A sostegno delle donne iraniane

Al Valentini un taglio di capelli collettivo a sostegno delle donne iraniane

L’iniziativa pensata dagli studenti e dai docenti del liceo artistico monzese è avvenuta nel cortile della scuola. In centinaia a partecipare

Al Valentini un taglio di capelli collettivo a sostegno delle donne iraniane

La storia di Mahsa Amini, la giovane donna di 22 anni del Kurdistan iraniano morta il 16 settembre in carcere a Teheran dopo essere stata arrestata perché il suo velo non copriva integralmente i suoi capelli, ha fatto il giro del mondo. Il tragico episodio che ha indignato l’opinione pubblica locale e internazionale, ha dato vita a proteste contro il regime, condotte in particolar modo da donne iraniane che tagliandosi i capelli davanti alla polizia hanno voluto dar voce a quei diritti che vedono calpestati ogni giorno.

«Libere di darci un taglio»: una ciocca per le donne iraniane

Un movimento a cui anche il liceo artistico Nanni Valentini ha deciso di unirsi in segno di solidarietà e vicinanza alle donne iraniane. «Libere di darci un taglio» è l’iniziativa pensata da un gruppo di giovani alunne con il sostegno delle docenti Maria Grazia GuerrisiFrancesca SalaminoMonica Ciriello e Laura Riva, che negli intervalli di ieri e oggi hanno organizzato nel cortile della scuola un taglio di capelli collettivo. «Sappiamo che con questo piccolo gesto non risolveremo un problema così grande, ma vogliamo raccontare quello che sta accadendo. È un modo per parlare del problema ed essere più consapevoli dei nostri diritti», hanno spiegato.

Una grande partecipazione

Sono stati in centinaia tra studenti, studentesse, docenti e personale scolastico a mettere la propria ciocca in una delle due teche costruite per l’occasione dal professor Makio Manzoni, che nei prossimi giorni verranno lasciate all’ingresso affinché anche altri possano fare la propria parte. A dare l’esempio, anche la preside Elisabetta Biraghi. «La loro azione è servita anche a rendere la scuola parte integrante di ciò che sta accendo, lasciando sempre spalancata una finestra sul mondo. Questo vuol dire crescere cittadini consapevoli».