A Velate torna l'appuntamento con il Torneo Calcistico Serale

Da martedì 7 giugno a giovedì 7 luglio sul nuovo campo sintetico dell'US Velate

A Velate torna l'appuntamento con il Torneo Calcistico Serale
Pubblicato:
Aggiornato:

Un gruppo di amici al bar, una fredda sera del tardo inverno 1969, una noia  terribile che faceva a pugni con l'imminente primavera, uno scambio di idee e, un'ipotesi, un'intesa, una decisione: uscire allo scoperto e divenire protagonisti della piccola comunità di Velate Milanese. Che cosa di meglio che sperare di riattualizzare un passato glorioso calcistico della vecchia squadra "Augustea", che, militando nei tornei del CSI, era riuscita a portare Velate alla ribalta delle cronache? Fu così che nella Primavera di quell'anno, l'oratorio di Velate riprese vita e offri ai velatesi una domenica pomeriggio finalmente viva e partecipata: si organizzò un riuscitissimo torneo primaverile domenicale pomeridiano.

Così nacque il torneo

Ma la scintilla scatenò un incendio: si incominciò a pensare in grande. Sarebbe stato bello organizzare un torneo serale a 6 giocatori, come quello di Agrate, basato sulla formula della Coppa Rimet a 24 squadre: quello era il torneo dominato dallo squadrone dei "Massironi" di Concorezzo. Gli appassionati del gruppo lo conoscevano per averci giocato o per frequentazioni abituale.

Ci appariva come un sogno proibito, ma l'incoscienza della giovinezza e, soprattutto, la necessità di offrire interessi e motivazioni a giovani ed adulti di Velate, ci sprono' verso l'impensabile. Già nel 1970 ebbe luogo il 1- torneo serale denominato "trofeo I.P.A", vinto dalla prima delle gloriose squadre che, almeno nelle prime edizioni, si combatterono ad altissimo livello agonistico sportivo, il "Circolo San Giacomo" di Bernate.

Questo il primo passo, ma esso non dice il grande lavoro che l'ha preceduto: il torneo era serale e la condizione primaria era ovviamente l'impianto d'illuminazione: tanta burocrazia, ma tantissimo lavoro manuale. Tutto il paese, che allora contava solo 1470 abitanti, si lasciò coinvolgere, chi col lavoro, chi con l'offerta economica.

Il gran lavoro dei volontari

Questa coralità mise in evidenza tutte le competenze tecnico-lavorative: gli operai della FALK si preoccuparono della fornitura dei tubi per i quattro pali dell'illuminazione, che vennero saldati, fabbricati, attrezzati ed innalzati in loco, con saldatrici elettriche provenienti da artigiani locali; gli ex paracadutisti staccarono dal chiodo i loro vecchi ramponi e le imbragature varie per salire in cima ai 14 mt di altezza dei vari piloni, per regolare ed orientare i fari, per i quali altre squadre di volontari avevano provveduto a scavare nel terreno lungo i quattro lati del rettangolo di gioco. La canalina per lo scorrimento dei cavi elettrici comandati da un quadro Enel apposito, del tutto autonomo dalle forniture oratoriane, posto vicino all'ingresso del Campo; altri ancora in ossequio alle misure di sicurezza provvedevano contestualmente a predisporre con Manesmann del diametro di cm 6, sempre provenienti dalla Falk di Arcore,  le paratie per la separazione del pubblico dai giocatori... E gli spogliatoi?  E il ricovero attrezzi? E la Direzione? E l' impianto voci?  E i servizi igienici?
Si provvide a tutto: il sogno prese consistenza e iniziò una lunga storia oggi più che cinquantennale. Oggi, rivivendo quei momenti assieme gli amici della prima ora, non ci par vero di essere riusciti a tanto.

