Auguri alla famiglia Teruzzi, da mezzo secolo punto di riferimento sul territorio vimercatese
Il 2 maggio 1972 apriva i battenti AgriBrianza: 50 anni di successi!
Di se stesso Angelo Teruzzi, fondatore di AgriBrianza, dice che ha frequentato con profitto l'Università della strada: «Mi ha aiutato a sviluppare capacità di visione e una mentalità commerciale vincente», racconta.
Oggi che la sua impresa compie 50 anni, il titolare rivendica con orgoglio gli straordinari traguardi tagliati nel tempo: «Ma - aggiunge - non avrei potuto fare nulla senza il fondamentale apporto della mia famiglia». E cioè la moglie Regina, il figlio Carlo e la nuora Paola.
2 maggio 1972
E' la data storica, quella dell'apertura di AgriBrianza. «Il 2 maggio del 1972, infatti, si alzava la saracinesca in via Dante a Concorezzo in quella che per anni sarebbe stata la nostra sede - racconta Teruzzi - Un negozio ampio ma completamente diverso da quello che conosciamo oggi, che in origine vendeva solo articoli per l'agraria. Un'attività commerciale che abbiamo intrapreso dopo aver lasciato la Trattoria Brianza di Concorezzo. Di quel primo lavoro nella ristorazione abbiamo mantenuto solo una parte del nome, sottolineando così il nostro attaccamento al territorio».
Trend in crescita
Fin dall'inizio il trend è andato in crescendo. «Merito di mia moglie - racconta Angelo - Era lei a occuparsi dell'attività nei primi anni, mentre io proseguivo il commercio di cereali.
Ma le strategie però le sceglievamo insieme. Fin dall'inizio ho applicato in AgriBrianza le leggi del mercato. Comprare in gran quantità per totalizzare numeri in grado di abbassare i prezzi. L'abilità innata nella vendita ci ha permesso di ottenere risultati strepitosi esaurendo in breve gli ingenti quantitativi di prodotti acquistati. Così abbiamo potuto migliorarci anno dopo anno».
Non solo articoli agricoli
«Abbiamo iniziato come negozio di agraria vendendo anche animali, uccelleria e galline ovaiole. Nel 1972 abbiamo venduto “ben” 3 rasaerba. Sapete quanti l'anno dopo? 172. Sono stati i primi passi di una realtà che in via Dante divenne subito un punto di riferimento. All'esterno posizionavamo ogni giorno le macchine da giardino e quelle per l'attività agricola».
Idee innovative
Si è detto che Teruzzi comprava grossi stock di prodotti per abbassarne il prezzo unitario.
«Una volta in possesso di quei prodotti diventava obbligatorio venderli il prima possibile. Per farlo era necessario attirare i clienti con idee innovative. Fu così che lanciammo iniziative pubblicitarie originali. Come quando sul tetto della cabina di un camion posizionammo una motofalciatrice e un motocoltivatore della Grillo. Iniziammo a far girare il mezzo per i paesi: quando arrivava in centro, l'autista “sparava” Romagna Mia di Raul Casadei dagli altoparlanti a tutto volume. Così nei dintorni non c'era paese che non sapesse che da AgriBrianza si vendevano i modelli Grillo, marchio all'epoca tra i più noti e ambiti. Vuoi per la pubblicità, vuoi per il prezzo imbattibile, vuoi per la qualità dei servizi di manutenzione e vendita accessori, abbiamo venduto ben 300 motocoltivatori ogni anno per dieci anni. Un record. Nel 1977-78 iniziammo ad acquistare l'accessoristica direttamente del produttore riproponendola poi sul mercato saltando diversi passaggi. Questo ci ha permesso di diventare ancora più competitivi abbassando ulteriormente i prezzi. La nostra impresa andava ancora più forte».
Alla Fiera Campionaria di Milano
Angelo e Regina potevano lasciarsi sfuggire l'opportunità di partecipare con un proprio stand alla Fiera Campionaria di Milano? «Certo che no - risponde Angelo - Appena se ne presentò l'opportunità ci buttammo. E sono stati altri 8 anni frenetici ma vincenti: in fiera abbiamo conquistato nuovo mercato con i nostri prodotti e, soprattutto, abbiamo allacciato nuovi contatti destinati a rivelarsi preziosissimi per il nostro futuro.
Avevamo tante idee ma mancava il tempo per svilupparle. Abbiamo fatto il possibile per arrivare dappertutto…». E, a dire il vero, i risultati non sono certo mancati.
1975, il primo dipendente
«In una realtà costantemente sulla rampa di lancio era inevitabile che a un certo punto assumessimo il primo impiegato.
Era il 1975: prendemmo questa decisione perché io e mia moglie da soli non riuscivamo più a stare dietro a tutto. Oggi di dipendenti ne abbiamo una cinquantina suddivisi nei diversi reparti di AgriBrianza.
La nuova sede?
«Ci era ormai chiaro che in via Dante non era più possibile restare. Dovevamo cambiare casa per poter offrire servizi ancora più di qualità. Quando l'area industriale della Monti e Cantieri Milanesi venne lottizzata e cominciammo ad acquistare, piano piano, pezzi di capannone fino a mettere insieme l'AgriBrianza di oggi». Crescere ancora? «Chi può dirlo, sicuramente non ci tireremo indietro se sarà necessario».
I pet
«Altro passo avanti, la creazione del nostro settore dedicato ai pet. Abbiamo iniziato con tre tipi di mangime per cani, oggi ne abbiamo un'infinità, oltre a mangime e accessori per tanti altri animali domestici di ogni genere».
Il villaggio di Natale
«Ben 29 anni fa, convinti da un collega di un comune dell'hinterland milanese abbiamo allestito anche noi il nostro primo reparto dedicato al Natale con addobbi e merce varia a tema natalizio in conto vendita. E’ stato un boom immediato , tanto che dovetti più volte recarmi presso la sede del produttore, nel comasco, per fare rifornimento. Nel 1994 fu Carlo a occuparsi del Villaggio e l'anno dopo arrivò mia nuora Paola che gli ha dato una struttura ben definita e organizzata. Oggi persino il guru dei garden John Stanley annovera il nostro tra i "Most Brilliant Christmas Village" (Villaggi di Natale più belli) che lui abbia mai visto».
Barbecue, giardino e irrigazione
Ma la crescita dei settori non si interrompe. «Nel 2006 abbiamo introdotto i barbecue e l'arredo giardino, i piccoli attrezzi per la manutenzione del verde, sementi e piantine.
Novità di quest'anno, infine, tutto per l'irrigazione professionale. Al giardiniere consegniamo il preventivo della fornitura praticamente già pronto per essere integrato con il prezzo della manodopera. E anche questa - conclude Angelo Teruzzi - Fin da ora si sta rivelando una scelta vincente».
Auguri ad AgriBrianza, allora, per altri 50 anni di successi firmati dalla famiglia Teruzzi.