Lotta alla mafia: istituto Meroni in prima fila
Gli studenti dello storico istituto hanno incontrato Nando Dalla Chiesa all'Università Statale di Milano
La lotta alla mafia è nel dna dell'istituto superiore Meroni di Lissone.
Lotta alla mafia: studenti in prima fila
Ancora una volta è il tema della lotta alla mafia e alla criminalità organizzata a entrare a gamba tesa nei percorsi educativi dell’istituto Meroni.
Due giornate intense quelle del 14 e 15 febbraio scorsi per i ragazzi, che si stanno preparando al prossimo 21 marzo a Milano per la 28esima Giornata della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Martedì gli alunni della 2SC e della 2SCP hanno incontrato lo scrittore Dario Levantino con il «Cane di Falcone», che li ha coinvolti con la storia di un'amicizia speciale tra il cane «Uccio» e il magistrato ucciso dalla mafia nel 1992.
Mercoledì, invece, nell’aula magna dell’Università Statale di Milano i ragazzi dell’istituto lissonese hanno partecipato all’evento conclusivo del percorso «Organizziamoci contro la Criminalità Organizzata».
L'incontro con Nando Dalla Chiesa
Ad accompagnare le classi 2TIMA1, 2SCP, 2TGC2 anche la dirigente Valentina Calì.
Forti e dirette le parole del professor Nando Dalla Chiesa che ci ha invitato a riflettere sull’educazione alla legalità, poiché la legalità non è semplicemente sinonimo di obbedienza ma capacità di “sostenere ed esercitare il conflitto”, perché, la legalità è un sentimento.
Ha spiegato la dirigente scolastica.
Donne contro la mafia
A chiudere la mattinata, lo spettacolo teatrale «Pi Amuri - Ballata per i fiori innamorati» della Compagnia del Bivacco, interpretato da Eleonora Iregna, Benedetta Marigliano e Lucia Nicolai.
Lo spettacolo ha dato voce ad una storia di coraggio e ha per protagoniste donne che hanno subito lutti, sopraffazioni, violenze, ma hanno trovato la forza di ribellarsi al potere mafioso e all'omertà da cui erano circondate: Rita Atria, Piera Aiello, Saveria Antiochia, Lea Garofalo e Denise Cosco.
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