Carate Brianza

Il liceo Don Gnocchi ha congedato il rettore: «Prendo atto, ma il mio ruolo aveva un senso»

La decisione del Cda della scuola superiore di via Dei Gaggioli: Luca Montecchi lascia dopo quasi dieci anni

Il liceo Don Gnocchi ha congedato il rettore: «Prendo atto, ma il mio ruolo aveva un senso»
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Dopo quasi dieci anni, il liceo Don Gnocchi di Carate Brianza congeda il rettore Luca Montecchi.
L’ultimo giorno da rettore dell’istituto superiore di via Dei Gaggioli, dove era arrivato nel settembre del 2014 è stato il 31 agosto, ma ormai da qualche giorno Montecchi era già a casa sua, a Milano.

Il liceo Don Gnocchi ha congedato il rettore

Per spiegare il suo addio l’ormai ex rettore, classe 1959, non cerca troppi giri di parole: «Non c’è nulla di segreto, l’annuncio a famiglie e docenti è arrivato con una comunicazione del Cda della scuola, che ha preso legittimamente la decisione di sollevarmi da questo incarico».

Spiegazione secca, esauriente, seguita dal classico «ma»:

 «Da un verso la cosa ha una sua logica, dal momento che ho maturato gli anni della pensione. Dall’altro, non è del tutto comprensibile perché il Cda ha deciso di non sostituire la mia figura, ma di immaginare una “governance”, costituita dai cinque presidi. Non commento... Lascio a chi vorrà, fare valutazioni».

«Prendo atto, ma il mio ruolo aveva un senso»

Montecchi rivendica quanto fatto nel suo mandato: «Quando arrivai la scuola era in gravi difficoltà all’interno e dal punto di vista gestionale e finanziario. Franco Viganò aveva avuto il merito di avviare l’istituto e condurlo per 26 anni, ma era un dirigente unico con dei vicepresidi. Io decisi per il ruolo di rettore, non per vanità, ma perché volevo responsabilizzare i vicepresidi “qualificandoli” a presidi». E ancora: «C’erano 530 studenti, non potevo essere solo io a coordinare. Era importante articolare questi collegamenti per favorire il contatto e le conoscenze con gli studenti e le famiglie. Ma erano importanti anche la progettualità e la diversificazione dell’offerta scolastica...».
Un’impostazione che ha portato a un riscontro illustrato con orgoglio dal dirigente: «Questo metodo ci ha dato grandi risultati: oltre 750 studenti e uno scrupoloso controllo dei conti. La situazione finanziaria non solo ha avuto ossigeno, ma addirittura è florida tanto da consentire una nuova sede in via Grossi. Anni fa sarebbe stato un azzardo, oggi no, anche se andrà realizzata con molta attenzione. A fronte di tutto ciò, c’è chi ritiene che una guida collegiale sia una soluzione più giusta...».

E ora cosa farà?

Intanto Montecchi pensa a cosa farà da «grande».

«Ci sarà una consulenza in un’altra scuola, poi ho avuto un incarico come docente in Cattolica nel secondo semestre 2024. E andrò avanti nel progetto degli studenti del quarto anno del liceo che vanno a studiare all’estero. Così come proseguirò la mia attività editoriale: è appena uscito un libro su Maometto e l’Islam. Continuerò nelle opere di traduzione e anche l’impegno nel consiglio direttivo di un’associazione che si occupa della formazione di docenti».

I ricordi

Prima di congedarsi lascia spazio ai ricordi più belli di questi nove anni:

«Non è un ricordo, ma un qualcosa che supera le intenzioni: far crescere il profilo professionale di tutte le persone che lavorano al Don Gnocchi. Ad esempio, la parte segretariale: oggi ogni persona della squadra della segreteria ha competenze e responsabilità specifiche».
E infine l’aspetto più gratificante, quello umano: «E’ stato valorizzato il contatto, il confronto, la conoscenza con tante famiglie. Alcune persone mi hanno voluto confidare tanti aspetti della loro vita privata, non solo come uno sfogo, ma vedendomi come un vero e proprio punto di riferimento, con massima fiducia e riservatezza. Un po’ come si faceva una volta con il parroco, con il maresciallo dei carabinieri, con il farmacista. Facendo crescere tutti, è cresciuto anche il senso della comunità. La scuola così è diventata  luogo di riferimento per eccellenza».

Il profilo in breve

Nato a Milano nel 1959, Luca Montecchi si laurea nel 1985 in Lettere classiche alla Cattolica di Milano con una tesi di ricerca in Letteratura araba. Dal 1990 all'estate 2014 è preside del liceo scientifico e docente di Lettere dell'Istituto Sacro Cuore di Milano. Dal 1992 al 2002 è stato docente di Lingua greca nell'Università Cattolica di Milano, mentre dal 2003 al 2007 è stato incaricato del corso di Antropologia e cultura islamica nella facoltà di Lingue e Letterature straniere moderne dello stesso ateneo. Ha all'attivo opere scientifiche, divulgative e scolastiche nei settore arabistico e islamistico, degli studi latini e, in generale, delle letterature italiana e straniera, specie in lingua inglese. Dal settembre 2014 al 2023 è stato rettore dell'Istituto don Gnocchi di Carate Brianza.

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