Meda

Ottant’anni di storia per la scuola San Giuseppe che si prepara a diventare... «al quadrato»

A partire dal 2024/2025 si unirà alla San Pietro Martire, dando vita a un unico istituto

Ottant’anni di storia per la scuola San Giuseppe che si prepara a diventare... «al quadrato»
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Ottant’anni di storia e di valori, ottant’anni di impegno nell’educazione dei più piccoli, ottant’anni di attenzione alla loro crescita come studenti, ma prima di tutto come persone. E’ l’importante traguardo raggiunto l’1 ottobre dalla scuola primaria paritaria parrocchiale San Giuseppe di Meda, un’istituzione per il territorio medese, un punto di riferimento per la formazione dei bambini, che da sempre vengono messi nelle condizioni di esprimere al meglio se stessi, accompagnandoli e guidandoli nel cammino di crescita personale.

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Ottant’anni di storia per la scuola San Giuseppe che si prepara a diventare... «al quadrato»

«Una scuola in cui l’istruzione, la cultura e la trasmissione di conoscenze rappresentano il nucleo da cui parte l’azione educativa, che va a coinvolgere tutti gli aspetti relazionali e aiuta l’alunno a indagare e costruire il rapporto con sé, con gli altri e con Dio», spiega Chiara Iannantuoni, da cinque anni coordinatrice delle attività didattiche ed educative, nonché ex alunna e insegnante della scuola. Una struttura che è sempre rimasta coerente con i propri valori, pur adeguandosi nel corso del tempo ai cambiamenti delle esigenze e dei bisogni delle famiglie e dei bambini.

Il passato

Una storia sempre in evoluzione, che affonda le sue radici nel lontano 1 ottobre 1943, quando la scuola iniziò la sua attività prendendo come sede i locali dell’oratorio femminile in via Orsini 35. L’allora parroco don Marcello Gianola ebbe infatti l’idea di aprire una scuola parrocchiale per andare incontro a un’esigenza espressa ripetutamente da alcuni genitori, che volevano togliere i bambini dai doppi turni della scuola statale e garantire loro anche un’educazione cristiana. Ne parlò con la superiora, suor Ambrogina Campari, e con la Madre Generalessa delle suore di Maria Bambina, che in quei tempi si trovava a Meda in visita alla comunità di via Matteotti. La Madre accettò volentieri la proposta, mandando a servizio alcune suore. Lo stesso direttore didattico, Ezio Bonomi, ne incoraggiò l’apertura e anche Amelia Morazzoni, insegnante della scuola di Stato, diede tutto il suo appoggio.

I bambini provenivano da famiglie medesi di operai, artigiani, industriali. All’apertura gli alunni erano solo 15, ma in pochi anni raggiunsero ben 350 unità. Con la costruzione di tre plessi statali il numero scese a circa 260. Un ruolo primario fu quello svolto dalle suore di Maria Bambina, che fino al 2008 si occupavano dell’insegnamento e anche della direzione della scuola, che successivamente passò a personale laico. Su richiesta del parroco don Giovanni Fusi al Provveditorato agli Studi della Provincia di Milano, la scuola ottenne la parifica il giorno 1 ottobre 1962. Il 9 novembre 2000 le venne riconosciuta anche la qualifica di scuola paritaria. La parifica è stata riconfermata nel 2018 a seguito di un’ispezione del Miur.

Il presente

A partire dall’1 settembre 2021, su indicazione della Curia di Milano, la primaria San Giuseppe si è unita con la scuola San Pietro Martire, fondata nel 1927 dall’allora parroco, Padre Giovanni Masciadri, sotto la gestione della parrocchia Santa Maria Nascente di Meda.

«Al momento le due realtà scolastiche collaborano, pur mantenendo integre la propria identità e le specifiche relative alla propria offerta formativa», precisa Iannantuoni, che è coordinatrice di entrambe le scuole.

Il futuro

Ma a partire dall’anno scolastico 2024/2025 le due realtà confluiranno in un’unica sede, quella della San Giuseppe in via Orsini, che ospiterà i circa 160 alunni. La San Giuseppe diventerà quindi «al quadrato». «Ci sarà un unico istituto con due sezioni (San Giuseppe e San Pietro Martire), caratterizzate da specifiche scelte didattiche e metodologiche e da un’organizzazione oraria differente, ma rispondenti a un’unica identità - conclude - Le risorse e le peculiarità di ciascuna sezione verranno condivise, così come dal 2021, per rispondere in modo univoco e sempre più efficace al bisogno educativo che caratterizza il contesto sociale attuale».

Grande festa con ospiti speciali nella mattinata di lunedì: tutte le classi hanno partecipato a laboratori a tema

Laboratori, un bel momento conviviale e di preghiera e un pomeriggio con Superzero per festeggiare questo compleanno importante.
Lunedì 2 ottobre, la scuola San Giuseppe ha aperto le sue porte alla Giunta e a ospiti speciali per celebrare i suoi 80 anni di vita. Ad accogliere i visitatori un 80 formato con i panini alla Nutella. Oltre al sindaco Luca Santambrogio, al vicesindaco Stefania Tagliabue e agli assessori Fabio Mariani e Mara Pellegatta, presenti a pranzo, c’era chi, in vario modo, è particolarmente legato alla scuola: Roberto Colombo, Paolo Marelli, Pier Proserpio, il nuovo responsabile della pastorale giovanile, don Matteo Ceriani, e il responsabile degli oratori, Marco Spada. Presenti anche le coordinatrici delle scuole dell’infanzia in raccordo, Manuela Citterio per Maria Bambina e Giovanni XXIII e Vanessa Zagami per la San Pietro. Farà invece visita in settimana l’illustre fotografo Maurizio Galimberti, ex alunno della San Giuseppe, che vent’anni fa aveva realizzato il logo della scuola.

Nel corso della mattinata, dopo un primo momento a teatro, le classi si sono cimentate in alcuni laboratori. I ragazzi di quinta hanno dovuto stilare un elenco di 80 motivi per cui amare la scuola, quelli di quarta hanno invece ideato un ballo che hanno insegnato a tutte le altre classi. Gli alunni di terza hanno inventato una storia che facesse emergere i valori della scuola, mentre prime e seconde hanno realizzato disegni legati alla frase «Mi piace la scuola perché...».

Il pomeriggio, aperto anche alle famiglie, è stato allietato dallo spettacolo di Superzero. Gli elaborati realizzati in mattinata saranno esposti durante gli open day. In particolare martedì 17 alle 21 è prevista una serata di presentazione per i genitori, mentre sabato 21, dalle 15 ci sanno laboratori dedicati a grandi e mezzani degli asili, per far conoscere loro le attività che caratterizzeranno il nuovo istituto. Domenica 8 ottobre gli alunni prenderanno parte al momento di saluto a don Fabio Ercoli

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