Riforma Draghi, punto di svolta e momento opportuno per investire sulle aziende italiane

Riforma Draghi, punto di svolta e momento opportuno per investire sulle aziende italiane
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L’importanza che il nome di Mario Draghi ha da anni a livello europeo si è fatta fin da subito sentire sui mercati italiani e del Vecchio Continente dopo la sua nomina a Presidente del Consiglio, affidatagli qualche mese fa dal Presidente della Repubblica Mattarella.

L’ex Presidente della Banca Centrale Europea ha accettato un incarico per nulla facile, con l’obiettivo di rimettere in carreggiata la sbandante economia italiana e spingere il Paese fuori dalla stagnante crisi causata dai problemi degli ultimi anni.

Effetto Draghi, fiducia e rispetto a livello mondiale

Per oltre vent’anni, il dirigente e banchiere Mario Draghi è stato ritenuto come il miglior economista del Bel Paese. Laureato a Boston al prestigioso MIT, Draghi, durante la sua eminente carriera, ha ricoperto ruoli di massimo livello sia in Italia che all’estero come per esempio quelli di Vicepresidente e Amministratore Delegato di Goldman Sachs, la presidenza del Financial Stability Forum e la carica di Governatore della Banca d’Italia. , L’investitura di Mario Draghi, oggi al diciottesimo posto nella classifica degli uomini più potenti del pianeta, a Presidente del Consiglio ha risollevato la fiducia e il rispetto per l’Italia nel mondo, dando il via a una rapida ripresa dei mercati, grazie soprattutto a una ritrovata immagine di stabilità e all'ottimismo economico che ha spinto il flusso di capitale estero verso la nostra penisola.

Questa euforia, come confermato anche dagli esperti economisti di Morgan Stanley, si presenta con un’ottima opportunità per chi volesse imparare come investire in azioni puntando su aziende e istituzioni finanziarie italiane.

Gli analisti dell’economia italiana suggeriscono di sfruttare questa situazione puntando inizialmente su titoli liquidi, ovvero quelli presenti nell’indice FTSE MIB, poiché saranno le azioni a godere dei maggiori benefici derivanti dalla riduzione dello spread, calo che dovrebbe continuare la sua corsa per il resto dell’anno grazie alle nuove riforme legate allo “sconto Italia” e al Recovery Fund. Le previsioni, infatti, vedono lo spread scendere fino a quota 55 entro la fine del 2022.

Sempre secondo le dichiarazioni rilasciate dal gruppo Equita, i mercati si aspettano che il governo italiano utilizzi rapidamente le risorse messe a disposizione dal Recovery Fund per mettere in moto i settori trainanti dell’economia del nostro Paese, accelerando rapidamente la crescita del PIL. Occhi puntati dunque su tutte le grandi istituzioni finanziarie d’Italia, come Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Stellantis e Mediolanum, aziende che saranno senza ombra di dubbio parte integrante del fervore industriale atteso nei prossimi mesi, grazie alla partecipazione fondamentale delle banche nel finanziamento delle opere edili sia pubbliche che private.

Tanti motivi per puntare sull’Italia

Al primo posto tra i motivi per cui investire in Italia, troviamo la rinnovata fiducia politica: sia a livello europeo che mondiale, la nostra penisola viene nuovamente vista come una democrazia dal governo stabile, capace e in grado di attuare riforme rapide, utili e razionali, immagine che porta gli investitori esteri a rivalutare il Bel Paese e rivisitarne le potenzialità di crescita economica.

Morgan Stanley stima che nel 2022, grazie al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), l’economia italiana crescerà ben del 5,3%. Il gruppo americano basa le proprie previsioni sulle riforme presentate da Mario Draghi e ritiene importante soprattutto quella fiscale dedicata all’eurozona, intervento che migliorerà la sostenibilità della valuta. Inoltre, le riforme daranno luogo a sistemi per la creazione di prestiti congiunti e ai successivi progetti legislativi dedicati a stabilità e crescita. La forza politica e il network di contatti del Presidente del Consiglio Draghi è un bonus dal valore incalcolabile, che aiuterà l’Italia a mantenere una posizione di rilevanza e a spingere le proprie necessità in cima alle agende politiche dell’Unione Europea.

Ottime anche le previsioni per il settore edile italiano, poiché il Governo ha in programma di finanziare centinaia di nuove opere pubbliche, prime tra tutte la costruzione di nuovi edifici scolastici che Draghi vorrebbe vedere affidati ad architetti specializzati, in modo da creare un formato standard che riduca i tempi costruzione.

Il 2022 si propone come uno degli anni più stimolanti e vitali per l’economia italiana, di conseguenza rappresentando il momento perfetto per i nuovi investitori che desiderano aiutare il nostro Paese, iniettando capitali nelle aziende della penisola, nei bond di Stato e nel settore della tecnologia, spinto dai nuovi fondi stanziati per la ricerca, ampliando inoltre la propria competenza in ambito finanziario.

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