I presidi contro l'ingresso a scuola dopo le 9
Vertice lunedì in Provincia. Allo stato attuale il sistema "regge" e c'è timore che gli equilibri possano saltare
I dirigenti scolastici della Provincia di Monza e Brianza dicono "no" all'ipotesi di far entrare gli alunni a scuola dopo le 9
Il veto dei presidi sull'ingresso posticipato a scuola
Si è svolto lunedì pomeriggio un incontro (in videoconferenza) convocato dalla Provincia MB con i dirigenti scolastici per un confronto sulle nuove disposizioni contenute nel Dpcm del 18 ottobre, in particolare in relazione al comma 6 dell’articolo 1 in cui si specifica che “le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattiche incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9”.
Presenti nella sede provinciale il presidente Luca Santambrogio, il consigliere delegato Fabio Meroni e i direttori della Provincia Erminia Zoppè ed Antonio Infosini e la dirigente dell’ufficio Scolastico territoriale Laura Patella. Collegato anche il Direttore dell’Agenzia per il Trasporto Pubblico Locale del Bacino della Città Metropolitana di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia Luca Tosi.
Il confronto sui contenuti del nuovo Dpcm ha permesso di fare insieme ai dirigenti scolastici un bilancio delle prime settimane di apertura delle scuole, per testare la validità del piano degli scaglionamenti degli ingressi e dell’attuazione della didattica mista ( presenza in aula e DAD) condiviso in vista dell’inizio dell’anno scolastico.
Monza e Brianza è stata l’unica Provincia a costruire un Atlante, grazie alla collaborazione con i dirigenti scolastici, con tutte le informazioni sui flussi di spostamento degli studenti verso le scuole MB, partendo dai Comuni di origine, da consegnare all’Agenzia per la rimodulazione dei servizi organizzati nel territorio per fare fronte alle necessità della popolazione studentesca.
“Il sistema tiene ed è abbastanza in equilibrio - ha rimarcato Santambrogio - Non sono stati segnalati casi particolari di sovraffollamento dei mezzi pubblici che, a parte qualche criticità già segnalata all’Agenzia, permettono di mantenere una capienza intorno all’80%. I casi positivi rilevati sono contenuti. Le difficoltà ci sono, ma tutti i dirigenti scolastici, compresa la dirigente dell’UTS Monza e Brianza, sono concordi che applicare adesso delle modifiche all’orario di ingresso comporterebbe una riorganizzazione complessiva di tutti i servizi, compreso il riscaldamento. Accettare le disposizioni inserite nel nuovo Dpcm, per la Brianza, significherebbe ripartire da capo e riaffrontare nuovamente le stesse identiche criticità che abbiamo risolto orientando i dirigenti verso la didattica mista analizzando i flussi reali di spostamento che hanno contribuito alla programmazione del servizio dell’Agenzia. Noi continuiamo la strada che abbiamo avviato insieme, continuando a collaborare e pronti ad inserire dei cambiamenti quando e se la situazione oggettiva lo richiederà.”
Ad ulteriore tutela delle norme anticovid, la Polizia provinciale, come concordato con la Questura, ha avviato dallo scorso lunedì 12 ottobre i servizi di controllo sul rispetto delle misure di contenimento a contrasto del contagio nelle zone di deflusso in entrata e in uscita da alcune scuole. Dal 12 al 16 ottobre si sono alternati da tre a sei agenti distribuiti su due turni – dalle 7 alle 14 e dalle 11 alle 18 – in servizio presso Istituto Majorana e Versari di Cesano
Maderno. Sono state controllate anche 14 attività commerciali risultate in regola.