E-commerce, abbigliamento e scarpe tra i settori in crescita

E-commerce, abbigliamento e scarpe tra i settori in crescita
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Gli italiani acquistano sempre di più, e sempre più spesso, online, con una spiccata tendenza ad utilizzare lo smartphone come device per effettuare i propri acquisti. Sono numerosi gli studi di settore che confermano come lo shopping è sempre più ‘smart’ e digital, forte di una crescita che ne fa ormai un autorevole concorrente dei canali di vendita fisici, specie quelli al dettaglio.

I dati dell’Osservatorio Netcomm

L’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano ha presentato, in occasione dell’ultimo Netcomm Forum tenutosi il 3 e 4 maggio scorso, i dati relativi all’andamento del settore e-commerce in Italia nel 2021.

Il comparto abbigliamento (moda e accessori), uno dei settori più maturi all’interno dell’orizzonte B2C (Business to Client), ha fatto registrare una crescita del 10%, un dato positivo ma inferiore a quello del 2020 (il primo anno fortemente condizionato dall’emergenza pandemica). 

Nonostante lo scorso anno sia stato contraddistinto da un generale allentamento delle misure di contenimento del contagio, la tendenza ad acquistare online è rimasta una delle maggiori abitudini dei consumatori; in generale, infatti, il volume dello shopping online nel 2020 è aumentato del 14%, raggiungendo un valore complessivo di 45,9 miliardi di euro, secondo le stime dell’Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano. Le altre categorie maggiormente interessate dallo shopping online sono, secondo i dati raccolti da Idealo a inizio anno, l’elettronica (47%) e il materiale per lo Sport e l’attività outdoor (11%).

Altro aspetto significativo è rappresentato dalle modalità di acquisto; così come l’anno precedente, oltre la metà delle transazioni online (55%) del 2021 è stata completata mediante l’utilizzo di un dispositivo mobile.

Roberto Liscia, presidente di Netcomm, ha sottolineato come “siamo in un momento decisivo per la trasformazione dei modelli di business delle aziende, chiamate a rispondere in modo rapido alle nuove esigenze dei consumatori, ormai non più disposti a tornare indietro. Anzi, sempre più alla ricerca di un’esperienza d’acquisto su misura. A tal proposito, è necessario aggiornare i termini della filiera: al centro va posto l’individuo e non più il consumatore”.

I fattori di crescita dell’e-commerce del settore abbigliamento

I motivi alla base della crescita dello shopping online in settori quali abbigliamento e scarpe sono molteplici; uno di questi è l’ampia possibilità di scelta. Online è possibile, ad oggi, trovare prodotti adatti ad un target estremamente vasto, dai capi economici della fast-fashion agli articoli di alta sartoria, spesso anche ordinabili su misura, con la possibilità di scegliere i tessuti e la foggia dei vari elementi. 

Discorso analogo può essere fatto per le scarpe; gli e-commerce di settore propongono un’offerta merceologica estremamente variegata, che spazia dai modelli più classici ed eleganti fino alle proposte più sportive. Spesso, inoltre, si tratta di shop online ‘specializzati’ come, ad esempio, www.urbanjunglestore.com, un punto di riferimento per gli amanti delle sneaker in stile streetwear e dell’abbigliamento ‘urban’ e informale.

Altro punto forte dello shopping online è la possibilità di effettuare l’acquisto in qualsiasi momento del giorno o di verificare comodamente, senza andare in negozio, la disponibilità di un determinato articolo. Inoltre, molti e-commerce e negozi digitali hanno intrapreso iniziative specifiche per colmare il gap con l’esperienza d’acquisto diretta, che consente di provare il capo o la scarpa in prima persona. Quasi tutti gli shop online di settore, infatti, offrono servizi di reso o sostituzione gratuiti gestiti in maniera autonoma, senza costi aggiuntivi per l’utente. A ciò si aggiunge anche la privacy dell’acquisto, una prerogativa molto apprezzata da chi non vuole sentirsi condizionato dal parere altrui e vuole assecondare liberamente i propri gusti e preferenze in fatto di moda. Ultimo, ma non ultimo, il fattore prezzo: l’utente medio spesso sfrutta i canali di vendita online per paragonare i prezzi e scegliere l’opzione più vantaggiosa.

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