In pensione

Dopo 40 anni di servizio, la scuola San Pietro Martire saluta la maestra Rosy

Una vera e propria istituzione tra le docenti dell'infanzia.

Dopo 40 anni di servizio, la scuola San Pietro Martire saluta la maestra Rosy
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La maestra Rosaria Mauri, per tutti Rosy, va in pensione dopo 40 anni di servizio nella scuola dell'infanzia San Pietro Martire.

Una vita nella classe delle Coccinelle

Aveva iniziato ad insegnare nel 1982, finite le scuole ed ora, a 40 anni di distanza, ha deciso di andare in pensione. Giovedì  è stato infatti il suo ultimo giorno. Nel mezzo generazioni di bambini e bambine curate nella sezione dapprima chiamata Disco Rosso e poi divenuta Coccinelle alla scuola dell'infanzia San Pietro Martire al confine tra Meda e Seveso.

"Nel 1982 avevo iniziato come 'jolly', poi, nell'ottobre 1984, sono stata assunta ricevendo la guida della sezione allora Disco Rosso poi diventata Coccinelle - spiega - Sono passate tante generazioni, mi è capitato di avere figli di miei ex alunni. I bambini mi hanno aiutata a crescere e ricordo con il cuore le esperienze vissute con loro. La strada dell'insegnamento è stata un dono, mi ha arricchito profondamente. Mi mancheranno i loro sorrisi e i loro saluti, ma anche il rapporto con le colleghe oltre che con i nonni e i genitori degli alunni".

Una lunga strada: "La scuola mi è entrata nel cuore"

Una strada lunga quella della maestra Rosy:

"Quando avevo iniziato c'erano le suore, poi si sono susseguiti varie coordinatrici e coordinatori e anche tante colleghe. Tutti hanno fatto fronte alle necessità con grande competenza, aiutando noi insegnanti e i bambini - racconta - Abbiamo cercato di trasmettere agli alunni i giusti valori, senza mai trascurare amore ed educazione. Sono fiera di aver fatto parte di questa scuola, per me speciale perché nel quartiere in cui ho sempre vissuto. Il fatto di essere cresciuta qui è un segnale, questa scuola mi è entrata nel cuore".

Non sono mancati momenti di difficoltà:

"Soprattutto nel periodo del Covid. Con il passare degli anni ho potuto notare tanti cambiamenti, dal modo di insegnare al numero dei bambini. Quando avevo iniziato c'erano stati anni in cui avevo 36 alunni ed ero l'unica docente".

Ora la pensione

Ora che è arrivata la pensione cosa succederà?

"Innanzitutto, proprio per il fatto che vivo a San Pietro, ho fatto sapere che coglierò l'occasione per tornare a salutare le colleghe e i bambini appena potrò. Non si libereranno facilmente di me - scherza - Poi avrò modo di dedicarmi alla famiglia, ma anche coltivare qualche passione. Mi piace molto dipingere su ceramica oppure potrò fare qualche viaggio". Infine un messaggio per i suoi alunni: "Spero possano crescere bene, con tanta voglia di imparare, di giocare e di avere compagni con cui andare d'accordo. La scuola deve essere esempio di generosità e altruismo, non deve solo insegnare cose nuove".

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