Voucher per le reti a banda larga per famiglie e imprese

Saranno distribuiti da settembre per l’attivazione di un nuovo abbonamento ultraveloce, per il passaggio ad un piano più rapido o in alternativa per l’acquisto di un pc o di un tablet.

Voucher per le reti a banda larga per famiglie e imprese
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Sono in arrivo i voucher per le reti a banda larga destinati a famiglie e imprese. A settembre inizierà la loro distribuzione, ma a cosa serviranno? Per le famiglie saranno un contributo importante per l’attivazione di un nuovo abbonamento a banda ultralarga. Oppure per il passaggio da un piano ADSL o FTTC ad uno più veloce. Non solo: in alternativa a queste due opzioni si potranno usare i voucher per comprare un pc o un tablet. Sono stati definiti anche gli importi: per famiglie con un Isee fino a 20mila euro il voucher avrà un valore di 500 euro. Mentre per nuclei con Isee superiore l’importo scenderà a 200 euro.

Voucher per le reti a banda larga per imprese e scuole

Complessivamente per famiglie e imprese le risorse stanziate ammontano a 1.146 milioni di euro. C’è spazio dunque anche per i datori di lavoro: per chi effettuerà abbonamenti con velocità a partire da 30 Mbps è previsto un voucher di 500 euro. Le aziende che sottoscriveranno abbonamenti a banda ultralarga FTTH con velocità fino a 1 Gbps potranno beneficiare di un “buono” di 2mila euro. Attualmente Vodafone raggiunge con la sua rete a banda ultralarga 1,8 milioni di clienti e oltre 3 milioni sulla rete fissa. Le offerte Vodafone Fibra disponibili online includono piani di abbonamento differenziati, in grado di offrire servizi in linea con le diverse necessità.

L’intervento nelle scuole vale 400 milioni di euro

E poi ci sono le scuole, per cui i bandi saranno pubblicati a partire dal mese di giugno, in modo tale da far iniziare i lavori a settembre. E di conseguenza permettendone la conclusione entro il 2022 in tutta la penisola. Saranno loro a ricevere dunque i primi frutti di questo sostanzioso intervento. Dunque, sono 400 i milioni di euro destinati alle scuole, per un piano pensato per collegare oltre l’80% degli istituti scolastici alla rete a banda ultralarga FTTH (velocità fino a 1 Gbps). Inoltre saranno garantiti cinque anni di abbonamento gratuito. Tutto ciò è necessario per avere accesso ad un sistema di connettività veloce e sicuro, utile per realizzare indispensabili programmi di teledidattica.

Il Coronavirus e la necessità di connessioni stabili e veloci

A sbloccare la situazione è stato il Comitato per la Banda Ultralarga, il cosiddetto Cobul. Il Ministro dell’Innovazione Paola Pisano, quello dell’Istruzione Lucia Azzolina e la sottosegretaria del MISE (Ministero dello Sviluppo) Mirella Liuzzi, hanno così definito di criteri di ripartizione delle risorse comunitarie per incentivare l’utilizzo di reti a banda ultralarga. In sostanza si è stabilito come dividere i 1.546 milioni di euro disponibili, destinandoli a scuole, a 2,2 milioni di famiglie e a 450mila imprese. L’obiettivo dichiarato è mandare in pensione le connessioni in rame, passando appunto a quelle a banda larga o ancora meglio ultralarga. Impossibile negare che l’emergenza Coronavirus abbia reso ancor più evidente la necessità di dotarsi di connessioni veloci e stabili, per studiare, lavorare ma anche semplicemente dal punto di vista sociale.

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