Tutti vogliono contribuire

E questo non fu che l'inizio, il classico minimo indispensabile per ottenere le autorizzazioni delle autorità civili religiose e sportive. Ci aveva aiutato molto l'apertura e la fiducia del nuovo parroco, Don Giancarlo Colombo e fu proprio il suo atteggiamento di presenza discreta, responsabile e saggia a farci stare uniti e compatti nei vari momenti non sempre facili. Ma c'è una domanda d'obbligo: se la manodopera è stata ottenuta gratuitamente dal concorso di tutti, i materiali e qualche maestranza hanno pur dovuto essere retribuiti? Certamente! Ma anche sotto questo aspetto le vicende ebbero il sapore epico delle grandi avventure. Immaginate la domenica mattina dopo la Messa in canto: allora essa era fissata alle ore 10.
Prima delle ore 11 era terminata, ma era a quel punto che si scatenava la bagarre: una frotta di ragazzi e ragazze, chi in bicicletta chi in motorino, chi a piedi passò rumorosamente a settaccio tutto il territorio velatese, nei suoi cortili urbani e, soprattutto, nelle sue 19 Cascine, quante erano allora. Arrivavano portando con sé un'autentica aria fresca di festa e di entusiasmo, riuscendo a far sorridere, ma anche ad inumidire di emozione gli occhi degli anziani che si affacciavano incuriositi agli uscì di casa, venendo immediatamente coinvolti dall'ondata gioiosa dei giovani che chiedevano loro Un piccolo contributo per l'US Velate. I ragazzi consegnavano loro un volantino esplicativo ma era il loro vociare e le risate allegre e festose a convincere tutti.  Del resto lo slogan era semplice: siamo 1470 abitanti con millelire a testa, tutto è risolto!  E così fu! Lasciamo immaginare al lettore le scene commuoventi del vecchietto e della vecchietta che voleva contribuire ad ogni costo, pur con evidenti difficoltà: una grande lezione di vita che ci sprono' e convinse definitivamente di essere nel giusto. Poi venne il rifacimento del fondo del campo che, da prato spelacchiato, divenne, tramite la ditta Bassetto di Arcore, campo in terra battuta: un buon risultato, ma chi scrive ricorda le 11 cambiali da lire 100.000 cadauno, quietanzate da un commerciante velatese, grande e storico amico dell 'US.Velate, ma che dovevano essere pagate alla scadenza! E vennero le GRADINATE: i milioni aumentarono, le revisione dei prezzi pure, ma gli amici degli amici degli amici, nel senso autentico del termine, provvidero ad onorare i debiti con l'impresa Andreotti di Verderio!

Le iniziative collaterali

E vennero le mille iniziative collaterali alla vita dell 'US Velate.  Richiamare alcuni nomi dei vincitori delle prime edizione dei vari tornei serali, giunti alla loro 50sima edizione effettiva, può essere utile per capire l'intensità dei successi di quegli anni, sia sotto l'aspetto della popolarità sia sotto quello economico-finanziario: 1970 Circolo San Giacomo Bernate 1971 Circolo San Giacomo Bernate 1972 la colletta Biassono 1973 termoidraulica Viganò Rogoredo 1974 US Bottanuco Bottanuco 1975 Club S. Albino Monza 1976 pirotecnica Verga Macherio...Ai nomi delle squadre vincitrici si possono aggiungere anche i nomi dei vari trofei succedutisi negli anni- trofeo IPA -trofeo Egidio Cantù a.m.-trofeo Enzo Rovelli a.m.- trofeo marmi e graniti bonfanti- trofeo Giuseppe Bonfanti a.m. Nei primi anni, poi, in vista dela manifestazione si provvedeva alla predisposizione e alla successiva consegna a tutte le famiglie di Velate e non solo di un classico fascicoletto super sponsorizzato da tutte le attività economiche presenti nel territorio e nel circondario dall'inconfondibile copertina che ritraeva un giovane giocatore col pallone al piede, impegnato in un dribbling e con indosso una maglietta con la scritta US Velate.

Il torneo come un festa

Insomma una festa di paese e di circondario, in grado di assicurare la copertura delle varie spese, di fare depositare, ad esempio, presso il Centro Sportivo Italiano CSI, Ente omologante la manifestazione con l'assistenza tecnica e l'invio della costosa terna arbitrale, senza troppe apprensioni, l'assegno col totale del ricco montepremi a garanzia della copertura dello stesso.
Chi ha vissuto quegli anni ricorda tanti momenti simpatici, culturali e divertenti: si, perché si trattava di un' autentica festa di paese è come non divertirsi degli spot pubblicitari mandati in onda nell'intervallo delle due partite serali, spot sonori fabbricati in loco, che parlano di mandrie al pascolo sui crinali delle colline velatesi, per pubblicizzare una macelleria, o del sorriso irresistibile delle commesse del tal negozio, o ancora della perfezione dei lavori di una carrozzeria, o della raffinatezza di una delle tante ceramiche artistiche usmatesi e via di seguito.
Ma si  ricorda anche dell'intervento del gruppo folkloristico musicale dei "firlinfeu" di Bottanuco che sfilò per le vie del paese, prima di approdare nei cortili gremiti di pubblico della finale del torneo vinto proprio dall'US Bottanuco (1974), così come sono ancora negli occhi e negli orecchi di tutti i protagonisti di allora gli spettacoli di fuochi d'artificio allestiti alla "pirotecnica Verga" di Macherio.Soprattutto però non potranno essere ignorate alcune iniziative strutturali e socio culturali realizzate dall 'US Velate con gli utili dei suoi Tornei Serali, atteso che tutti gli utili, per statuto e per deliberazione esplicita e confermata in una storica giornata di discussione tra "la riva bianca" e "la riva nera"  dell'assemblea dei soci, dovevano servire a realizzare interventi migliorativi strutturali all'interno dell'oratorio e/o,  anche, all' organizzazione di iniziative di interesse socio educativo e sportivo. Alcuni esempi: partecipazione ai tornei domenicali di calcio del CSI nelle varie fasce d'età;  corsi di ginnastica correttiva a livello dell'allora scuola elementare; fornitura di materiale ginnico (attrezzi, tappeti, ginocchiere,tute...) per attrezzare a mo' di palestra l'atrio della stessa scuola di via Brina...,  ma anche arricchimento delle attrattive nelle varie feste annuali dell'oratorio, qual'è la "salita della cuccagna" o lo spettacolo pirotecnico serale conclusivo della giornata.

