A scuola tra dad e presenza

Superiori: il 7 gennaio si torna il classe ma...

La Regione chiede al Governo un rientro in sicurezza per il 50% degli studenti, per arrivare poi al 75%. In Brianza si continua a lavorare per rispettare quanto previsto dal Dpcm.

Superiori: il 7 gennaio si torna il classe ma...
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Superiori: il 7 gennaio si torna il classe ma... La Regione chiede al Governo un rientro in sicurezza per il 50% degli studenti, per arrivare poi al 75%. In Brianza si continua a lavorare per rispettare quanto previsto dal Dpcm.

Superiori: il 7 gennaio si torna il classe ma...

"Per garantire sicurezza agli studenti della Lombardia, la ripresa delle lezioni in presenza dal 7 gennaio dovrà avvenire gradualmente - a partire dal 50% - per risolvere alcune criticità che potrebbero favorire una ripresa dei contagi".

E' questo il senso della lettera che Regione Lombardia, Comuni capoluogo, Anci, Upl e ufficio scolastico regionale, invieranno lunedì 21 dicembre al Governo.

La decisione è stata condivisa al termine della riunione convocata dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, cui ha presenziato anche il prefetto di Milano Renato Saccone.

I partecipanti alla riunione hanno infatti convenuto che la percentuale del 50% è cautelativa, con l'obiettivo di arrivare gradualmente al 75% degli studenti presenti in aula.

Altro punto condiviso, lo scaglionamento degli ingressi e delle uscite degli alunni dagli edifici scolastici.

All'incontro hanno partecipato anche gli assessori regionali Melania Rizzoli (Istruzione, Formazione e Lavoro), Claudia Maria Terzi (Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile), Massimo Sertori (Enti locali, Montagna e piccoli Comuni).

Sul fronte trasporti, l'assessore Terzi ha rimarcato che per garantire sicurezza sui mezzi di trasporto la percentuale dei passeggeri deve restare al 50%, sottolineando che "per 50% non si intende la metà dei posti a sedere, quanto invece la metà della capienza disponibile che include anche i posti in piedi".

Stando alle prime stime, ancora provvisorie, per garantire il necessario distanziamento sui mezzi di trasporto e il loro conseguente potenziamento sarebbero necessari fondi per 100 milioni di euro.

A Monza però non si è ancora gettata bandiera bianca

In attesa delle decisioni del Governo sulla richiesta della Regione, a Monza si continua però ad operare per un rientro a scuola in sicurezza degli studenti delle superiori al 75%.

A presiedere il tavolo  convocato per raggiungere questo obiettivo c'è il Prefetto Patrizia Palmisani. Due le direttrici seguite: uno scaglionamento degli ingressi e delle uscite degli studenti - ingressi alle 8 e alle 9 del mattino - e un potenziamento del trasporto da parte dell'agenzia Tpl.

Misure che si accompagnerebbero ad altri interventi per evitare assembramenti, come ad esempio lo spostamento o lo sdoppiamento di fermate dove potrebbero formarsi gruppi di studenti troppo numerosi.

Per verificarne gli spostamenti, come abbiamo avuto modo di ricordare, è stata varata la piattaforma "Scuole Tpl in rete",  una app finalizzata anche a coordinare al meglio la programmazione dell’attività didattica con quella dei servizi di trasporto pubblico.

Insomma, il tavolo in Prefettura MB continua a lavorare per il rientro in presenza al 75% come vuole il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, pur fra la preoccupazione delle Associazioni di genitori di otto istituti scolastici tra Monza e Vimercate che, con una lettera aperta, hanno chiesto un potenziamento delle corse dei bus. Potenziamento che c'è ma che va di pari passo con uno scaglionamento degli ingressi a scuola (limitato a un'ora mentre la richiesta iniziale era di due ore) finalizzato a ridurre gli assembramenti.

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