Due classi in meno al comprensivo: dirigente e sindaco «alzano la voce»
C’è preoccupazione dopo i possibili tagli annunciati dal Ministero dell’Istruzione.
Il sindaco «alza la voce» e fa sue le richieste della dirigenza scolastica dell’istituto comprensivo cittadino «Gian Domenico Romagnosi» dopo i possibili tagli di classi annunciati nella scuola.
Due classi in meno al comprensivo: dirigente e sindaco «alzano la voce»
Due sono state le lettere inviate nei giorni scorsi a Augusta Celada direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, l’ex Provveditorato agli studi, e a Maria Berardi, a capo dell’Ufficio scolastico territoriale di Monza e Brianza, per esprimere perplessità e criticità di fronte alla prospettiva di ridimensionare il numero di classi.
A far discutere è la scelta di ridurre di uno il numero delle classi sia nel plesso della primaria «Romagnosi» sia alle scuole medie Dante Alighieri. Non c’è ancora nulla di confermato, si tratterebbe infatti solo di un’ipotesi, ma quanto chiesto dal Ministero dell’Istruzione rischierebbe di causare non pochi problemi nella gestione della didattica per il prossimo anno scolastico.
La decisione arriverebbe dopo un’attenta analisi sul numero degli iscritti al prossimo anno. Questo perché una classe può arrivare fino a 27 componenti se nessuno di questi è portatore di handicap.
Scuola e sindaco scrivono all'Ufficio regionale
Due sezioni rischierebbero quindi di essere soppresse, ma non è ancora detta l’ultima parola. La dirigente del comprensivo e il sindaco Luca Veggian hanno scritto all’Ufficio regionale, quello che prima era conosciuto con il nome di provveditorato, per cercare di mutare quest’ultima decisione.
«Si chiede cortesemente di accogliere la richiesta di concedere sei classi prime presso la scuola primaria e sette classi prime presso la scuola secondaria di primo grado» si legge nella lettera inviata dal primo cittadino in sostegno a quella precedentemente inviata dal dirigente scolastico. Alle classi prime della scuola primaria si sono infatti iscritti 111 alunni, di cui 7 con disabilità. Analoga situazione per le scuole medie dove gli iscritti sono 129 di cui 9 con disabilità, tra cui 5 con disabilità grave. La richiesta rimane quindi quella di lasciare le cose invariate, con le sei classi per la primaria e le sette per la secondaria di primo grado.
«L’Amministrazione comunale ribadisce l’importanza della richiesta del dirigente scolastico in quanto le iscrizioni vengono spesso effettuate con notevole ritardo e negli ultimi anni il numero degli utenti disabili che necessitano di essere inseriti in classi non particolarmente affollate, è aumentato in maniera significativa», ha continuato il primo cittadino Luca Veggian.
Sullo sfondo della richiesta di non ridurre il numero delle sezioni anche la situazione imposta dall’emergenza coronavirus, che in questo periodo ha stravolto le nostre vite: «Si evidenzia - puntualizza Veggian - che la situazione pandemica, non ancora completamente superata, aggrava la gestione degli spazi e delle attività didattiche e che occorre quindi tenere in considerazione tutti i fattori finalizzati a determinare le condizioni di sicurezza e di benessere per gli studenti» ha concluso nella missiva il sindaco.