Mafia, la cultura della legalità passa anche dalle scuole
Studenti e studentesse hanno ricordato chi ha perso la vita per mano della criminalità organizzata
Lotta alla mafia. A Lissone la cultura della legalità passa anche (e soprattutto) dal lavoro nelle scuole della città.
Mafia, la 30esima Giornata dell'impegno
Oggi, venerdì 21 marzo, è stata celebrata la 30esima Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti della criminalità organizzata. Un appuntamento ormai tradizionale e di grande importanza civile.
In via Mariani, davanti all'immagine dei giudici antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, gli studenti e le studentesse delle scuole medie e superiori della città hanno voluto gridare a gran voce il loro impegno per la legalità.
Ad accompagnare in musica la cerimonia l'orchestra della scuola secondaria Croce che, da sempre, è tra i protagonisti della celebrazione. Presenti gli studenti delle quattro scuole medie lissonesi, del liceo linguistico Parini e dell'istituto superiore Meroni.







Il sindaco Borella: "Grazie alle scuole"
Ad accogliere studenti e docenti il sindaco Laura Borella, il luogotenente dei Carabinieri Roberto Coco, il comandante della Polizia locale Matteo Caimi e il prevosto don Marco Lodovici.
E' importante che questi messaggi partano dalle scuole. Serve impegnarsi per la legalità e se questa mattina è nata in voi la curiosità di conoscere anche una sola storia di uno dei nomi che abbiamo sentito è sicuramente una bella cosa.
Ha evidenziato il primo cittadino, accompagnato dalle associazioni della città. Durante la cerimonia sono stati letti i nomi e le storie di chi ha perso la vita per mano della criminalità organizzata.
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