Monza

Il Liceo Porta rischia di perdere l’Economico sociale

L’Istituto e la rete nazionale dei Les si oppongono alla scelta del Governo di sostituirlo, dal 2024/25, con l’indirizzo del Made in Italy. La referente Pacchioni denuncia: "Il percorso liceale nuovo sarebbe molto diverso, più tecnico e senza le materie umanistiche"

Il Liceo Porta rischia di perdere l’Economico sociale
Pubblicato:

"Perchè cambiare quando le cose funzionano bene?". Una domanda semplice, chiara, perentoria, che gli insegnanti del Liceo Carlo Porta di Monza stanno rivolgendo al Ministero dell'Istruzione per via di una scelta per loro inspiegabile: la sostituzione dell'indirizzo economico-sociale (in acronimo Les) con il nuovo indirizzo del Made in Italy, pensato durante questo primo anno d’insediamento dal Governo Meloni.

La scelta della soppressione del Liceo economico-sociale in favore del Liceo del Made in Italy è in dirittura d’arrivo. Il 31 maggio il Consiglio dei Ministri ha approvato il Disegno di legge per l’istituzione del Liceo del Made in Italy a partire dall’anno scolastico 2024/2025. Ora si attende solo la conversione in legge tramite voto parlamentare, che potrebbe avvenire, secondo quanto si paventa, già ad agosto.

La scuola ha presentato una mozione contro il passaggio a Liceo del Made in Italy

Ma al Liceo Porta – come per la verità anche agli altri Les lombardi e nazionali – non ci stanno. L’Istituto monzese si è già premunito di presentare una mozione, in data 16 giugno, firmata da 81 insegnanti su 82 (con uno solo astenuto) e dalla preside, in cui si chiede che il Les non venga soppresso, adducendo diverse valide motivazioni.

"Il problema – ci ha spiegato la referente del Liceo economico-sociale del Porta, la professoressa Alessandra Pacchioni – è che il Liceo del Made in Italy sarà molto diverso dal Liceo economico-sociale. Svilupperà altre competenze liceali, più specifiche del settore di imprenditoria e marketing. A livello di didattica ci sarebbe uno spostamento verso il mondo del lavoro. Io insegno economia e diritto – ha proseguito – Noi facciamo economia politica, mentre qui si tratterà più che altro del funzionamento delle aziende, del reperimento di risorse economiche, di aspetti che sono più aderenti all’offerta di un Istituto tecnico, piuttosto che di un Liceo». Poi l’allarme: «Questo indirizzo verrebbe stravolto. Verrebbero tolte le materie umanistiche che insieme a diritto ed economia caratterizzano il Liceo, cioè sociologia, pedagogia e antropologia, a favore di un aumento delle ore di tirocinio da 90 a 120 ore. Sarebbe una scuola del tutto diversa".

Una battaglia di rete, sia lombarda che nazionale

In questa battaglia il Porta non è solo. La rete lombarda dei Les è compatta per chiedere che l’indirizzo non venga soppresso (tra cui il Liceo Parini di Seregno e il Villa Greppi di Monticello), e a livello nazionale la Cabina di regia della rete Les, organo tecnico dello stesso Ministero dell’Istruzione, si sta impegnando a porsi in posizione interlocutoria per cercare di salvarlo.

"Tra i tre indirizzi del nostro Liceo – ha concluso la Pacchioni  – l’Economico sociale è quello che ha il numero più alto di studenti, con ben 4 sezioni. Pur essendo nato solo nel 2010 è sempre stato in continua crescita, attraendo anche tante iscrizioni maschili. Non avrebbe senso liquidare un percorso virtuoso".

Seguici sui nostri canali
Necrologie