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Sigaretta a combustione, sigaretta elettronica e riscaldatore di tabacco: tutte le differenze

Sigaretta a combustione, sigaretta elettronica e riscaldatore di tabacco: tutte le differenze
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Il mercato dei prodotti per fumatori adulti ha raggiunto, negli ultimi anni, una varietà merceologica senza precedenti, in virtù del successo ottenuto da prodotti ‘alternativi’ alle tradizionali sigarette. Si tratta, in particolare, della sigaretta elettronica e dei dispositivi a tabacco scaldato, ormai stabilmente disponibili in commercio da anni. Questi due prodotti sono molto diversi tra loro, in quanto tendono a riprodurre l’esperienza della ‘fumata’ utilizzando processi e tecnologie differenti. Spesso, però, l’utilizzo di definizioni commerciali imprecise o sommarie produce una certa confusione negli utenti e nei consumatori meno esperti, offuscando le sostanziali differenze che contraddistinguono una sigaretta tradizionale da una elettronica o da un riscaldatore di tabacco. Di seguito, cerchiamo di fare chiarezza evidenziando le caratteristiche distintive di ciascun prodotto.

Sigarette a combustione e affini

Derivate da una lunga tradizione di consumo del tabacco essiccato e bruciato, sviluppatasi a livello industriale solo nella seconda metà del 19° secolo, le tradizionali sigarette ‘a combustione’ rappresentano, ad oggi, la fetta più grossa del mercato del fumo. Assieme ai sigari ed altri lavorati affini, consentono di consumare tabacco tramite la combustione dello stesso. Questo processo rilascia la nicotina presente nel tabacco essiccato ma, al contempo, espone il fumatore a sostanze tossiche e cancerogene, oltre a sprigionare un fumo dall’odore acre e penetrante che tende a persistere sugli abiti e annidarsi tra i capelli.

Sigaretta elettronica (e-cig): cos’è e come funziona

In commercio fin dai primi anni Duemila, la sigaretta elettronica (e-cig, abbreviazione di “e-cigarette”) è un dispositivo elettronico di vaporizzazione. I device di questo tipo producono un aerosol contenente nicotina a partire da una soluzione liquida, grazie ad un atomizzatore (detto anche ‘cleromizzatore’) alimentato dalla batteria interna. Il liquido presente nelle e-cig può essere aromatizzato con fragranze e aromi di vario tipo, nonché presentare concentrazioni variabili di nicotina. Il vapore prodotto dall’atomizzatore ha un colore generalmente opaco o biancastro, per via di alcune sostanze presenti nella soluzione (glicerolo o glicole propilenico), che fungono anche da veicolo per le fragranze. Pertanto, pur essendo noto come “sigaretta”, il dispositivo non contiene tabacco.

Scaldatori di tabacco: la nuova frontiera

Pur avendo una storia commerciale che risale alla fine degli anni Ottanta, i dispositivi a tabacco scaldato hanno riscosso un buon successo di pubblico solo di recente. Nell’ultimo decennio si sono gradualmente imposti come una delle principali alternative ai prodotti tradizionali, guadagnando una nicchia di mercato molto simile a quella appannaggio delle e-cig.

I dispositivi scalda tabacco vengono solitamente indicati con le sigle THP (Tobacco Heated Product) e HTP (Heating Tobacco Product), benché non di rado siano impiegate definizioni erronee e fuorvianti quali ‘sigaretta a tabacco scaldato’ o simili.

Dal punto di vista strettamente tecnico, un THP è un dispositivo elettronico alimentato da una batteria interna, che funziona scaldando una miscela di tabacco per produrre un vapore privo di residui solidi. La miscela è confezionata sotto forma di stick monouso, da inserire nell’apposito slot (la camera di riscaldamento); una volta messo in funzione, il riscaldatore sviluppa una temperatura compresa tra i 250° e i 270° circa, sufficiente a sprigionare un vapore di tabacco contenente nicotina, ma lontana dalla soglia di combustione.

Il processo di riscaldamento viene implementato sfruttando tecnologie diverse; una delle più comuni è la Induction Heating Technology, ovvero un sistema di riscaldamento induttivo, come quello impiegato dai dispositivi glo™ HYPER AIR, la nuova generazione di THP sviluppata da BAT Italia. La tecnologia a induzione sfrutta il passaggio della corrente elettrica attraverso una bobina metallica avvolta attorno alla camera di riscaldamento, così da creare un leggero campo magnetico che scalda la miscela di tabacco. Molto comuni sono anche i THP a riscaldamento resistivo; l’elemento riscaldante, in tal caso, è costituito da un resistore (una componente fatta di materiale conduttore) che scalda lo stick per contatto diretto.

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