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Come prepararsi per eventi climatici estremi

Come prepararsi per eventi climatici estremi
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Gli eventi climatici estremi sono una realtà sempre più frequente in Italia, dove fino a pochi anni fa rappresentavano accadimenti eccezionali e oggi invece si verificano a cadenze pericolosamente ravvicinate. La causa di questo aumento di frequenza è da individuare nel cambiamento climatico, che alimenta le condizioni ambientali all’origine di nubifragi, alluvioni, grandinate, siccità, frane.

Le alluvioni ormai ricorrenti in Emilia-Romagna sono l’esempio tristemente più noto di questo fenomeno, ma gli eventi estremi solo nel 2024 sono stati oltre 1800, con conseguenze di variabile entità. Comprendere i rischi e sapere come prepararsi per eventi climatici estremi non è più uno scenario relegato ai film apocalittici, bensì una necessità reale per proteggere se stessi, i propri beni e la propria famiglia: scopriamo cosa possiamo fare, senza allarmismi ma con concretezza.

I rischi legati agli eventi climatici estremi

In Italia i principali rischi legati agli eventi climatici estremi riguardano nubifragi, alluvioni, e frane o valanghe. Alla radice di questa vulnerabilità ci sono le caratteristiche geo-morfologiche del territorio e gli interventi dell’uomo – non sempre ragionati in relazione al contesto naturale – su di esso.

Ecco allora che le precipitazioni dall’intensità anomala rischiano di causare alluvioni in circa il 45% del territorio italiano, con rischi per la stabilità delle abitazioni, l’integrità delle infrastrutture, la salubrità delle riserve idriche, la vita delle persone, rischi di danni alle coltivazioni e agli allevamenti e a molte altre attività economiche. Tali rischi sono elevati soprattutto in Emilia-Romagna, Veneto e Liguria. Non solo: le precipitazioni intense rischiano anche di innescare frane in territori fragili dal punto di vista morfologico.

Al contrario, la siccità estrema e prolungata rischia di provocare incendi, danneggiare a sua volta le coltivazioni, il suolo e le infrastrutture, aumentare l’inquinamento, provocare carenza idrica e causare malori. Il rischio di siccità appare elevato soprattutto nelle regioni del Sud Italia e nella Pianura Padana.

Le grandinate violente, con chicchi fino a 9 cm di diametro, sono sempre più frequenti nelle regioni centrali e settentrionali e i rischi dei danni sono piuttosto ovvi, riguardando non solo veicoli, edifici e verde urbano, ma anche l’incolumità delle persone che si trovano all’aperto.

ENEA nel 2024 ha stilato un rapporto sul rischio di mortalità per eventi estremi per ciascuna regione d’Italia. Oltre al rischio intrinseco dei vari tipi di territorio, su questi dati incidono anche la densità abitativa, i servizi e le infrastrutture a disposizione, gli stili di vita: la mortalità è più alta per gli anziani, per chi vive isolato, per le zone montagnose e collinari, per le aree più lontane dai servizi pubblici di emergenza. Da questo rapporto è emerso che le regioni con maggior numero di decessi per eventi climatici estremi negli ultimi vent’anni sono Trentino-Alto Adige, Lombardia, Sicilia, Piemonte, Veneto e Abruzzo.

Prevenzione contro gli eventi climatici estremi

La prevenzione è il migliore strumento per mitigare i danni che gli eventi climatici estremi possono causare e proteggere i propri cari e i propri beni.

Manutenzione domestica: sono tanti gli interventi che si possono progettare per mettere in sicurezza le abitazioni da determinati rischi legati agli eventi climatici estremi. Per chi vive in zone a rischio, è un importante investimento sulla propria sicurezza. Per esempio:

  • Tenere puliti grondaie e sistemi di scolo
  • Installare pompe di drenaggio in giardino
  • Verificare l’integrità delle fondamenta e del tetto della casa
  • Sostituire o rinforzare persiane e infissi
  • Migliorare l’isolamento delle pareti
  • Predisporre barriere mobili (paratie o sacchi di sabbia) per le porte più vulnerabili, come quelle di cantine e seminterrati
  • Costruire tettoie protettive o dotarsi di coperture mobili per auto e altri mezzi
  • Implementare sistemi di irrigazione a goccia e raccolta delle acque piovane in giardino.

