Dal primo settembre

Besana, in pensione due colonne del Comprensivo

La maestra Paola Valsecchi e la professoressa Daniela Ferrari si godranno il meritato riposo

Besana, in pensione due colonne del Comprensivo
Pubblicato:
Aggiornato:

Due storiche insegnanti del Comprensivo di Besana in Brianza sono pronte per la pensione.

Insegnanti e vicepresidi

«Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l’amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra».
Cita Primo Levi la maestra Paola Valsecchi per spiegare il motore di ogni sua giornata da più di quarant’anni a questa parte: la passione per l’insegnamento.
Dal primo settembre si potrà godere la pensione; lo stesso farà la professoressa Daniela Ferrari: caratteri diversi i loro, ma capaci - tipico delle donne intelligenti - di compensarsi alla perfezione. Da un quarto di secolo dietro la cattedra della primaria «Don Gnocchi» di via Beato Angelico Valsecchi; da trent’anni docente di Inglese della vicina secondaria di primo grado Ferrari, ambedue hanno svolto anche il ruolo di vicepresidi del Comprensivo «Giovanni XXIII» al fianco della dirigente scolastica Elisabetta Biraghi e ora del suo successore Alessandra Ansaldi. Ad unirle è stato il progetto in Galles: quindici anni - interrotti dall’emergenza sanitaria - durante i quali gli studenti dalla quinta elementare alla terza media partivano per trascorrere una settimana di studio e formazione personale nel Regno Unito. Oltre all’importante lavoro svolto per tenere uniti i due ordini di scuola, così da rendere il passaggio da uno all’altro il più «morbido» possibile per i giovani allievi.

«E’ la vita che ci ha portato a fare questo lavoro...»

E pensare che nessuna delle due è cresciuta sognando di divenire insegnante. «E’ la vita che ci ha portato a fare questo lavoro...», garantiscono. E la vita ci aveva visto bene.
«Siamo contente di quanto fatto, nessun rimpianto - garantiscono - I ragazzi chiedono molto ma allo stesso tempo danno molto. Ci mancheranno».
A partire dal quel discolo che dopo aver fatto tribolare la maestra Valsecchi per tutto l’anno, l’ha abbracciata affettuosamente durante la pizzata di fine anno.
«Sentiremo la mancanza anche dei colleghi con i quali abbiamo condiviso momenti belli e meno, dall’ordinaria amministrazione all’emergenza Covid».
Già, l’emergenza Covid, brutta bestia. Da una parte la necessità di riorganizzare l’intero impianto scolastico fin dalle fondamenta - «abbiamo trascorso giorni e giorni solo per studiare le vie d’accesso alle aule» -, senza rinunciare ai progetti significativi; dall’altra il bisogno dei ragazzi di essere supportati dopo il lockdown.
«Stare lontani per loro è una sofferenza, perché la relazione è fondamentale per l’apprendimento - hanno concluso le docenti - Sono rientrati a scuola più fragili di prima, per questo è stato importante introdurre la figura dello psicologo a scuola per la secondaria di primo grado».
E a settembre che farete?
«Sento il bisogno di staccare almeno un anno », ha risposto Ferrari. «Anch’io, per godere di quel tempo libero che mi è mancato in tutti questi anni», ha concordato Valsecchi. E se dovessero mai annoiarsi, le porte del Comprensivo resteranno sempre aperte per loro.

Seguici sui nostri canali
Necrologie