Monza

Scambio culturale, sette studenti monzesi a Indianapolis per il gemellaggio fra le due città della velocità

L'assessore Federico Arena: "L’obiettivo dell’iniziativa è aprire un canale di confronto concreto su progetti per i giovani".

Scambio culturale, sette studenti monzesi a Indianapolis per il gemellaggio fra le due città della velocità
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Sette studenti monzesi sono partiti mercoledì per Indianapolis nell’ambito dei progetti del gemellaggio tra le due città della velocità.

Indianapolis

 «L’obiettivo dell’iniziativa  è aprire un canale di confronto concreto su progetti per i giovani, partendo dal comun denominatore rappresentato dai due circuiti più antichi della storia dell’automobilismo: l’Indianapolis Motor Speedway, costruito nel 1911 e l’Autodromo Nazionale di Monza del 1922, – ha spiegato l’assessore alla Sicurezza e alle Politiche Giovanili Federico Arena - È inoltre un’opportunità formativa concreta per i nostri studenti. Fare un’esperienza negli States significa avere la possibilità di dare un valore aggiunto al proprio curriculum».
L’idea alla base del progetto è promuovere scambi di carattere culturale e formativo tra studenti universitari monzesi e americani e offrire loro occasioni di incontro con realtà imprenditoriali nell’ambito delle nuove tecnologie applicate a mobilità e ambiente, parchi e agricoltura urbana, soluzioni di smart city e sharing economy, ricerca medica e motorsport. Settori che in prospettiva potrebbero rappresentare importanti sbocchi professionali.
«Il confronto con realtà diverse dalle nostre è fondamentale per far conoscere ai giovani i percorsi di formazione in linea con le loro aspirazioni e le opportunità offerte da un mercato del lavoro in cui i confini geografici non esistono più», ha precisato  Arena.

Progetto Formativo

Il progetto formativo si svilupperà dal 17 al 24 novembre e porterà gli studenti monzesi a confronto con alcune esperienze sportive e imprenditoriali della realtà di Indianapolis. La prima tappa del «tour» saranno gli stabilimenti di due squadre automobilistiche della «IndyCar Series» come la «A.J. Foyt Enterprises», fondata dal quattro volte vincitore della 500 Miglia di Indianapolis A.J. Foyt e l'«Andretti Autosport» di proprietà dell'ex pilota di Formula 1 Michael Andretti.  Ma non solo. Gli studenti visiteranno anche l'azienda emiliana «Dallara» che nel 2012 ha aperto nei pressi del mitico ovale  il «Dallara Indy Factory», importante centro di ricerca e sviluppo.  Infine i ragazzi monzesi visiteranno anche il «16 Tech», il distretto dell’innovazione di Indianapolis, e la «IUPUI School of Engineering and Technology» dove incontreranno Andrew Borme, professore ordinario di Motorsports Engineering.

Circuito e non solo

Non ci saranno però solo motori e tecnologia nel tour degli studenti monzesi che incontreranno gli studenti dell’University of Indianapolis e della Marian University,  assisteranno a una partita di basket Nba tra gli  Indiana Pacers e i New Orleans Pelicans, e avranno incontri istituzionali. Come quelli con vicesindaco di Indianapolis Judith Thomas e il direttore Affari Internazionali Ruth Morales. In programma anche la visita di luoghi simbolo della capitale dell'Indiana come  il «Lucas Oil Stadium», lo stadio della città, la «Gainbridge Fieldhouse», la casa degli Indiana Pacers e l’Indianapolis Motor Speedway, l’ovale più famoso del mondo che ospita la 500 miglia di Indianapolis. Inoltre i ragazzi monzesi visiteranno anche  il «World War Memorial Museum», il complesso  costruito per onorare la memoria dei veterani della prima guerra mondiale, l’«Eiteljorg Museum», il museo di arti visive sui popoli indigeni delle Americhe e il «Benjamin Harrison Presidential Center», la casa di Benjamin Harrison che oggi ospita un museo e l’archivio del ventitreesimo presidente degli Stati Uniti.
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