Gatti e allergie: tutte le informazioni più importanti da conoscere

Gatti e allergie: tutte le informazioni più importanti da conoscere
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Pur rappresentando una condizione medica piuttosto comune nel gatto, le allergie vengono spesso sottovalutate, e ciò può influire in modo importante sulla qualità di vita del felino. Si tratta sostanzialmente di una risposta anomala del sistema immunitario, quando entra a contatto con sostanze normalmente innocue, note anche come allergeni. Quando l’organismo rileva questi elementi può sviluppare una reazione eccessiva, che si manifesta attraverso sintomi evidenti, soprattutto a livello cutaneo e gastrointestinale. Di contro, le allergie possono essere provocate anche dall'attacco di alcuni parassiti.

Le allergie da pulci

Le cause più frequenti alla base delle allergie nei gatti rientrano in tre grandi categorie: ambientali, alimentari e parassitarie. La forma più comune è la dermatite allergica da pulci, che si verifica quando il sistema immunitario dell'animale reagisce alla saliva dell'insetto. Questa reazione provoca un prurito del gatto molto intenso, che porta il felino a grattarsi, mordersi o leccarsi in modo compulsivo. In molti casi si possono notare croste, zone con pelo diradato o la comparsa di una forfora scura simile ai granelli di pepe, indicativa della presenza dei parassiti. Anche nei gatti che vivono esclusivamente in casa è possibile riscontrare le infestazioni da pulci: per questa ragione, i trattamenti antiparassitari devono essere applicati tutto l’anno.

Le allergie alimentari

Le allergie alimentari rappresentano un’altra causa spesso responsabile di tali reazioni avverse. Nella maggior parte dei casi, il problema deriva da una risposta immunitaria nei confronti di alcune proteine presenti nella dieta, sia essa a base di carne, pesce o derivati vegetali. I gatti maggiormente colpiti sono quelli con un’età media compresa tra i 4 e i 5 anni. I sintomi associati possono andare dal prurito, dal rossore e dalla perdita di pelo fino ai disturbi gastrointestinali (vomito e diarrea). La diagnosi richiede un percorso preciso, che prevede l’eliminazione progressiva degli alimenti sospetti e l’introduzione di una dieta specifica. Quest'ultima, di solito, viene formulata con le proteine idrolizzate o con gli ingredienti mai somministrati in precedenza. Dopo un periodo di osservazione, che può durare diverse settimane, il veterinario può determinare con certezza la presenza di un’allergia alimentare.

Le allergie ambientali

Le allergie ambientali, dette anche atopie, vengono causate da alcune sostanze presenti nell’ambiente circostante (soprattutto pollini, polvere, muffe o acari). Questi allergeni, inalati o assorbiti attraverso la pelle, provocano sintomi simili a quelli delle altre forme allergiche: ovvero il prurito intenso, l'infiammazione cutanea, la perdita di pelo e le lesioni dovute al grattamento compulsivo. In alcuni casi si possono osservare anche dei sintomi legati alle difficoltà respiratorie, soprattutto nei periodi di maggiore concentrazione dei pollini. Anche per queste forme allergiche la diagnosi richiede un’attenta valutazione clinica, supportata da test specifici. Spesso si procede per esclusione, considerando tutte le possibili cause una alla volta.

L'importanza del veterinario

Il ruolo del veterinario risulta indispensabile per l’identificazione e la gestione delle allergie nei gatti. Non esiste un test singolo in grado di diagnosticare con precisione tutte le forme allergiche: di conseguenza, si rende necessario un approccio metodico comprendente un’anamnesi completa, un esame fisico dettagliato e l’eventuale utilizzo dei test cutanei, oltre alle analisi del sangue.

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