Ludopatia, come affrontare questa dipendenza
Intervista al professor Stefano Pallanti, psichiatra, direttore del Centro di Neuroscienze per la Salute alla Zucchi Wellness Clinic di Monza e dell’Istituto di Neuroscienze di Firenze
Secondo una ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità del 2018, “il 36,4% degli italiani ha giocato d’azzardo almeno una volta nei 12 mesi antecedenti l’intervista. Il gioco d’azzardo nell’ultimo anno ha interessato quasi un uomo su due e una donna su tre”. Ma i casi patologici fortunatamente riguardano meno del 7% dei giocatori, comunque un numero importante, come sottolinea il professor Stefano Pallanti, psichiatra, direttore del Centro di Neuroscienze per la Salute alla Zucchi Wellness Clinic di Monza e dell’Istituto di Neuroscienze di Firenze, che aggiunge: “Il problema è proprio quello di riuscire a distinguere, nel grande numero di persone che giocano saltuariamente, i soggetti a rischio, per prevenire la dipendenza in coloro che altrimenti divengono molto rapidamente dipendenti: in questa ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità si stimano almeno 1 milione e mezzo di persone soltanto in Italia”.
Che cos'è la ludopatia
Che cos'è la ludopatia e quando si definisce una persona ludopatica?
“La ludopatia è un disturbo che rientra nella categoria delle dipendenze comportamentali. Comprende diversi comportamenti, dei quali il primo classificato sino dal 1980 è il gioco d’azzardo patologico al quale si sono via via aggiunti la dipendenza da giochi elettronici (il cosiddetto gaming patologico) e la dipendenza sessuale da internet e da contenuti pornografici. Anche gli acquisti, soprattutto online, che sono in aumento. A questi poi si associa non di rado l’accumulo patologico, in inglese ‘hoarding’. Non si tratta di comportamenti consueti, non è patologico chi gioca una volta ogni tanto: il giocatore patologico non è capace di gestire e controllare l’impulso che porta al comportamento dal quale inizialmente ricava una eccitazione, questo malgrado le conseguenze dannose evidenti. Pur essendo consapevole degli effetti negativi tende quindi a ripeterlo finché non diventa compulsivamente ‘obbligatorio’, ma anche a nasconderlo agli altri, fino a negarlo a se stesso, così prima che se ne possa accorgere i danni sono già gravi”.
All’interno della ludopatia rientra anche il gioco d’azzardo?
“All’interno delle ludopatie rientra il gioco d’azzardo, di cui fa parte in maniera importante anche l’aspetto legato al decision-making economico, l’incapacità di prevedere il vero danno economico di tali comportamenti e l’inopportuna gestione delle perdite, che portano spesso la persona affetta a incrementare ancor di più la quantità di tempo trascorso a giocare con il fine di recuperare i soldi persi”.
Una patologia da non sottovalutate
Quali sono i fattori che possono aumentare la probabilità di diventare giocatori patologici?
“I maschi, i giovani adulti, le persone a basso reddito e quelle non sposate sono a rischio più elevato. Ma anche le due età estreme, l’adolescenza e l’età del pensionamento. Ulteriori fattori di rischio identificati in una serie di studi includono lo stile di vita, i quartieri ad alta deprivazione, la mancanza di istruzione formale e la condizione di disoccupato. Eventi luttuosi, traumi esistenziali ugualmente facilitano tali patologie. Inoltre, molti di questi gruppi ad alto rischio vivono in quartieri con un'alta concentrazione di locali adibiti al gioco d'azzardo. Infatti, è stato dimostrato che anche la vicinanza residenziale alle sale da gioco è associata alla frequenza di gioco patologico. Le persone che giocano d'azzardo in modo compulsivo hanno spesso problemi di abuso di sostanze, disturbi della personalità, depressione o ansia. Il gioco d'azzardo compulsivo può anche essere associato al disturbo bipolare, al disturbo ossessivo-compulsivo (Ocd) o al disturbo da deficit di attenzione/iperattività (Adhd) e spesso ai disturbi del comportamento alimentare”.
Quali sono le conseguenze sulla vita di una persona?
“I giocatori patologici hanno conseguenze dirette sulla salute in senso medico, anche perché si trascurano e hanno più probabilità di cadere in depressione per la bassa autostima, di sviluppare disturbi legati allo stress, di diventare ansiosi, di avere disturbi del sonno, di sviluppare un problema di abuso di sostanze. Sono frequenti anche i comportamenti violenti, nei confronti di chi vorrebbe ostacolare tali deleterie abitudini e anche violenze verso se stessi: infatti, quello dei giocatori patologici è uno dei gruppi di pazienti a più alto rischio suicidario”.
Come affrontare questa dipendenza
Come può essere affrontata e trattata la ludopatia?
“Il trattamento della ludopatia richiede un approccio integrato, che coinvolga anche la rete sociale e i familiari del paziente. Poi va condotta un’intervista motivazionale rinforzando la decisione di cambiare: senza tale decisione le cure sono inefficaci. E una valutazione globale del paziente, sugli aspetti neuro evolutivi e la presenza di disturbi dell’attenzione. Bisogna altresì cercare di definire in che modo le diverse dimensioni dell’esperienza del gioco - bramosia, incapacità di aver presente le conseguenze, difficoltà di inibizione e controllo, instabilità emozionale - agiscano nel determinare la patologia. Perché sulla base di questa valutazione si potrà decidere su quale circuito mirare il trattamento, se quello della gratificazione, del controllo inibitorio o altro. Lo stesso servirà per definire anche come integrare le altre cure farmacologiche e non”.
Quali sono i trattamenti proposti dal Centro di Neuroscienze per la Salute in Zucchi Wellness Clinic?
