Il tailleur a tinta unita rappresenta una certezza del guardaroba, una base solida su cui costruire un’immagine professionale e curata. Tuttavia, per chi desidera esprimere una personalità più decisa e aggiungere un tocco di ricercatezza al proprio stile, il completo a fantasia offre un mondo di possibilità. Motivi classici provenienti dalla tradizione sartoriale maschile, come il gessato, il Principe di Galles e il pied-de-poule, vengono oggi reinterpretati in chiave femminile, conferendo al tailleur un carattere nuovo e sofisticato. Scegliere un pattern significa comunicare un messaggio preciso, un’attenzione al dettaglio che non passa inosservata. Mentre un tailleur in velluto da donna punta sulla ricchezza della texture per farsi notare, un modello a fantasia gioca con la grafica e l’illusione ottica. Saper abbinare queste fantasie con equilibrio è fondamentale per evitare sovraccarichi visivi e per creare un look armonioso e di grande impatto.
Il gessato: rigore verticale e autorevolezza
Il tessuto gessato, con le sue sottili righe verticali, è da sempre sinonimo di potere ed eleganza nel mondo della finanza e degli affari. La sua natura prettamente formale lo rende perfetto per l’ambiente lavorativo, dove comunica professionalità e autorevolezza. La verticalità delle righe ha inoltre il vantaggio di slanciare otticamente la figura, donando un’immediata sensazione di altezza. Per un abbinamento classico e impeccabile, un tailleur gessato si sposa alla perfezione con una camicia bianca in seta o una blusa in popeline di cotone. Per smorzarne la formalità, invece, si può optare per un dolcevita a costine in un colore a contrasto o per una semplice t-shirt girocollo di alta qualità. Ai piedi, un paio di décolleté o mocassini in pelle mantengono il registro formale, mentre delle sneakers minimaliste possono traghettarlo verso un contesto più casual-chic.
Il Principe di Galles: l’eleganza intellettuale del check
Il Principe di Galles, un disegno a quadri complesso e multi-sfaccettato, possiede un’allure intellettuale e vagamente androgina. La sua trama, solitamente declinata nei toni del grigio, del beige e del marrone, lo rende estremamente versatile e facile da abbinare. Questo pattern si presta a look sofisticati e mai banali. Per un outfit da ufficio, si può accostare a una camicia azzurra, creando un’armonia cromatica classica. Per un tocco più moderno, si può giocare con il colore, abbinandolo a un top in una tonalità accesa come il fucsia, il giallo ocra o il verde bosco, riprendendo magari una delle sfumature presenti nel check. Questo tipo di fantasia funziona molto bene anche separando i due pezzi: la giacca può essere indossata con un jeans scuro, mentre i pantaloni si abbinano splendidamente a un maglione oversize in cashmere.
Il pied-de-poule: il fascino grafico del bianco e nero
Il pied-de-poule (o houndstooth) è forse il più grafico e audace tra i pattern classici. Il suo riconoscibilissimo motivo a “zampa di gallina” in bianco e nero crea un effetto visivo vibrante e di grande carattere. Proprio per la sua forza grafica, richiede abbinamenti più semplici e misurati. L’opzione più sicura ed elegante è quella di accostarlo a capi a tinta unita, lasciando che il tailleur sia l’unico protagonista. Il bianco e il nero sono scelte naturali, ma anche un tocco di colore primario, come il rosso, può creare un contrasto di grande effetto, per esempio attraverso un accessorio come una borsa o un paio di scarpe. È importante fare attenzione alle dimensioni del motivo: un pied-de-poule micro è più discreto e facile da portare, mentre uno macro ha un impatto visivo molto più forte e si adatta a personalità che non temono di osare.