristino della sede stradale. Non solo: gli scavi in superficie permetterebbero inoltre di esonerare i cantieri dalla valutazione di impatto archeologico, guadagnando ulteriore tempo. Nel caso in cui servisse è comunque previsto che la valutazione sia rilasciata in tempi brevi, con modalità semplificate. In arrivo una semplificazione riguardante le regole per la posa dei cavi sulla facciata dei palazzi (per le reti FTTH). Non servirà più l’autorizzazione paesaggistica, eccezion fatta per gli edifici vincolati.

Dalla connessione FTTC alla FTTH

Va comunque ricordato che milioni di italiani sono già stati raggiunti dalla banda ultralarga e che per loro è accessibile la Giga Network 5G Vodafone. Il futuro della compagnia è tracciato: punta infatti a far aumentare il numero delle attivazioni nel corso del processo che porterà in funzione la rete in fibra ottica nelle varie città della nostra penisola. Dove sarà possibile Vodafone proporrà l’attivazione di reti di tipo FTTH (Fiber To The Home), con velocità di navigazione fino a 1 Gbps. Altrimenti toccherà alla connessione FTTC (Fiber To The Cabinet). Significa fibra fino alla cabina situata in strada, quindi da lì cavo di rame fino all’abitazione.

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