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Il Milani si rifà il look tra atri e laboratori

Inaugurati i nuovi spazi dell'istituto professionale di Meda.

Il Milani si rifà il look tra atri e laboratori
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Il Milani si rifà il look tra atri e laboratori. Inaugurati i nuovi spazi dell'istituto professionale di Meda.

Nuovo look per il Milani

Sono stati inaugurati nel pomeriggio di lunedì 24 ottobre i nuovi spazi dell'istituto professionale Lorenzo Milani di Meda. Presenti, tra gli altri, il sindaco e presidente della provincia di Monza e Brianza, Luca Santambrogio e la dirigente scolastica Maria Alberti. I due atri della scuola sono stati completamente rinnovati e le pareti ritinteggiate. Nuove digital board (lavagne elettroniche) sono state installate in ogni aula ed è stato realizzato il cablaggio nell'intero istituto. In ultimo, come fiore all'occhiello, è stato inaugurato un nuovo laboratorio d'informatica con tanto di lavagna digitale e 27 computer a disposizione degli studenti.

"Anche un regalo per la comunità"

Il laboratorio è stato realizzato grazie a fondi governativi dati alle istituzioni scolastiche per circa 38mila euro. Una cifra simile a quella spesa per le reti cablate, mentre per le digital board la somma si aggira attorno ai 60mila euro. Ottenuti grazie a fondi Pon. La scuola ha poi attinto anche a risorse proprie per provvedere alla ritinteggiatura delle pareti e alla riqualificazione degli altri. Lavori che era necessario eseguire, anche se da marzo 2023 è in programma la posa della prima pietra del nuovo polo scolastico in via Cialdini. "Ci vorrà però ancora qualche anno prima che tutto sia realizzato - sottolinea il sindaco - Bello quindi vedere una scuola che investe fondi propri nel bello. Importante che i ragazzi possano studiare in un ambiente bello, credo li possa invogliare maggiormente". Aggiunge la dirigente: "Ci sarà un progressivo rinnovamento. Non ci fermeremo con i lavori. Ci vorrà ancora tempo prima di trasferirsi, per cui giusto che i ragazzi possano studiare in un ambiente ottimale, visto che erano lavori necessari - spiega - Gli ambienti sono di proprietà comunale, lasceremo poi un ambiente qualificato che il Comune potrà riutilizzare. Possiamo dire che è anche un regalo per la comunità".

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