“Il Centro di Neuroscienze per la Salute propone un trattamento integrato al centro del quale vi è la Stimolazione Magnetica Transcranica (Tms). I primi passi riguardano l’attuazione di un programma che prevede innanzitutto il coinvolgimento dei familiari del paziente e anche il trattamento di eventuali problematiche legate all’alimentazione, di tipo metabolico e infiammatorio. Dopodiché si procede con l’inizio del ciclo di sedute con la Tms, con l’obiettivo di ridurre la bramosia del gioco, di aumentare il controllo e migliorare le capacità di calcolo economico e di razionalizzazione. Così il paziente sperimenterà una relazione che non sia più di obbligo verso la compulsione al gioco ma che lo rende libero di resistere e di recuperare la relazione con se stesso e con gli altri. Al centro del percorso di cura vi è la convinzione che ogni cambiamento nella vita è, in primis, un cambiamento al livello cerebrale”.
Centro di Neuroscienze per la Salute
Il Centro di Neuroscienze per la Salute di Zucchi Wellness Clinic, diretto e coordinato dal professor Stefano Pallanti e referente il dottor Gianluigi Mansi, offre trattamenti per curare le dipendenze e per migliorare le performance sportive. Cure che traducono tutte le ultime evidenze neuroscientifiche in comportamenti terapeutici efficaci e tollerati, convalidati dalla letteratura scientifica internazionale.
L’efficacia delle terapie di Neuromodulazione proposte risiede nella diagnosi di precisione e nella cura olistica personalizzata. La Terapia di Neuromodulazione incrementa la plasticità neuronale ed è in grado di promuovere un riequilibrio dei circuiti cerebrali disfunzionali.
È, inoltre, efficace, di facile applicazione, non invasiva e priva di effetti collaterali, capace di stimolare la neurogenesi, i processi metabolici e di riparazione.
Il centro Neuroscienze per la Salute offre valutazioni diagnostiche per i disturbi legati:
• alle dipendenze da sostanze (nicotina, alcol, cocaina, Thc);
• alle dipendenze comportamentali (gioco d'azzardo, dipendenze da internet, pornografia, disturbi alimentali - binge eating, obesità, tricotillomania);
• ai disturbi Ocd e dello Spettro Ossessivo compulsivo;
• alla depressione resistente.
All’interno del Centro è attivo il servizio di Neuroscienze per lo Sport, per il miglioramento della performance, attraverso valutazione dell’attenzione e apprendimento con integrazione ideo-motoria /sonno, e sicurezza, attraverso la prevenzione e riabilitazione dalle concussioni e altri traumi. Il servizio, inoltre, offre programmi per miglioramento della memoria e dell’attenzione.
La Stimolazione Magnetica Transcranica (rTMS) rientra nelle procedure per la cura di disturbi resistenti ai farmaci o per quelli come le dipendenze, i disturbi alimentari e i disturbi cognitivi che non hanno ancora cure approvate. Non si sostituisce alle altre cure ma ne ottimizza l’efficacia e può facilitare la riduzione dei farmaci. La rTMS è una metodica di stimolazione fisiologica dei neuroni; non invasiva e indolore è in grado di modulare l’attività delle aree del cervello disfunzionali, migliorandone prima la connessione e poi la plasticità. È uno strumento in grado di emettere brevi impulsi magnetici sulla testa per restituite al paziente la capacità di decidere, libero dalla patologia.
Per informazioni e prenotazioni chiamare il numero 0398383800 dal lunedì al venerdì dalle ore 08:00 alle ore 19:30.
Zucchi Wellness Clinic, ambulatori polispecialistici per la salute di tutta la famiglia
Zucchi Wellness Clinic è la struttura degli Istituti Clinici Zucchi che ospita ambulatori polispecialistici con servizi dedicati a tutta la famiglia, grazie all’utilizzo di apparecchiature di ultima generazione.
La sede, sita in via Appiani 17, offre una vera e propria esperienza di salute con un focus su diagnosi, cura e prevenzione.
Alla Zucchi Wellness Clinic sono presenti:
• il Centro di riabilitazione con medicina sportiva, dotato di una palestra attrezzata con apparecchiature di ultima generazione come il D-Wall, la Criocamera e la vasca idroterapica;
• uno Studio Professionale di Medicina dello Sport;
• il Centro di Medicina Estetica e Rigenerativa, che offre trattamenti medici mirati a correggere gli inestetismi della pelle e al ringiovanimento di volto e corpo;
• il NeuroSmart Center, dedicato ai disturbi cognitivi e problematiche come difficoltà di apprendimento, di memoria e di orientamento;
• il Centro di Neuroscienze per la Salute, che offre trattamenti per curare le dipendenze e per migliorare le performance sportive;
• l’area di Ginecologia, che si occupa della salute e del benessere della donna in tutte le fasi della sua vita, e che comprende un Centro per la Procreazione medicalmente Assistita di primo livello e di Urologia e Andrologia con tutti i percorsi diagnostico-terapeutici integrati sia nell’ambito della sterilità di coppia;
• l’ambulatorio di Psicologia Clinica e Psichiatria per la cura dei disturbi dell’umore e i disturbi d’ansia;
• gli ambulatori di ortopedia e traumatologia, che comprendono anche il centro della mano sportiva che cura le patologie specifiche del polso e della mano degli sportivi e degli amatoriali;
• gli ambulatori di oculistica, dermatologia, gastroenterologia, geriatria, cardiologia, chirurgia vascolare, ecografia diagnostica, chirurgia generale, nutrizione e terapia del dolore.
Per maggiori informazioni: tel. 0392312521