Liceo don Gnocchi, gioiello da 7 milioni. La nuova sede pronta entro la fine 2024
Intervista al commercialista Piero Galbiati, presidente del Cda dell’istituto culturale di via Dei Gaggioli
Il liceo don Gnocchi di Carate Brianza si prepara a «cambiare casa». Se non è una rivoluzione poco ci manca e l’appuntamento sul calendario è per dicembre 2024 o, al più tardi, gennaio 2025.
Liceo don Gnocchi, gioiello da 7 milioni. La nuova sede pronta entro la fine 2024
Per quel periodo il Consiglio di amministrazione della cooperativa che gestisce l’istituto scolastico ha previsto il taglio del nastro della nuova sede e il trasloco dall’ormai ultradecennale e pionieristica collocazione in via dei Gaggioli all’area di via Tommaso Grossi, a ridosso della Statale 36. Un comparto che, tra l’altro, a breve si presenterà quasi completamente trasformato perché ormai, da qualche tempo, sono partiti e sono ben avviati i lavori del nuovo Palazzetto dello sport a pochissimi metri di distanza proprio dal plesso didattico.
«Sono iniziati gli scavi, l’idea di una nuova sede che abbiamo iniziato a cullare sei anni fa si appresta a diventare realtà – osserva soddisfatto Piero Galbiati, 68 anni, commercialista e presidente del Cda della scuola – Da allora a oggi abbiamo avuto dei rallentamenti per il Covid-19, ma davanti all’emergenza imprevista ne abbiamo approfittato per rivedere il progetto iniziale anche perché c’era stata una lievitazione dei costi che non poteva lasciarci indifferenti».
Ora, calcolatrice alla mano, centesimo più, centesimo meno, la «nuova casa» del don Gnocchi costerà circa 7 milioni. Cinque saranno disponibili attraverso un mutuo a scadenza ventennale con la Bcc di Carate e due verranno, invece, reperiti grazie ad attività e iniziative di crowdfunding. Per il Don Gnocchi rappresenta il maggior impegno finanziario ed economico mai affrontato nella storia della scuola...
«Sarà una ricerca di finanziamenti ad ampio respiro, si articolerà su dieci anni, non vogliamo “stressare” nessuno anche perché il momento storico ed economico è sotto gli occhi di tutti – aggiunge Galbiati - Ci muoveremo con molto tatto e molta discrezione, del resto c’è già la Bcc che fa tantissimo per noi. Non solo con questo mutuo, ma anche con il fondamentale sostegno economico che ci garantisce attraverso le borse di studio...».
La chiusura «grezza» dei lavori è prevista per il mese di aprile, poi ci si concentrerà sull’impiantistica, gli arredi e il fotovoltaico. «Le opere esterne “cubano” quasi un milione di euro – osserva ancora il massimo referente del Cda – L’invarianza idraulica è una voce che “pesa”, circa 300 mila euro, senza contare che avremo un fabbricato che rispetterà tutti requisiti post Covid. Oltre al crowfunding, cercheremo qualche soluzione alternativa guardando anche alle comunità energetiche e alle partnership con privati o municipalizzate. Ad ogni modo, la parola d’orine è “stare coi piedi per terra”. Basti pensare ai tassi di interessi: è un periodo storico economico dove potrebbero essere penalizzanti...».
Come sarà il nuovo plesso
Il nuovo plesso sorgerà su un’area di 18 mila metri quadrati. L’immobile, prefabbricato, si svilupperà su due piani e ospiterà liceo classico, liceo scientifico, delle Scienze applicate e l’indirizzo giuridico-economico. Il comparto sarà dotato di 20 aule più almeno tre laboratori, la biblioteca interna, oltre alla segreteria e un’aula per i colloqui docenti-genitori e le riunioni degli insegnanti. Proprio per i docenti è prevista la realizzazione di un parcheggio nella parte posteriore dell’area, mentre lateralmente sarà previsto quello per gli utenti della scuola con posti per bici, ciclomotori e auto: «La scuola disterà solo poche decine di metri dalla nuova struttura sportiva. Attraverso una convenzione con il Comune i nostri studenti svolgeranno lì le ore di educazione fisica e realizzeremo una pensilina di passaggio nel caso di pioggia o neve».
Le stime del nuovo plesso
Secondo le previsioni del Cda, la nuova struttura didattica dedicata ai licei andrà ad ospitare tra i 480 e 520 studenti, con una media di 24 studenti per aula. Oggi, compreso l’alberghiero, il don Gnocchi ne conta complessivamente 750. In sei anni gli iscritti sono aumentati di 206 unità, mentre questa estate il turn over tra diplomati e chi ha iniziato l’avventura alle superiori ha visto 146 «uscite» contro 161 «entrate»: «Anche alla luce di questo investimento – aggiunge Galbiati – il nostro obiettivo è che complessivamente la scuola nei prossimi anni possa contare sui 750 iscritti».
Cosa resta in sospeso e cosa rimarrà in via Gaggioli
La questione "Academy"
Al momento resta da definire la questione «Academy», una sorta di master per le attività professionali che tempo era stato ipotizzato potesse sorgere nella parte anteriore dell’area: «Sarebbe un punto di incontro tra il mondo della scuola e quello del lavoro e il don Gnocchi metterebbe a disposizione i suoi docenti – spiega Galbiati – mentre il Comune metterebbe a disposizione l'area». Per quanto riguarda via dei Gaggioli i laboratori realizzati negli anni rimarranno al Comune (nascerà una biblioteca di quartiere?), mentre le strutture delle ex scuole elementari e il liceo sono destinati alla demolizione