Iniziative

Lesmo: torna la Settimana della Scienza alla scuola media

Un'esperienza unica per i ragazzi che lo scorso giovedì hanno inaugurato lo speciale percorso didattico con la dimostrazione pratica di un esoscheletro

Lesmo: torna la Settimana della Scienza alla scuola media
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Piccoli Einstein crescono. Dopo due anni di stop forzato è tornata la Settimana della Scienza alla scuola media di Lesmo. Un’occasione imperdibile per gli studenti che fino al prossimo 22 marzo potranno avvicinarsi a tantissime discipline, ma soprattutto alla dimostrazione pratica delle potenzialità dell’intelligenza artificiale.

La Settimana della Scienza, un primo assaggio

Il primo assaggio lo scorso giovedì, quando i ragazzi sono potuti entrare in contatto con il mondo della robotica grazie alla collaborazione dell’Università di Pavia, che ha portato all’interno della scuola un vero e proprio esoscheletro. Dapprima, si è tenuta una breve presentazione da parte del team "Lama" (Laboratorio di Attività Motoria Adattata) durante la quale è stato spiegato agli alunni l’utilizzo e le specificità di questa innovativa macchina robotica:

"L’esoscheletro è una particolare struttura tecnologica che viene messo a disposizione delle persone che hanno subito gravi traumi, come ictus, o sono affette da malattie degenerative, come la sclerosi multipla e che necessitano una riabilitazione motoria importante – hanno spiegato i docenti – Questi “robot” sono in grado di agevolare i movimenti delle persone per permettere loro da una parte la guarigione e dall’altra lo svolgimento delle attività quotidiane".

La prova pratica

Terminata la presentazione, tutti in palestra, con i ragazzi entusiasti di conoscere e toccare con mano quella che a tutti gli effetti è una vera rivoluzione tecnologica capace di stravolgere positivamente la vita di tante persone:

"Purtroppo non potete “indossarlo” perché ogni volta ci sarebbero una serie di procedure che devono essere svolte a seconda dell’altezza e del peso di una persona – hanno proseguito i tecnici – Però avrete la possibilità di comandarlo. Attraverso una specie di telecomando basterà guidare il robot, mentre noi gli diremo cosa deve fare: fermarsi, camminare, alzare un piede e così via".

"Imparare dai libri, ma soprattutto dalle esperienze"

Un’occasione unica che ha davvero messo in contatto i giovani con la scoperta di uno strumento a dir poco incredibile. Tutto questo grazie alla dirigente scolastica Stefania Bettin e a Marco Del Bianco, presidente del Consiglio d’istituto e membro dell’Università di Pavia:

"Queste iniziative sono fondamentali perché permettono ai ragazzi di stare davvero a contatto con la realtà del mondo e della vita – ha affermato la preside – Non devono solo stare sui libri a studiare, devono apprendere e conoscere le cose per quello che sono anche e soprattutto vedendole con i propri occhi e vivendole sulla propria pelle".

Come detto gli eventi non finiscono qua, perché fino alla prossima settimana gli alunni si imbatteranno in nuove attività come l’astrofisica, l’intelligenza artificiale, l’orienteering, la prevenzione medica e l’estrazione del Dna. Insomma, un pentolone di programmi diversi che spinge i giovani all’apprendimento della scienza attraverso l’esperienza pratica.

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