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Dipendente pubblico o privato? Quali sono le differenze e come funziona la selezione

Dipendente pubblico o privato? Quali sono le differenze e come funziona la selezione
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Una cosa è lavorare per un'azienda, un'altra è lavorare per la pubblica amministrazione. Si tratta infatti di due circostanze molto diverse fra loro, e non si parla soltanto dello stipendio e delle prospettive di carriera, ma anche e soprattutto delle regole che determinano fattori come l'assunzione e i licenziamenti. Vediamo dunque di approfondire questo argomento così importante.

Lavorare come dipendenti privati

Una delle differenze maggiori che distingue il posto in azienda da quello pubblico lo si trova nell’iter di selezione che bisogna affrontare. Un’azienda possiede infatti delle specifiche figure dedicate al recruiting, adibite alla raccolta e alla scansione dei curriculum, oltre che all’organizzazione di un colloquio. 

Se nella pubblica amministrazione non c’è spazio per i curriculum, se non in formato Europass, nel privato questi strumenti sono fondamentali. Devono essere di una sola pagina, con informazioni concise ma complete, ed essere piacevoli anche esteticamente. Su alcuni siti appositi è possibile scaricare diversi modelli di curriculum, utili per facilitarsi il compito e non doverne creare uno da zero. 

Per quanto riguarda il processo di selezione, si parte dall'apertura di un annuncio, all'interno del quale vengono descritti il lavoro e le competenze richieste al candidato ideale. In seguito i recruiter raccolgono i curricula inviati dai candidati eseguendo una prima scrematura, per poi passare all'organizzazione dei colloqui. 

Questi ultimi possono essere individuali, situazionali o di gruppo. Di recente hanno preso piede i colloqui a distanza, attuati via webcam, per i quali è necessario prepararsi efficacemente, anche se in modo leggermente diverso dal solito. Inoltre, possono cambiare anche le modalità, come la discussione orale o i test scritti e a risposta multipla. 

Lavorare come dipendenti pubblici

Si parte proprio dal tema del licenziamento illegittimo. Nel caso dei dipendenti pubblici è ancora oggi previsto il reintegro in organico e dunque la conservazione del proprio posto di lavoro. Al contrario, un dipendente privato licenziato senza una giusta causa non potrà più ottenere il reintegro, ma avrà la possibilità di avere un risarcimento da parte dell'azienda, che sarà proporzionale in base al danno subito. 

Va poi detto che lo stipendio medio di un dipendente pubblico è superiore rispetto alla media dei privati, ma in realtà esistono tantissimi casi dove questa regola viene invertita: nella Pubblica Amministrazione, infatti, la retribuzione dipende dall’Area e dalla Fascia. Per fare un esempio concreto, il personale scolastico, gli infermieri e i vigili del fuoco non percepiscono stipendi poi così alti. 

In conclusione, meglio essere dipendenti pubblici o privati? Dipende dalle proprie aspettative, anche per via di un motivo: nel settore pubblico è molto complesso fare carriera, mentre risulta più semplice nelle aziende. Inoltre, da dipendenti pubblici c'è il rischio di perdere le motivazioni, dato che il lavoro resterà sostanzialmente lo stesso, anche a distanza di anni.

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