Tariffe energetiche e fine del mercato tutelato: facciamo il punto

Tariffe energetiche e fine del mercato tutelato: facciamo il punto
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Il 2022 è stato uno degli anni più turbolenti di sempre per quanto riguarda le forniture energetiche. La situazione instabile del mercato ha causato un forte aumento dei prezzi nel corso di tutto l’anno. Nel complesso, nel mercato tutelato, una famiglia media negli ultimi 12 mesi ha speso il 65% in più rispetto al periodo precedente: parliamo di una cifra totale di oltre 3.500 euro per le bollette di luce e gas.Per capire meglio la questione, bisogna sapere cosa si intende con mercato tutelato dell’energia e quali sono le differenze con il mercato libero. Il mercato tutelato, o servizio di maggior tutela, è un sistema di distribuzione di luce e gas controllato dallo Stato, nel quale non vi è concorrenza tra fornitori e i prezzi sono definiti dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), con aggiornamenti trimestrali per l’elettricità e, da ottobre 2022, mensili per il gas. Sul mercato libero, al posto del monopolio statale, vi è invece libera concorrenza tra imprese private, che applicano prezzi e condizioni contrattuali competitivi e che gli utenti possono confrontare e scegliere liberamente. In Lombardia, secondo gli ultimi dati ARERA, a circa il 66% dei clienti domestici viene erogata energia elettrica nel mercato libero, e la medesima percentuale si applica anche nel caso del gas.

I più recenti aggiornamenti tariffari del mercato tutelato segnano una diminuzione del 20% per l’elettricità (da 0,66 €/kWh a 0,53 €/kWh) ma un sensibile aumento per il gas, che cresce del 23% proprio nel periodo dell’anno in cui i consumi di gas sono maggiori.

Una data importante da tenere a mente è quella del 10 gennaio 2024: salvo ulteriori proroghe, quel giorno il regime di maggior tutela verrà ufficialmente soppresso per tutti i clienti domestici. Chi si dovesse trovare ancora nel mercato tutelato non vedrà interrotte le proprie forniture ma passerà automaticamente al cosiddetto servizio a tutele graduali, cioè la continuità nell’erogazione di gas e luce verrà garantita da uno specifico fornitore in base alla zona.

Visto il momento così delicato, tuttavia, per chi si trova ancora in maggior tutela vale la pena di informarsi subito sul passaggio al mercato libero, per ottenere una tariffa a condizioni più vantaggiose e ridurre l’impatto economico di un 2023 incerto e poco promettente per il settore energetico sulle proprie bollette e dunque sul bilancio familiare. Un passaggio in realtà molto semplice ma che può spaventare, per la difficoltà nel reperire informazioni precise e comprensibili e per la presenza di numerosi fornitori tra cui scegliere.

Per orientarsi tra le offerte energetiche sono disponibili online svariati siti e comparatori, che consentono in un’unica schermata di confrontare i prezzi in base alle proprie necessità di consumo. Uno strumento particolarmente utile che ci sentiamo di segnalare per il risparmio sulle offerte di luce e gas è quello di Switcho: caricando la bolletta, si riceve in automatico l’indicazione dei fornitori più convenienti sulla base del proprio profilo e si evita la parte burocratica che viene gestita dal servizio. Un’opportunità valida anche per chi è già passato al mercato libero: cambiare fornitore può essere vantaggioso anche in quel caso, e se non lo fosse sarà segnalato che la tariffa attualmente attiva è già la migliore.

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