I nidi dall'1 settembre, tutti gli altri dal 14
La Regione fa chiarezza su competenze e date di partenza
"Con l'Ordinanza del presidente della Regione Lombardia del 6 agosto, si stabilisce che le attività dei servizi educativi (0-3 anni), per la prima infanzia possano riprendere a partire dall'1 settembre 2020, lasciando facoltà ai soggetti gestori (pubblici e privati) di individuare altra differente data di effettiva riapertura del servizio, in relazione alle esigenze manifestate dalle famiglie. Il segmento 3-6 è invece di competenza statale per cui il Ministero dell'istruzione ha emanato una specifica ordinanza che ha previsto la data del 14 settembre 2020 per l'inizio delle lezioni".
E' il testo di una Nota della Regione Lombardia in risposta alla richiesta di consentire un anticipo al 7 settembre dell'inizio attività delle strutture che offrono i servizi per l'infanzia.
La partenza dall'1 settembre dei nidi
La richiesta, firmata dagli assessori con delega all'Educazione di alcuni grandi Comuni lombardi insieme ai rappresentanti delle scuole private, è contenuta in una lettera inviata ieri, venerdì, al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
"Più precisamente - prosegue la nota - l'Ordinanza del Ministro dell'Istruzione sul calendario scolastico 2020/2021 deriva da un decreto legge che autorizza il Ministro dell'Istruzione alla definizione della data di inizio delle lezioni per l'anno scolastico 2020/2021, d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni e che sostanzialmente ne limita l'autonomia a tutte le altre determinazioni sul calendario scolastico. In sostanza, per l'anno scolastico 2020/2021 l'ordinanza ministeriale deroga anche l'attribuzione dell'ordinaria competenza delle Regioni in merito alla definizione del calendario scolastico. A fronte di questo accentramento statale anche di competenze regionali nella gestione dell'emergenza Covid la Delibera di Giunta con cui era stata disposta una diversa data di inizio della Scuola dell'infanzia risulta cedevole rispetto all'ordinanza ministeriale".
La Nota della Regione Lombardia chiarisce che "le giuste richieste di flessibilità per garantire un ordinato avvio dell'anno scolastico e formativo nel migliore rispetto delle esigenze delle famiglie e degli operatori devono essere indirizzate al Ministero dell'Istruzione. Regione Lombardia continuerà a fare la sua parte nei diversi tavoli Interistituzionali in cui continuerà ad avanzare richieste e proposte".