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Gadget aziendali: le regole per non sbagliare quando li si sceglie

Gadget aziendali: le regole per non sbagliare quando li si sceglie
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I gadget aziendali rappresentano un asset importantissimo per le imprese che vogliono farsi ricordare e scegliere. Se, fino a qualche anno fa, la tendenza era chiara e vedeva in primo piano un approccio all’insegna della quantità, mettendo in secondo piano la qualità, oggi le cose sono molto diverse.

Le aziende non propongono i gadget “tanto per” dato che lo fanno anche i concorrenti. Conoscono bene la loro importanza dal punto di vista della brand awareness e non solo, motivo per cui si impegnano nel scegliere le soluzioni migliori.

Per farlo, è necessario essere consapevoli dell’esistenza di alcuni errori che è meglio evitare. Quali sono? Seguimi nelle prossime righe per scoprirli!

Bassa qualità delle materie prime

I gadget aziendali sono spesso realizzati con lo scopo di dare vita a prodotti destinati a durare anni e anni. Alla luce di ciò, non bisogna assolutamente lesinare sulla qualità delle materie prime.

Se, per esempio, si decide di puntare sui capi di abbigliamento basic, oggi molto di moda, è bene scegliere una maglietta cotone - oggi è possibile ordinarla rapidamente in diversi colori e taglie grazie a siti specializzati come Wordans - mettendo da parte le fibre sintetiche, che hanno anche l’oggettivo contro di una bassa traspirazione.

Logo fai da te

Se in concomitanza con il lancio dei gadget aziendali si decide anche di fare un restyling del logo o di realizzarlo ex novo, è fondamentale evitare l’approccio fai da te.

Solo rivolgendosi a un grafico esperto è infatti possibile dare vita a un logo che sia, come si dice in gergo tecnico, ben leggibile. Cosa significa? Che, anche quando riportato in dimensioni ridotte, evenienza molto frequente quando si ha a che fare con i gadget, deve essere riconoscibile pure nei piccoli dettagli.

Il rischio di procedere senza l’aiuto di un grafico è quindi quello di dare vita a un gadget esteticamente poco gradevole.

Dimenticare l’allineamento con i valori aziendali

Un altro grave errore, purtroppo molto frequente, che le aziende compiono quando hanno a che fare con la scelta dei gadget è mettere in secondo piano i valori della propria realtà.

Nei casi in cui, per esempio, si punta tanto sulla sostenibilità, è un passo falso gravissimo proporre ai propri clienti, prospect e collaboratori dei gadget in plastica.

Ogni scelta aziendale deve, al giorno d’oggi, essere profondamente allineata con i valori che hanno portato alla nascita del progetto e che lo nutrono ogni giorno.

Snobbare le collaborazioni con artisti e influencer

Al giorno d’oggi, va molto di moda, non solo nel fashion, l’approccio basato sulle collaborazioni temporanee tra aziende e artisti o influencer.

Questa scelta può fare la differenza anche quando si parla di qualità dei gadget e di loro potenza dal punto di vista della brand awareness.

Non è quindi assolutamente il caso di snobbare la potenza di queste collaborazioni se si ha intenzione di introdurre i gadget aziendali nella propria strategia.

Ovviamente i creator e gli artisti con i quali si decide di collaborare devono avere una comunicazione e un tone of voice aderenti ai valori dell’azienda.

Non differenziare

Quando si decide di includere i gadget nella propria strategia di promozione aziendale, è essenziale farsi trovare pronti a differenziare.

Si può ordinare la realizzazione di merchandising da distribuire a un evento, così come quella di gadget da usare in occasione di una sessione di team building.

Come in tutti i casi, anche in questi è doveroso ragionare per obiettivi ed è bene, come già detto, differenziare tenendo conto di tale aspetto. Per i gadget destinati ai partecipanti a un evento, è per esempio opportuno puntare sulla praticità. Nel caso del programma di team building, invece, si può dare spazio alla carica emotiva, scegliendo t-shirt o altri capi di abbigliamento con frasi motivazionali.

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