Firma elettronica e smart working: novità in arrivo
Chi pensava che lo smart working fosse una meteora nel mondo del lavoro, destinata a rientrare nei ranghi non appena l’emergenza pandemica fosse stata superata, dovrà quantomeno rivedere le tempistiche delle proprie previsioni. Attualmente, infatti, non solo lo smart working sembra ben lungi dal dover affrontare un periodo di riflusso, ma – al contrario – sono anche previste delle novità destinate a consolidarne il ruolo sul mercato del lavoro globale.
D’altro canto, il Covid-19 è ancora lontano dall’essere sconfitto, dunque soluzioni profilattiche, che espongano il meno possibile i lavoratori al rischio di contagi, sono ancora necessarie. E lo smart working, va da sé, è tra le soluzioni più efficaci e “protettive”, giacché è in grado di limitare al minimo gli spostamenti di milioni di lavoratori, sottoponendo il virus a una sorta di “confinamento” che ne depotenzia le possibilità di contagio.
Lo hanno capito bene in Gran Bretagna, dove la rapida diffusione della variante Omicron (della quale non si conosce ancora nel dettaglio la pericolosità) ha indotto il governo presieduto da Boris Johnson a ripristinare lo smart working per la maggior parte delle attività che possono usufruirne, a partire da quelle concernenti la Pubblica Amministrazione. Un provvedimento che solo un paio di settimane fa appariva improbabile e che invece oggi si rende necessario per arginare la quarta ondata pandemica.
In Italia, grazie a una maggiore copertura vaccinale, i dati sul contagio non sono altrettanto drammatici, soprattutto se comparati con il Nordeuropa (non solo Gran Bretagna, ma anche Germania, Danimarca e Polonia). Nonostante ciò, il governo ha deciso di giocare d’anticipo, raggiungendo un accordo con il settore privato inerente il protocollo che dovrà regolare lo smart working per i lavoratori impegnati in tale settore. Un conseguimento apparentemente minore, che tuttavia, rappresenta una tutela importante per una forza lavoro ormai quantificabile in diversi milioni.
In questo quadro generale, si rende ancora più necessaria la presenza di strumenti che supportino le attività lavorative da remoto. Aziende come Yousign (tra i leader in Europa nel campo della Firma elettronica e affini) sono allertate: i loro software, le loro applicazioni e i loro strumenti gestionali giocheranno un ruolo sempre più decisivo nella transizione dal lavoro “tradizionale” alla sua versione smart.