La sicurezza spiegata ai bambini con una fiaba
L'innovativa idea del sovrintendente Emilio D’Agostino, agente di Polizia locale di Briosco
Come spiegare a un bimbo le regole per pedalare e camminare per strada in sicurezza? Con una fiaba.
Il nuovo modo di insegnare la sicurezza
La bella idea è venuta al sovrintendente Emilio D’Agostino, agente di Polizia locale di Briosco in servizio in paese dal 2014. Appassionato e cultore della scrittura, nel tempo libero lasciato dalla divisa ha scritto «Ciccio il riccio in giro per la città»: lunga una decina di pagine, la storia - inedita - racconta di un piccolo riccio che, uscito in ritardo dal letargo, prova a lasciare il bosco seguendo i consigli del beccaccino (un uccellino). Una metafora per parlare ai più piccoli delle regole della strada e degli errori che si commettono.
«L’idea è nata diversi anni fa, mentre ero in servizio davanti alle scuole. All’improvviso è spuntato un riccio in mezzo alla strada; si è arrotolato e con l’aiuto della paletta sono riuscito a prenderlo e metterlo in salvo in un prato», ha ricordato D’Agostino, ammettendo che l’aneddoto è stato rispolverato grazie alla buona memoria moglie.
L'ennesima lezione
La sua fiaba è stata ancora una volta utile tra i piccoli alunni della scuola dell’infanzia di Fornaci, raggiunti come abitudine dai Vigili per la lezione di educazione stradale. Un appuntamento, quello con i bambini di asilo e scuole primarie di capoluogo e frazioni, che la Polizia locale organizza da oltre un decennio grazie anche all’assistente scelto Emanuele Deidda e all’ex comandante Fabio Tagliabue, onorato pure quest’anno nonostante la caduta della Giunta e il conseguente commissariamento del Comune. Lunedì, accanto a D’Agostino, c’era anche il comandante Massimiliano Brunini. Insieme, con l’aiuto delle maestre, hanno allestito un piccolo percorso che i baby allievi hanno affrontato camminando o in sella ai tricicli.
«Ci siamo accorti di quanto ci ascoltino, ad esempio hanno subito colto l’importanza di viaggiare sui seggiolini in auto e di non allontanarsi mai e poi mai da mamma e papà sulla strada», ha assicurato l’agente-scrittore. Il cui talento, da cantastorie oltre che da agente, Brunini ha tutte le intenzioni di «sfruttare» nei prossimi mesi. «Ho una sorpresa in serbo», assicura il comandante.