Nova Milanese

Proteste per l’aumento delle tariffe della mensa, aperta una petizione che ha già superato le 500 adesioni

Incrementi fino a 1,80 euro a pasto. «Importi gravosi per le famiglie, soprattutto quelle con due o tre figli». Il sindaco: «Tariffe ferme dal 2014»

Proteste per l’aumento delle tariffe della mensa, aperta una petizione che ha già superato le 500 adesioni
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Aumentano le tariffe della mensa a Nova Milanese, sale la protesta dei genitori. La notizia dei nuovi costi, introdotti contestualmente ad una rimodulazione delle fasce Isee, si è diffusa tra le famiglie venerdì della scorsa settimana, quando sono state aperte le iscrizioni al servizio di refezione del prossimo anno scolastico 2024/2025 presso l’Azienda comunale di servizi. Immediata la protesta che ha avuto come prima iniziativa l’apertura di una petizione su Change.org che ha già raccolto oltre cinquecento firme.

Proteste per l’aumento delle tariffe della mensa, aperta una petizione che ha già superato le 500 adesioni

Fino alla fine di questo anno scolastico, la quota pasto giornaliera per gli alunni di tutte le scuole di ordine e grado novesi è stabilita secondo quattro fasce Isee per un minimo di 3,20 euro a pasto ad un massimo di 4,70 euro a pasto. Ora le fasce Isee salgono a nove e per pranzare a scuola si dovrà pagare da un minimo di 3 euro (Isee fino a 500 euro) ad un massimo di 6,50 euro (Isee oltre i 50mila euro). Insomma, guardando le fasce Isee intermedie, l’incremento della tariffa si aggira tra 0,46 centesimo e un euro (che sale a 1,80 euro se si guarda la fascia massima). Tariffa dunque che raddoppia o triplica in caso di più figli.
La petizione sul web lanciata venerdì scorso da Alessia Maggi ha raggiunto 500 firme in meno di 24 ore, raccogliendo anche numerosi messaggi di protesta.

«Premetto che non si tratta di una protesta contro il Comune ma sto solo facendo da portavoce alle istanze che mi sono arrivate da numerose famiglie. L’obiettivo è porre l’attenzione sul fatto che questi aumenti sono gravosi per le famiglie, soprattutto quelle che hanno due o tre figli che usufruiscono della mensa» ha ricordato la promotrice dell’iniziativa.  Quindi, la richiesta che «venga evitato l’aumento di un servizio fondamentale per la collettività».

Il sindaco Fabrizio Pagani e la presidente dell’Azienda Comunale Servizi Roberta Tagliavini hanno ricordato che le tariffe attualmente in vigore sono ferme dal 2014.

«Nel frattempo il costo pasto per il Comune è aumentato progressivamente e da due anni circa è “ben superiore” alla tariffa massima attualmente in vigore – hanno spiegato - A breve verrà indetta una nuova gara ed il costo pasto per il Comune aumenterà ancora, e sarà in linea con quanto proposto da altri Comuni limitrofi».

Sindaco e presidente dell’Azienda hanno specificato che il costo viene anche stabilito da un organo chiamato Centrale Unica di Committenza della provincia di Monza Brianza, che stabilisce la soglia minima del prezzo-pasto per l’Azienda che vincerà l’appalto (ovvero costo per il Comune), al fine di garantire da un lato la necessaria qualità dei pasti per l’utenza e dall’altro la sostenibilità del servizio per l’Azienda aggiudicataria. «Questo significa che il Comune dovrà incrementare ulteriormente la compartecipazione al costo per l’utenza, anzi il livello di intervento del Comune è intorno ai 300mila euro» hanno concluso Tagliavini e Pagani.

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