Inaugurato l'innovativo laboratorio Steam all'Anna Frank di Meda
Si basa su una nuova modalità di apprendimento, attraverso l'integrazione di più discipline in spazi innovativi dove i ragazzi possono concretizzare le loro idee.
Una nuova modalità di apprendimento, attraverso l'integrazione di più discipline, in spazi innovativi dove i ragazzi possono sviluppare idee confrontandosi tra loro e poi concretizzarle realizzando oggetti. Tutto questo è l'innovativo laboratorio Steam (acronimo di Science Technology Engineering Art Mathematics) inaugurato giovedì 15 luglio 2021 alla scuola secondaria di primo grado Anna Frank di Meda.
Inaugurato il laboratorio Steam
Un vero e proprio fiore all'occhiello dell'Istituto Diaz, che riempie di orgoglio la dirigente scolastica Tiziana Trois. "Ringrazio il collaboratore vicario Stefano Aliprandi, le professoresse Laura Brignetti e Valentina Mangoni che hanno elaborato questo progetto, rispondendo a un avviso pubblico relativo al piano nazionale per l'innovazione digitale e per la realizzazione di ambienti di apprendimento che integrano didattica e tecnologia - ha esordito la preside - Abbiamo ottenuto un finanziamento, ma è stato fondamentale anche il contributo del Comitato genitori, che ha co-finanziato". Un laboratorio che permette di pensare in modo interdisciplinare, integrando varie materie (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Matematica) "che si incontrano per creare. Dopo aver sviluppato le idee con carta e penna e interagendo tra loro, gli studenti passano a realizzare concretamente quanto elaborato dalle loro menti, attraverso la prototipazione", ha aggiunto la preside, per poi concludere con un riferimento al cartone animato Ufo Robot Goldrake e a una frase del grande informatico Steve Jobs, "Stay hungry, stay foolish", ovvero "Siate affamati, siate folli": "In questi spazi i nostri ragazzi si cibano di cibernetica, come Ufo Robot, per essere sempre affamati, come voleva Steve Jobs".
Uno spazio per pensare in modo innovativo e creare
La parola è quindi passata ad Aliprandi, che è entrato nel merito del laboratorio, spiegando che al suo interno gli studenti possono cimentarsi, oltre che con carta e penna, con strumentazioni all'avanguardia, come un microscopio ottico trinoculare, una stampante e uno scanner 3D, uno schermo interattivo e vari software. E anche l'arredamento, con tavoli esagonali in circle time, "rispecchia l'idea di un ambiente di ricerca, sperimentazione, progettazione e creazione adatto al confronto e inclusivo", ha sottolineato Aliprandi, precisando che "questo laboratorio supera lo stereotipo secondo cui le donne sono escluse da queste discipline e dal mondo scientifico. Qui tutti gli studenti possono esprimersi liberamente, e non solo quelli che hanno ottime competenze scientifiche, tecnologiche e matematiche, ma anche quelli con problemi di apprendimento e con alcune difficoltà". Il laboratorio è suddiviso in tre spazi, uno tecnologico, uno di cooperative learning e uno di post-produzione e digitalizzazione.
"Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco"
"Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco" è la frase che riassume l'approccio didattico del laboratorio Steam, improntato sul learning by doing, l'imparare facendo. "E' un progetto nato con l'obiettivo di concretizzare le idee e sperimentare attivamente, nella consapevolezza che sbagliando si impara e che si può apprendere anche dal compagno di classe", ha ribadito la professoressa Brignetti, evidenziando che le abilità acquisite "possono essere messe a frutto dai ragazzi nel mondo del lavoro". Un grande progetto che però non è concluso: "Il laboratorio è in divenire e contiamo con il tempo di arricchirlo ulteriormente". Al termine dell'illustrazione del progetto, anche attraverso la proiezione di un video, docenti e genitori hanno potuto visitare questo spazio all'avanguardia, vedere le apparecchiature e scoprirne il funzionamento.