Cesano Maderno

Il Comune sigla un'intesa con gli istituti cesanesi per una scuola aperta al territorio e alla comunità

La firma oggi, martedì 21 marzo, alla presenza del sindaco Gianpiero Bocca e dei Dirigenti degli Istituti Comprensivi I Via Duca d’Aosta e II Via Stelvio

Il Comune sigla un'intesa con gli istituti cesanesi per una scuola aperta al territorio e alla comunità
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L'obiettivo è quello di promuovere e sostenere un progetto educativo “globale” finalizzato alla crescita e allo sviluppo della personalità degli alunni, nell’ottica di una scuola nuova, aperta al territorio e alla comunità locale. Da qui la firma di un Protocollo d’Intesa tra il Comune di Cesano Maderno e gli Istituti Comprensivi I Via Duca d’Aosta e II Via Stelvio, firmato oggi dal Sindaco Gianpiero Bocca e dai dirigenti scolastici Paola Ripamonti e Massimo Morselli, nella Sala Giunta di Palazzo Arese Jacini.

Il Comune sigla un'intesa con gli istituti cesanesi per una scuola aperta al territorio e alla comunità

“Il Protocollo firmato - ha dichiarato il Sindaco di Cesano Maderno Gianpiero Bocca - istituzionalizza un percorso avviato con le realtà scolastiche del territorio e punta a rafforzarne i significati e la pianificazione, nonché ad allargare le collaborazioni con enti e associazioni del territorio per una visione condivisa di crescita educativa, formativa e progettuale. Il Comune, con il Protocollo, si impegna inoltre a fornire tutti quei dati utili per consentire un’adeguata definizione del quadro dei bisogni e delle aspettative alle quali le Istituzioni scolastiche dovranno far fronte in termini formativi. Elementi che potranno diventare riferimento indispensabile per l’adeguamento dei piani dell’offerta formativa.

"Vogliamo un coinvolgimento sempre più ampio"

Il Protocollo - ha concluso il Sindaco Gianpiero Bocca - si sviluppa in relazione al “territorio”, inteso sia quale contesto di riferimento e di attuazione ma anche quale risorsa e luogo di educazione alla solidarietà e alla cittadinanza attiva. Vogliamo un coinvolgimento sempre più ampio e propulsivo della nostra comunità prevedendo che al Protocollo possano aderire, in futuro, altri soggetti interessati e coinvolti in questo percorso congiunto”.

Cosa prevede l'intesa

Il Protocollo vuole predisporre le condizioni per la programmazione e la realizzazione di un’offerta formativa funzionale alle esigenze educative e di sviluppo della comunità locale, nonché adottare linee di intervento comuni ed efficaci per la crescita di una “comunità educante” nel rispetto di ruoli, competenze, attribuzioni e responsabilità.

Si punta, inoltre, a rafforzare e curare la comunicazione, la pratica del confronto e del dialogo, sviluppare e potenziare l’autonomia delle Istituzioni scolastiche e l’innovazione didattica, valorizzare e mettere in comune esperienze, competenze, risorse umane, strutturali e finanziarie disponibili sul territorio per un impiego ottimale e qualificato, individuando, infine, obiettivi prioritari condivisi, per superare la frammentazione degli interventi e il rischio di dispersione delle risorse.

Il confronto in primo piano

Al fine di realizzare la programmazione e la qualificazione di un’offerta formativa rispondente alle esigenze del territorio le parti si impegnano ad assumere decisioni scaturite dal confronto reciproco nonché dalla messa in comune di esperienze, competenze e risorse, su forme di potenziamento, integrazione e coordinamento delle diverse offerte formative; supporti per la formazione del personale e centri di risorse per la didattica, sulla base della progettualità culturale e scientifica
espressa dalle scuole.

Verifica degli obiettivi

Per l’attuazione e la verifica del Protocollo d’Intesa è stato istituito un Comitato di Coordinamento, composto dai Dirigenti scolastici di ciascun istituto e dall’Assessora all’Istruzione che avrà anche il compito analizzare ed individuare i bisogni formativi e monitorare lo sviluppo dei progetti relativi agli obiettivi culturali.

"Un laboratorio permanente di idee"

“Si tratta di un vero e proprio laboratorio permanente dove incrociare idee, progettualità convergenti, risorse finanziarie e istanze primarie provenienti dal territorio e dal mondo scolastico cittadino - ha detto l’Assessora all’Istruzione, Sport, Partecipazione e Cittadinanza attiva Rosanna Arnaboldi -. L’Amministrazione comunale guarda alla scuola quale luogo fondamentale di promozione delle competenze e dei valori fondamentali per accrescere il senso civico e la comunità, riconoscendone il ruolo prioritario nella comunità locale”.

Gli obiettivi culturali comuni

Comune e Istituzioni scolastiche, consapevoli del rilevante ruolo svolto dalla scuola nella promozione e trasmissione di valori e principi fondamentali per la crescita e lo sviluppo dell’individuo e del cittadino, individuano alcuni obiettivi culturali comuni, con impegno di elaborare specifici interventi e progetti che potranno essere inseriti nel Piano annuale
dell’offerta formativa, tra cui:
- Educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità;
- Valorizzazione, conoscenza e fruizione degli istituti e dei beni culturali del territorio;
- Promozione della continuità tra le istituzioni scolastiche e tra queste e il territorio;
- Educazione alla sostenibilità ambientale: gestione rifiuti, risparmio energetico, mobilità
sostenibile;
- Educazione a sani stili di vita;
- Educazione all’interculturalità e integrazione dei cittadini stranieri;
- Educazione ai nuovi linguaggi, le tecnologie dell’informazione e il loro utilizzo consapevole e
sicuro;
- Lotta alle discriminazioni di genere e alla violenza sulle donne.

Già avviati alcuni interventi

Alcuni interventi relativi a questi obiettivi sono già stati avviati: per esempio, nell’ambito dell’educazione a sani stili di vita, l’iniziativa anti-spreco alimentare nelle scuole primarie. Su proposta del Comune, e a seguito di un confronto congiunto tra i due Istituti Comprensivi, è stato infatti deciso di sperimentare la possibilità per gli alunni di consumare a casa la frutta, il pane o altro cibo mono-porzione e a lunga conservazione servito in mensa ma non consumato durante il
pasto (es. budino o altro dessert). La sperimentazione ha l’obiettivo di ridurre lo spreco di cibo e di accrescere la consapevolezza verso il tema del risparmio energetico e della salvaguardia ambientale.
Il periodo di sperimentazione anti-spreco è iniziato nella settimana del 13 marzo scorso e si estenderà fino a mercoledì 5 aprile. Al termine, valutati i risultati, l’iniziativa potrà considerarsi permanente.

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