7
Foto 1 di 18
6
Foto 2 di 18
ultima foto velate
Foto 3 di 18
aaa
Foto 4 di 18
DSC02765
Foto 5 di 18
IMG-20160626-WA0004
Foto 6 di 18
5 (1)
Foto 7 di 18
8
Foto 8 di 18
9
Foto 9 di 18
10
Foto 10 di 18
1
Foto 11 di 18
2
Foto 12 di 18
3
Foto 13 di 18
4
Foto 14 di 18
DSC02765
Foto 15 di 18
IMG-20160626-WA0004
Foto 16 di 18
$SC01138 (2)
Foto 17 di 18
DSC02098
Foto 18 di 18

Sul territorio, per il territorio

Una società nata dal territorio, inserita nel territorio, attenta al territorio: non va dimenticato che la prestigiosa ed oggi autonoma società sportiva del "Velate rugby 1981", nacque proprio da una costola dell' US Velate nel 1981, come dimostra la carta intestata riportata. La "Mission" dichiarata dall'art. 1 dello Statuto dell'US Velate ( ufficialmente approvato in pubblica assemblea il 24 aprile 1971) vale a dire: "...propagandare, praticare ed incrementare ogni attività sportiva intesa come mezzo di formazione fisica e morale della gioventù..." è stata la caratteristica costante dei anni 52 anni effettivi di storia dell'US Velate, passando attraverso alti (quasi sempre) e bassi (pochi ma presenti), nella costanza di un crescendo continuo fino ad arrivare, oggi nel 2022, ad annoverare il considerevole numero di qualche centinaio di atleti, tutti tesserati dell' US Velate in età scolare, nelle varie specialità (calcio, pallavolo) seguiti ed accompagnati dai figli e nipoti dei fondatori di ieri, di cui sono stati pronti a raccogliere il testimone. Quand'è così possiamo dire che l'attuale è la 50edizione del torneo serale di Velate.

Gianni Magni
Primo presidente
dell' US Velate

US Velate oggi... La storia continua

135 atleti tesserati (ragazzi e ragazze dagli 8 anni fino a quando hai voglia di fare sport). 4 squadre di calcio e 3 squadre di volley più il gruppo delle mamme-Volley. L' attività sportiva si svolge presso il campi da calcio dell'oratorio di Velate in via della Brina 4 con un campo a 11 in erba naturale e un campo a 7 in erba sintetica di nuova generazione. La pallavolo, infine, è ospitata dal Palavolley del centro sportivo comunale in via Bernardino Luini. Questa in estrema sintesi l'US Velate 2022! Aspettiamo tutti sul sintetico dell'oratorio per la 50esima edizione del torneo serale.

Flavio Maggiolini
Presidente US Velate

 

La storia recente dell'US Velate

Fra i vanti di questa manifestazione il fatto che fra i numerosi tornei serali che in questo periodo si susseguono in oratorio e campi sportivi, quello di Velate è in assoluto il più longevo ed è ormai un'ottima vetrina per il calcio dilettantistico della zona; sono molte infatti le presenze di calciatori dilettanti affermati che assieme alla presenza di vari osservatori, presidenti,direttori sportivi e allenatori fanno del torneo di Velate una sorta di "calciomercato" estivo. Con rinnovato entusiasmo, nel solco della tradizione, i giovani e gli adolescenti giovani di oggi continuano nell'organizzazione di questo torneo storico che quest'anno spegne le sue 50 candeline.
La società è cambiata così come le abitudini di vita: il torneo rappresenta il filo conduttore di tutti questi anni, un'importante tradizione che non vuole fermarsi, irrinunciabile appuntamento prevacanziero per velatesi e non, bambini, giovani e adulti.
Le persone coinvolte nell'organizzazione, giovani e adulti, sono tutte volontarie, disposte a dare tempo ed energie chi per organizzare chi per pubblicizzare chi preparando il campo ma anche desiderose di divertirsi stando insieme; è questo il segreto che ci porta ogni anno a salutarci dandoci già appuntamento per l'anno successivo. E, come in origine, tutte le entrate economiche servono per sostenere l'attività invernale e primaverile della società oratoriana US Velate, un impegno che viene profuso durante tutta la stagione per far divertire, praticando sport in oratorio, la considerevole cifra di ben 170 atleti tesserati nei campionati CSI nelle più diverse categorie, dai 6 ai 35 anni nel calcio a 5 a 7 e a 11 e nella pallavolo femminile.

Marcello Ripamonti
(ex presidente US Velate)

Seguici sui nostri canali
Necrologie