Caffè

Macchine da caffè: dalla moka alle macchine a uso professionale

Macchine da caffè: dalla moka alle macchine a uso professionale
Pubblicato:
Aggiornato:

Secondo i dati diffusi dall’associazione di categoria SCA Italy, Speciality Coffee Association e riportati in un articolo dell’ANSA dell’aprile 2023, l’Italia è il settimo Paese al mondo per quanto riguarda il consumo di caffè: 5,2 milioni di sacchi annui corrispondenti a circa 95 milioni di tazzine, ovvero 1,6 tazzine per italiano.

In effetti, nel nostro Paese il consumo di questa bevanda è apprezzatissimo, tant’è che essa è considerata parte integrante della nostra cultura gastronomica ed è difficile trovare una famiglia italiana in cui in casa non sia presente una macchina da caffè più o meno tecnologica.

Come viene preparato il caffè?

Tralasciando tutto il periodo precedente, a partire dagli anni Trenta del secolo scorso il caffè inizia a essere preparato con la Moka, una particolare caffettiera inventata dall’inventore italiano Alfonso Bialetti.

Per quanto la moka sia ancora molto utilizzata, è sempre più frequente il ricorso a macchine da caffè automatiche o semiautomatiche. Ne esistono vari modelli diversi fra loro per funzionalità e automatismi e, ovviamente, anche per quanto riguarda i prezzi.

A seconda degli utilizzi, domestici o professionali, lo schema elettrico macchine da caffè può essere più o meno complesso, ma deve comunque essere particolarmente affidabile per garantire un funzionamento corretto della macchina e, conseguentemente, la realizzazione di un prodotto finale che risponda alle aspettative dell’utente.

La preparazione più o meno riuscita di un caffè, infatti, dipende da tanti piccoli fattori come la giusta temperatura della bevanda, il quantitativo giusto di acqua ecc.

La Moka di Bialetti

Sono passati quasi cento anni da quando l’imprenditore Alfonso Bialetti ha ideato la Moka, ma il fascino di questa particolare caffettiera non è mai venuto meno tant’è che figura nella collezione permanente del Triennale Design Museum di Milano e nel Museum of Modern Art di New York (MoMA).

La Moka, realizzata in alluminio, si caratterizza per la sua originale forma ottagonale. La preparazione del caffè è semplice, si riempie la caldaia con acqua, si inserisce il caffè in polvere in un imbuto filtro che viene poi posizionato sopra la caldaia, si avvita la parte superiore, il cosiddetto bricco, e si mette la Moka sul fuoco. Dopo pochi minuti si potrà gustare la bevanda.

Le macchine da caffè per uso domestico: automatiche e manuali

Chi ha una Moka in casa non la getterà forse mai, ma in molte famiglie ormai la si tiene solo come ricordo. In molti casi, infatti la preparazione del caffè viene fatta ricorrendo alle comode macchine per caffè espresso, elettrodomestici che a seconda dei casi possono preparare anche altri tipi di bevanda, come cappuccino, latte macchiato, caffellatte ecc. Si tratta di macchine in cui è presente anche una scheda elettronica che gestisce la maggior parte delle funzioni.

Ne esistono sostanzialmente di due tipi: automatiche e manuali. Quelle automatiche funzionano generalmente inserendo una capsula con il caffè e premendo un tasto a seconda della bevanda desiderata; quelle manuali sono una versione domestica delle macchine da caffè utilizzate dai baristi; c’è quindi una componente manuale che incide sulla qualità della bevanda.

Le macchine da caffè per uso professionale

Sono le macchine utilizzate dai baristi nei bar o nei ristoranti. Ne esistono varie versioni: a cialde, a capsule, manuali o automatiche. A differenza delle macchine per uso domestico sono caratterizzate dalla presenza di una caldaia molto grande che serve a riscaldare e a mantenere la temperatura dell’acqua. Sono strumenti tecnologicamente avanzati dotati di pompa elettrica e manometro. Utilizzate da un professionista garantiscono un prodotto eccellente. Le schede elettroniche che gestiscono queste macchine sono particolarmente sofisticate perché sono molte le funzioni che devono essere gestite con la massima precisione.

Seguici sui nostri canali
Necrologie