Con il metodo additivo adesivo è possibile risolvere la consunzione dei denti

Il dentista può restituire il sorriso al paziente che pensava di non poterlo più recuperare

Con il metodo additivo adesivo è possibile risolvere la consunzione dei denti
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Il disturbo identificato con il nome di bruxismo ovvero il digrignamento dei denti che si verifica spesso nelle ore notturne e che può portare a conseguenze fastidiose dal punto di vista della salute come la consunzione dei denti.

Bruxismo e consunzione dei denti: occhio anche all'erosione

Accanto a questo c’è la cosiddetta erosione dentale, altra patologia molto insidiosa, causata per esempio dal reflusso gastroesofageo, della quale ci si accorge, solitamente, quando il sorriso comincia ad apparire rovinato, rispetto al passato: i denti si rimpiccioliscono, appaiono erosi, giallastri e distanti tra loro.

Riabilitare la bocca dei grandi abrasi

Come riabilitare la bocca di questi pazienti detti anche grandi abrasi? Quali rimedi sono possibili per restituire loro un sorriso dall’aspetto il più naturale possibile? Lo Studio medico dentistico del dottor Bruno Barbaro di Bellusco, nel quale lavora anche il figlio Andrea, in fatto di riabilitazione dei grandi abrasi è uno dei centri di riferimento in tutta la Brianza.

Come agire quando lo stato di abrasione dei denti è molto avanzato?

«Il gold standard tra i trattamenti, senza dubbio, è quello della riabilitazione adesiva additiva - risponde il dottor Barbaro - Si tratta di un procedimento preferibile rispetto all’applicazione di corone praticata fino a poco tempo fa, perché permette di mantenere inalterati tutti gli elementi dentari. I risultati sono straordinari e sono dovuti al miglioramento delle tecniche adesive che si utilizzano». Nello studio di Bellusco, i dentisti eseguono la riabilitazione sfruttando la cosiddetta tecnica «3-STEP». E' un procedimento messo a punto una decina di anni fa a Ginevra dalla dottoressa Francesca Vailati. Prevede tre passaggi in laboratorio, alternati con altrettanti passaggi clinici, favorendo l’interazione tra medico e odontotecnico che hanno così la possibilità di procedere alla riabilitazione in modalità coordinata, durante tutte le fasi del trattamento. L’obiettivo che ci si pone è quello di ripristinare la dentatura compromessa attuando direttamente restauri in composito posteriori. Questo serve per generare un supporto posteriore stabile, sul quale i denti anteriori possono successivamente essere ripristinati facilmente, sempre con un approccio adesivo.

Il procedimento

Il procedimento è alquanto complesso e prevede, una volta che i contatti anteriori e una guida anteriore vengono ristabiliti, la sostituzione delle resine composite posteriori provvisorie. «Proprio grazie al ricorso alle resine posteriori provvisorie - precisa il dottor Barbaro - è possibile pianificare la successiva riabilitazione per quadranti della riabilitazione con grande vantaggio pratico sia per lo stesso paziente, sia per noi dentisti perché si riduce il numero di sedute necessarie alla positiva conclusione del trattamento. La tecnica che utilizziamo, inoltre, ci permette di non ricorrere a anestesie multiple, e tantomeno al rilevamento di impronte complesse».

Il primo step

Si passa poi a esaminare il primo step della tecnica: «Che in realtà - spiega il dottor Barbaro - prevede più che altro un confronto tra dentista, tecnico e paziente con l’obiettivo di pianificare per quest’ultimo un risultato estetico soddisfacente. Un metodo per garantire che tutti siano sulla stessa linea di pensiero consiste nel ricorso a un mock-up. Una sorta di modello che permette di anticipare la forma finale dei denti in bocca al paziente il quale, in tal modo, riesce a visionare in anticipo l’esito del lavoro del dentista. Per un risultato più affidabile il mock-up dovrà essere il più ampio possibile, coinvolgendo oltre ai denti anteriori, anche quelli mascellari». Il protocollo di trattamento prevede durante la visita iniziale la rilevazione di due impronte in alginato sulle quali il tecnico articolerà altrettanti modelli diagnostici su un articolatore semi-individuale per mezzo di un arco facciale in MIP. Al termine di questa fase, durante la quale il paziente avrà modo di vedere già su se stesso in via provvisoria come risulterà la sua immagine a riabilitazione terminata, insieme al medico si deciderà se coinvolgere nel trattamento solo i sei denti anteriori o anche gli altri. In questo primo step, al dentista spetterà convalidare oltre al piano estetico, anche quello occlusale».

Consunzione dei denti: secondo e terzo step

Con il secondo e terzo step del trattamento si procede definitivamente alla riabilitazione additiva adesiva seguendo protocolli ben definiti, messi a punto dalla dottoressa Francesca Vailati, che non prevedono limature o riduzioni dei denti esistenti, ma l’addizione tramite adesivi di compositi per rimpiazzare la sostanza dentale persa. In tal modo, supponendo che l’esito non risulti gradito al paziente, oppure che subentrino altre esigenze, il trattamento di riabilitazione risulterà totalmente reversibile. Un ultimo motivo per cui il trattamento 3-STEP dovrebbe essere quanto mai preferito a ogni altro? Ebbene, salvo in casi di particolare sensibilità dentale esso può essere portato a termine totalmente senza anestesia».
Per informazioni lo studio del dottor Barbaro aspetta tutti gli interessati nella propria sede di Bellusco, in via Roma 2, tel. 039.6021869

 

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Dottor Bruno Barbaro

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Dottor Andrea Domenico Barbaro

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Studio del dottor Barbaro

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