Piani di emergenza: per essere sempre preparati senza vivere nella paura, è utile avere pronto in casa un kit di emergenza con torce, caricabatterie per i telefoni, acqua, snack, medicinali e strumenti di primo soccorso, copia delle chiavi della macchina e di casa. Se si vive in zone esposte al rischio di eventi climatici estremi precisi, il kit di emergenza può arricchirsi con oggetti utili specifici per quel tipo di evento. Tutte le persone che vivono in casa devono essere al corrente della collocazione del kit. Il passo successivo è concordare un luogo di ritrovo in caso di pericolo, conoscere tutti i numeri di emergenza che possono tornare utili e i comportamenti da evitare o da tenere.

Collaborazione con le istituzioni e la comunità locale: è importante conoscere eventuali piani di emergenza predisposti dalle istituzioni locali e collaborare alla diffusione degli stessi, partecipare a prove di evacuazione e simulazioni e iniziative politico-sociali per promuovere consapevolezza e interventi alle infrastrutture, segnalare situazioni di rischio che si dovessero incontrare, come tombini ostruiti o rifiuti ingombranti abbandonati.

Le norme di comportamento

Esistono alcune raccomandazioni di comportamento per le situazioni di pericolo climatico fondamentali da sapere e da comunicare agli altri. Ecco le principali:

  • In caso di alluvione, spostarsi ai piani superiori degli edifici, non tentare di salvare oggetti ai piani inferiori anche se la situazione sembra sotto controllo, evitare di uscire di casa e tassativamente di prendere l’automobile, mentre se si è già in auto è fondamentale non immettersi in sottopassaggi e cercare di fermarsi il prima possibile, infine evitare gli ascensori.
  • In caso di nubifragi, restare ai piani bassi della casa, chiudere le finestre e starne lontano, evitare di usare gli elettrodomestici e, se si è all’aperto, rifugiarsi il prima possibile al chiuso e nel frattempo stare lontano da alberi e oggetti mobili, mentre se si è in auto cercare un parcheggio coperto o fermarsi sotto strutture sicure come tettoie o cavalcavia.
  • In caso di frana, attivarsi alle prime avvisaglie per essere pronti ad abbandonare la zona a rischio e non cercare di tornare nelle proprie case prima della fine ufficiale dell’emergenza.
  • Per tutte le situazioni, infine, vale la buona norma di seguire gli aggiornamenti ufficiali della Protezione Civile o di altre istituzioni, senza diffondere o ascoltare notizie false o non confermate.

Le coperture assicurative per prepararsi a eventi climatici estremi

Le assicurazioni possono rappresentare una parte essenziale della strategia di preparazione agli eventi climatici estremi. Oltre a ridurre l’impatto economico dei danni, offrono una sicurezza fondamentale per affrontare situazioni impreviste con maggiore tranquillità.

Si stanno moltiplicando le polizze dedicate specificamente alla copertura dei danni causati da eventi climatici estremi, che sono peraltro soggette a detrazione fiscale. Si tratta di assicurazioni Casa o per fabbricati di altro tipo, personalizzabili per uno o più rischi climatici.

Alcuni esempi:

  • La copertura per grandine, che offre indennizzo per i danni causati all’abitazione e alle sue pertinenze dalla grandine
  • Con la garanzia per alluvioni si ha la tutela per i danni provocati all’esterno e all’interno della casa da allagamenti derivanti da eventi naturali (precipitazioni, esondazioni, terremoti ecc.)

Oltre a queste polizze, sono utili anche quelle di Responsabilità Civile legate alla casa, che coprono gli eventuali risarcimenti dovuti a terzi per danni provocati da pertinenze della propria abitazione.

Con l’aumento degli eventi climatici estremi, le compagnie assicurative stanno sviluppando nuove soluzioni per rispondere a queste sfide. Un buon modo per avere una proposta assicurativa di qualità e ritagliata sulle tue esigenze è disuterne con degli esperti del settore: per questo, ci sono a tua disposizione come con i consulenti di Vitanuova per scoprirle tutte.

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