L’effetto della denatalità: in flessione le iscrizioni nelle materne e primarie
Abbiamo raccolto i dati di tutte le scuole di ogni ordine e grado, statali e paritarie, della nostra città
La denatalità ha iniziato a farsi sentire anche in città. E’ uno dei dati più importanti che emerge dalle iscrizioni al prossimo anno scolastico degli studenti delle prime classi dei diversi ordini. Le iscrizioni, aperte lo scorso 18 gennaio, si sono chiuse il 10 febbraio, come stabilito dal Miur.
Un anno scolastico che era stato annunciato con due novità: l’avvio della sperimentazione della filiera tecnico professionale «4+2» e i nuovi licei del Made in Italy.
Le ripercussioni del calo delle nascite è stato segnalato dai dirigenti soprattutto nelle scuole materne, primarie e medie, mentre nelle superiori i numeri per ora sono in linea con il recente passato.
Come sempre, comunque, fino a settembre i numeri potrebbero cambiare a fronte dell’eventuale ripensamento degli alunni e delle famiglie sull’indirizzo di studio da scegliere e, come esperienza insegna, le iscrizioni potrebbero registrare ulteriori variazioni e incrementi .
Ecco il quadro delle scuole a Seregno.
Materne statali
Alla scuola dell’infanzia Andersen si registrano 44 iscrizioni (pari a 2 sezioni), Nobili: 44 (2 sezioni), Rodari: 27.
Nelle materne paritarie da segnalare la novità che ormai tutte si sono dotate di una sezione Primavera. A quelle già funzionanti da diversi anni - Cabiati (Lazzaretto), Ronzoni Silva (Santa Valeria) e Ottolina Silva (San Salvatore) - si sono aggiunte Maria Immacolata e, dal prossimo settembre, Romeo e Gianna Mariani (Sant’Ambrogio) e San Carlo.
Materne paritarie
Baby college infanzia: 75 e 36 (nido); Cabiati: 24 e 16 Primavera; De Nova: 35; Maria Immacolata: 39, 20, 21 (nido); Ottolina Silva: 19, 10; Ronzoni 53, 20; San Giuseppe (Candia): 45, 26 (nido); Mariani (Sant’Ambrogio): 48, 10; San Carlo 15, 6.
Istituto comprensivo Rodari
Scuola elementare: 74 iscrizioni (4 classi), media Mercalli: 90 (4).
Istituto Sant’Ambrogio
Primaria: 29 (1), media: 29 (1).
Istituto comprensivo Stoppani
Primaria Cadorna: 108 (5), Stoppani: 48 (2), media Don Milani: 155 (8).
Collegio Ballerini
Alla primaria del Collegio Ballerini 44 iscrizioni (2 classi), alla media 47 (2), di cui 29 con nove ore di inglese e 22 con quindici ore di inglese.
Per l’istituto Alberghiero del Collegio Ballerini finora 20 le iscrizioni raccolte (una nuova classe nell’anno 2024/25), liceo scientifico: 46 (2), di cui 13 tradizionale e 33 all’opzione Scienze applicate.
Istituto europeo Candia
Primaria Santa Giovanna d’Arco: 66 iscrizioni (3 classi), media Santa Giovanna d’Arco: 60 (3), liceo linguistico: 10, liceo scientifico: 10.
Istituto Levi
Rim: 54 adesioni (3 classi), Cat: 41 (2), Sistema Moda: 35 (2), Logistica: 16 (1), Liceo scientifico: 59 (3).
Istituto comprensivo Moro
Primaria: 59 iscrizioni (3 classi) tutte a tempo pieno, media Manzoni: 65 (3 classi), di cui una classe a tempo prolungato a trentasei ore e due a tempo normale a trenta ore.
Istituto Paci
Indirizzo Afm: 7, liceo sportivo: 17.
Liceo Parini
Indirizzo Scienze umane: 144 (6), economico sociale: 80 (3), linguistico: 47 (2).
Cfp Pertini
Autoriparatori: 45 (2), elettricisti: 16 (1), informatici: 14 (1), meccanici: 9 (1), panificatori: 9 (1).
Il dirigente scolastico dell’istituto Bassi, Luigi Sabino, non ha fornito i dati.
L’Alberghiero ha perso un po’ di fascino
«Le iscrizioni sono positive per primaria, medie e liceo, mentre l’indirizzo Alberghiero sembra aver perso il fascino degli anni scorsi, noi che l’avevamo introdotto oltre 30 anni fa - commenta il preside del Collegio Ballerini, Roberto Pagani - Negli ultimi anni c’è stata una proliferazione in diversi istituti, anche della zona, ma deve aver creato anche un poco di confusione tra i genitori la notizia che nei professionali si andava a un 4+2, quindi sei anni di scuola. Una proposta che, in campo nazionale, non è andata bene neanche nei nuovi istituti sperimentali tecnici professionali. Il nostro istituto alberghiero, da sempre, è organizzato sul quinquennio».
La proposta del percorso sperimentale di quattro anni, «che ci era stata riconosciuta dal ministero, non ha avuto riscontro positivo. Un peccato, perché sarebbe stata una grande opportunità. Siamo comunque fieri del nostro istituto Alberghiero, perché ogni anno gli studenti di quinta vengono assunti con largo anticipo e prima dell’esame di Maturità dagli chef dei più importanti hotel milanesi e dei laghi e dei ristoranti con più stelle Michelin».
La novità del Made in Italy non è piaciuta al dirigente scolastico del Parini
Al dirigente scolastico del liceo Parini, Gianni Trezzi, abbiamo chiesto se non avesse preso in considerazione la novità dell’indirizzo Made in Italy:
«No, anche perché era un indirizzo molto confuso e ho notato che in tutta Italia è stato un flop con pochissime iscrizioni, 357, e l’adesione di 92 istituti. Mi auguro, invece, che la positiva esperienza del Les - il liceo economico sociale, il cosiddetto “liceo della contemporaneità”, secondo una felice sintesi - non sarà interrotta dal decisore politico e possa continuare a esistere anche nei prossimi anni scolastici».
Secondo Trezzi «sarebbe un grave errore fare confluire l’indirizzo Les nel nascente liceo del Made in Italy, perché i due percorsi sono significativamente diversi. Il primo tiene in equilibrio l’approccio giuridico-economico con quello psicologico e sociologico e fornisce a chi lo frequenta una chiave metodologica per indagare la società, grazie a una visione poliedrica e interdisciplinare che stimola il pensiero critico. Il secondo, per quel che ne sappiamo perché per ora il piano degli studi riguarda solo il primo biennio, ha un taglio quasi esclusivamente giuridico-economico con una visione applicativa, rafforzata dall’insegnamento di economia aziendale che prende il posto di scienze umane, più tipica di un corso tecnico che liceale».
Bene il Levi
«I dati delle iscrizioni confermano la buona salute dell’istituto - dice il preside Massimo Viganò del Levi - In particolare del liceo delle Scienze applicate, che conferma i dati dello scorso anno, mentre Relazioni internazionali per il marketing ha visto un incremento di 13 studenti rispetto allo scorso anno e su questo hanno molto influito le numerose iniziative di scambio internazionale nell’ambito del programma Erasmus+».